ROSETO DEGLI ABRUZZI – Bistrot24, piccolo ristorante di Roseto degli Abruzzi (Teramo), apre nel 2019, poco prima di chiudere per dieci mesi a causa della pandemia. Ora, nonostante le difficoltà iniziali, vive un bel momento, grazie alla maestria e alla passione di chi ha saputo renderlo unico: Francesco Auricchiella, 40 anni di Teramo ma trapiantato a Roseto, cittadina della moglie Claudia Lanzi.
L’attività, sognata e immaginata dallo chef, anzi dal cuoco, come egli stesso preferisce definirsi, è nata grazie ai finanziamenti dell’iniziativa “Resto al Sud”, del Gambero Rosso e Invitalia, Agenzia nazionale per lo Sviluppo controllata dallo Stato.
L’attività di Francesco Auricchiella è una delle 62 realtà scelte da Gambero Rosso e Invitalia perché, oltre a essere considerata etica, è virtuosa dal punto di vista enogastronomico. Il risultato di questo lavoro è una pubblicazione, in cui vi sono le storie di chi, con un’idea e un piano ben precisi, ha deciso di investire al Sud.
Il progetto del cuoco teramano si sposa, quindi, con l’idea di base di “Resto al Sud”: andare oltre la narrazione stereotipata di un Mezzogiorno dove è impossibile creare valore, perché di fatto il Sud dà la possibilità di investire.
Auricchiella ha deciso di tornare, dopo l’esperienza vissuta lontano da casa: “Al Four Seasons di Firenze, dove sono stato circa un anno, avevo la possibilità di restare o di andare a lavorare all’estero. Io, però, sono sempre stato estremamente legato a casa, all’Abruzzo, a Teramo”, confessa. “La mia idea era quella di aprire una piccola attività, per poche persone, ma fatta bene”. Di qui la nascita, a distanza di qualche anno, di Bistrot24, ristorante con 24 posti a sedere, appunto, che propone la cucina della tradizione abruzzese, teramana in particolare, rivisitata in chiave moderna.
Facciamo però un passo indietro. Francesco sa di voler cucinare nella vita già dall’età di 16 anni, quando decide di lasciare la scuola. Comincia a fare il lavapiatti e poi ritorna sui banchi, scegliendo l’Istituto Alberghiero, a Teramo. Un percorso versatile il suo che lo vede impegnato nelle stagioni estive, in Germania, a Firenze, dove ha un’esperienza formativa al Four Seasons Hotel, poi di nuovo nella sua città e ora a Roseto, con Bistrot24, rinnovato a gennaio e riaperto da qualche giorno.
La qualità contraddistingue i piatti tradizionali, ma rivisitati con tecniche contemporanee. Tra i principali presenti nel menu del ristorante, aperto sia a pranzo che a cena, Francesco cita l’immancabile chitarra alla teramana, il formaggio fritto con la pastella ricavata dalla pasta secca, la carbonara abruzzese, preparata con la pancetta di agnello cotta a bassa temperatura, al posto del guanciale, e condita con il pecorino di Farindola, invece che con quello romano. Non manca, inoltre, una buona carta dei vini, sia locali che di altre regioni o di Paesi esteri.
Lo staff è composto da quattro persone, incluso Francesco: una in sala e tre in cucina.
“Il primo anno è stata dura, anche perché non abbiamo lavorato a causa del lockdown, ma ho ideato i panini d’asporto, molto richiesti in quel periodo. Poi ci siamo ripresi gradualmente e ora abbiamo effettuato un restyling del locale”. Tra i progetti futuri, la voglia di aprire un piccolo ristorante anche nella sua amata Teramo.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 30 gennaio a Napoli, al Chiostro della Fondazione Made in Cloister. Oltre a Bistrot24, sono state selezionate altre cinque imprese abruzzesi: 50 special Polpetteria di Pescara, Abate-pizzeria Gastronomica di Castel Di Sangro (L’Aquila), Førma Contemporary Restaurant dell’Aquila, Il Granaio Antico di Casemolino (Teramo) e Il Locale 67 di Celano (L’Aquila).
Tra i presenti alla cerimonia c’erano Gaetano Manfredi sindaco Napoli, Paolo Cuccia presidente Gambero Rosso, Vincenzo De Luca presidente Regione Campania, Bernardo Mattarella amministratore delegato Invitalia, Vincenzo Durante responsabile Area Occupazione-Incentivi e Innovazione di Invitalia, Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare (con un videomessaggio di saluto), Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, Raffaele Fitto ministro per gli Affari europei (con un videomessaggio di saluto).
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