Alla festa dell’uva ad Atri carri allegorici e degustazione guidata dei vini Centorame

ATRI – Il fine settimana ad Atri (Teramo) è stato un tripudio di folclore e tradizione, grazie alla quarta edizione della Festa dell’Uva, promossa con passione dall’associazione rione San Domenico. Dopo la pausa dovuta alla pandemia, l’evento è ripartito lo scorso anno rallegrando un po’ tutti e l’edizione di quest’anno ha riscosso un grande consenso, attirando una folla entusiasta nelle strade del centro.
Il cuore pulsante della festa è stata la maestosa sfilata di carri allegorici a tema vendemmia e vino. I carri erano veri e propri capolavori, con colori vivaci e dettagli intricanti che celebravano la cultura vitivinicola della regione. Mentre i carri sfrecciavano per le strade, i partecipanti non potevano fare a meno di lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera festosa, assaporando il vino offerto direttamente dai carri.
L’Associazione Atri da Vivere, che riunisce i commercianti atriani, si occupa dell’organizzazione in piazza degli stand di cibi e bevande.
L’area food & beverage è stata un vero e proprio salottino di eccezione nella piazza principale della cittadina, con lo sfondo maestoso del Duomo da un lato e la splendida facciata del teatro dall’altro. Luci led sospese sopra la piazza hanno creato l’effetto di un cielo stellato, aggiungendo un tocco di magia all’ambiente. Gli stand gestiti da quattro attività del centro – Fondaci Italiani, Campana d’Oro, Bar Duomo e Più Tosto Gastro Bottega – hanno offerto un’ampia selezione di prelibatezze culinarie di alta qualità, deliziando i palati dei presenti.
Una delle novità di quest’anno è stata una degustazione guidata dei vini della cantina Centorame di Casoli di Atri, nel foyer del teatro. Giancarlo Pierannunzi, grande appassionato di vini e cucine e collaboratore di Virtù Quotidiane, ha raccontato la storia dell’azienda. Fondata nel 1987 senza un chiaro focus vitivinicolo, la cantina ha attraversato una trasformazione sorprendente grazie all’impegno di Lamberto Vannucci, un giovane appassionato di vino. Nel 2003, Vannucci ha iniziato ad espandere gli appezzamenti e ad introdurre nuovi vitigni.
Attualmente, Centorame possiede 13 ettari di terreno, con vigneti situati a pochi passi dal centro di Atri, precisamente a Casoli, in una zona vicina al fiume Vomano. Lamberto si dedica esclusivamente a vitigni autoctoni, tra cui montepulciano, trebbiano, passerina e pecorino, uno fermo ed un interessante spumante metodo classico.
La posizione dei vigneti tra i 150 e i 180 metri sul livello del mare, contribuisce a creare vini diversificati. Terreni argillosi vicino alla cantina conferiscono struttura ai vini, mentre quelli sabbiosi vicino al fiume producono vini più freschi. I vigneti più antichi, con ben 44 anni di storia, coltivati a pergola, danno vita a vini della linea Castellum Vetus, tra cui il prestigioso Montepulciano d’Abruzzo Colline teramane Docg.
Giancarlo Pierannunzi ha condiviso alcune curiosità sulla genesi di alcuni vini, tra cui il pecorino, un vitigno autoctono della zona di Ascoli Piceno e Teramo, che è arrivato sulle tavole solo 20 anni fa, nonostante sembri essere una presenza eterna, come il trebbiano, la passerina, il cerasuolo d’Abruzzo, frutto di una vinificazione in rosa delle uve montepulciano, e lo stesso montepulciano d’Abruzzo, il re incontrastato della viticoltura regionale.
Lamberto Vannucci, il talentuoso viticoltore di questa cantina, ha condiviso la sua passione e dedizione nella produzione di vini di alta qualità, mentre il sommelier della Fis Francesco Di Molfetta, grande oratore, ha guidato la platea in un viaggio affascinante alla scoperta dei sapori e dei profumi del territorio espressi dai nettari della cantina Centorame. In degustazione sono stati presentati vini come il Tua Pina 2022 pecorino, il San Michele 2022 Cerasuolo d’Abruzzo e il Montepulciano d’Abruzzo Castellum Vetus 2018 Docg Colline Teramane presentato in anteprima, con l’uscita sul mercato prevista tra 4o 5 mesi.
Un sentito ringraziamento è dovuto all’associazione rione San Domenico ed al Comune di Atri per il suo sostegno a questo gioioso evento, che sta crescendo ogni anno e promette ancora più sorprese per l’edizione futura. Un ringraziamento speciale va all’Associazione Atri da Vivere ed il suo presidente Federica Pallini e tutto il suo staff che hanno gestito con eleganza la piazza, Lamberto Vannucci della cantina Centorame, il team dei sommelier della Fis che hanno fatto un servizio impeccabile e non ultimo grazie a Matteo Faiazza del Bar Bistro Iezzi per i bellissimi scatti della serata.
La Festa dell’Uva ad Atri è diventata un appuntamento imprescindibile per gli amanti del folklore, del vino e della tradizione abruzzese, e si preannuncia una tradizione destinata a perdurare nel tempo.
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