A Santo Stefano di Sessanio laboratori partecipati sulla rigenerazione dei borghi della Baronia

SANTO STEFANO DI SESSANIO – Rigenerazione urbana e di comunità al centro di una due giorni a Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), in cui il Comune e l’Ufficio speciale per la ricostruzione post-terremoto dei comuni del cratere (Usrc) hanno ascoltato gli operatori economici del posto, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i sindaci dei Comuni della cosiddetta Baronia di Carapelle, i cittadini e i sindaci di Santo Stefano dal 1975 a oggi.
Nell’ambito del progetto sperimentale promosso dal primo cittadino Fabio Santavicca e dal titolare dell’Usrc Raffaello Fico, i laboratori con la guida di Angelo Patrizio, architetto, consulente esperto in rigenerazione urbana dell’Usrc, hanno avviato un confronto partire da 6 azioni considerate prioritarie per la rigenerazione urbana del paese e che sono discese dalle analisi e dalle elaborazioni dei dati e delle percezioni emerse nelle precedenti fasi del progetto.
Nella prima delle due giornate, il 9 novembre, il confronto ha riguardato le relazioni tra economia urbana e territorio, estendendo lo sguardo all’area vasta, attraverso il punto di vista dei sindaci del comprensorio. La sessione di lavoro, moderata da Stefano Cardelli, introdotta dal sindaco di Santo Stefano di Sessanio, da Fico e da Patrizio, è stata aperta dallo studio di Santo Stefano svolto da Tito Spini negli anni ’80, oggi parte di un fondo del Muspac dell’Aquila, illustrato da Enrico Sconci, architetto. A seguire, gli operatori economici stefanari Luigi Calabrese, Mirella Cucchiella, Ciro Ranieri, Ettore Ciarrocca, Dino Montefusco, Amalia Cardelli, oltre a Roberta Ianni, accompagnatrice turistica presso il Centro Visite del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno descritto i punti di forza e di debolezza dalla loro esperienza e hanno espresso propri suggerimenti per una migliore organizzazione dell’economia locale a beneficio della qualità dell’offerta turistica, con attenzione alle opportunità e alle complessità correlate ai Cammini in corso di realizzazione.
Il dibattito è stato alimentato dal punto di vista esperto dei rappresentanti di Confindustria L’Aquila, nelle persone del direttore Francesco De Bartolomeis e del presidente del Comitato Piccola Industria Guido Arista, e di Federalberghi Extra L’Aquila, nella persona del presidente Francesco Palmisano.
Sono inoltre intervenute Rita Innocenzi e Alessandra Ferrante, rispettivamente sindacalista e avvocato, con ulteriori contributi in tema di dotazione di servizi del territorio, di competenze specialistiche, di promozione dell’enogastronomia locale e di cura del territorio da parte della collettività.
Infine, i sindaci di Calascio, Paolo Baldi, Castelvecchio Calvisio, Luigina Antonacci, Ofena, Antonio Silveri, Castel del Monte, Matteo Pastorelli, e Roberta Pacifico, assessora comunale di Barisciano, attraverso la loro esperienza diretta sul campo, hanno illustrato le difficoltà, le prassi, i rischi e le opportunità dei piccoli comuni.
In esito al confronto, è stata accolta positivamente la volontà di dare seguito ad un percorso di collaborazione esteso al territorio della Baronia, con il costruttivo apporto di tutti gli attori intervenuti.
I laboratori di ascolto partecipato sono proseguiti il giorno seguente, venerdì 10 novembre. La mattina si è tenuto presso l’aula consiliare del Municipio l’incontro con gli ex amministratori di Santo Stefano di Sessanio di Sessanio. Presenti, oltre ad Usrc ed al sindaco in carica, Giovanni Chiarelli, Altero Leone, Diamante Leone, Stefano Cardelli, Elisabetta Leone, Carmine Ranieri.
Attraverso il racconto dei presenti è stato ripercorso il cammino e l’evoluzione del paese nel corso degli ultimi 50 anni fino ad arrivare all’oggi, all’identificazione delle criticità attuali e delle azioni che gli ex amministratori ritengono utili e necessarie per fronteggiarle.
Il coordinamento e la cooperazione tra comuni limitrofi sembra essere un aspetto nevralgico nel perseguimento di una strategia di crescita, che deve necessariamente considerare il comune all’interno del suo contesto territoriale ed in una logica di area vasta.
Il pomeriggio è stato invece dedicato all’ascolto dei cittadini e dei meno giovani. I presenti hanno ampiamente dibattuto sulle principali criticità del vivere quotidiano nel paese e sui possibili strumenti per potervi fare fronte. A conclusione dell’incontro, il sindaco ha prospettato la possibilità che, nei mesi successivi, nell’ambito del progetto, venga organizzato un momento in cui i cittadini saranno chiamati a fare proposte operative, azione per azione.
Quanto raccolto nel corso di questi due giorni di laboratori – si legge in una nota dell’Usrc – arricchisce di ulteriori preziosi elementi il quadro di conoscenza e comprensione della realtà territoriale che con questo percorso di ascolto partecipato si sta progressivamente costruendo, per poter delineare indirizzi strategici utili ad una programmazione operativa.
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