Cronaca 22 Giu 2021 08:53

CONSORZIO ATERNO SAGITTARIO, ACR: RIAPRIRE ANCHE SEDE DI CAPESTRANO

CONSORZIO ATERNO SAGITTARIO, ACR: RIAPRIRE ANCHE SEDE DI CAPESTRANO
foto Il giro dello Zafferano

CAPESTRANO – L’Associazione per la cultura rurale (Acr), che rappresenta agricoltori, allevatori, cercatori di funghi e tartufi e cacciatori, chiede alla Regione Abruzzo di ripristinare anche la sede distaccata del Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario di Capestrano, dopo che con una risoluzione di Americo Di Benedetto approvata dal Consiglio regionale è stata disposta la riapertura di quella nella frazione aquilana di Civita di Bagno.

“Plaudiamo alla iniziativa e ne condividiamo tutte le motivazioni”, dice in una nota il portavoce Dino Rossi. C’è da dire, però, che al pari di quella dell’Aquila lo Statuto dell’Ente prevede un’altra unità operativa: quella di Capestrano, che peraltro dispone anche del fabbricato destinato a tale scopo. Non si comprende come mai la Valle del Tirino sia dimenticata da Dio e dagli uomini e specie dalle organizzazioni professionali agricole, Confagricoltura, Coldiretti e Cia pronte a chiedere i voti quando si tratta di eleggere i propri rappresentanti nel Consiglio del Consorzio”.

“Un appunto va fatto anche ai rappresentanti istituzionali di quel territorio dove pare che il Consorzio interessi solo a pochi. Quando però arriva il momento del pagamento dei contributi consortili i contribuenti della Valle del Tirino si trovano in prima fila, anche se alcuni di loro si sono visti costretti ultimamente a ricorrere alla Commissione Tributaria provinciale dell’Aquila per vedersi riconoscere l’esosità di tali contributi per servizi insufficienti o che magari mancano del tutto”.

“Ci appelliamo all’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente“, conclude Rossi, “che pare si sia dimenticato della Valle del Tirino in quest’ultimo periodo, affinché oltre alla riapertura degli uffici dell’Unità operativa di L’Aquila si attivi anche per la riapertura di quelli di Capestrano dopo che i commissari da lui proposti hanno chiuso ingiustificatamente le sedi distaccate procurando non pochi disagi ai consorziati”.