Pesca, verso un unico Flag regionale in Abruzzo. Confronto sulle strategie di sviluppo locale

PESCARA – Puntare sullo sviluppo delle comunità di pesca e in particolar modo della piccola pesca, non disperdere il patrimonio di conoscenze e attività fin qui attuate e acquisite dai Flag abruzzesi, salvaguardare i progetti portati a termine, creare nuova occupazione e aumento del reddito dei pescatori nell’ambito di uno sviluppo sostenibile ambientale ed economico, creazione di un organo di gestione unitario regionale.
Sono alcuni degli spunti venuti fuori ieri durante il secondo tavolo tematico organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo e il Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica, che hanno accolto nella sala D’Ascanio del Palazzo della Regione in piazza Unione a Pescara, i rappresentanti dei tre Flag (Fisheries Local Action Groups) abruzzesi per fare il punto sulle attività della programmazione in scadenza e per approfondire nuove proposte per interventi da attuare con la nuova programmazione Feampa 2021-2027.
Sulla scia degli Stati Generali della Pesca e dell’Acquacoltura, dunque, e nella nuova strategia che l’assessorato ha inteso avviare nell’ambito dello sviluppo sostenibile che prende il nome di Abruzzo Sostenibile Blue Deal, il secondo tavolo tematico ha coinvolto il Flag Costa Blu, il Flag Costa di Pescara e il Flag Costa dei Trabocchi, il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, il dirigente del Servizio Economia Ittica e i responsabili degli Uffici competenti per la strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo (cosiddette Clld) Francesco Di Filippo, Daniela Di Silvestro, Fernando D’Anselmo, e Carlo Ricci referente per l’Italia nell’ambito della rete Famenet di assistenza e animazione alle strategie Clld, che hanno dato voce ad idee di sviluppo per andare incontro alle esigenze degli operatori e fissare, così, gli investimenti in funzione della nuova programmazione Feampa 2021–2027, che prevede una rimodulazione della strategia Clld verso un unico Flag, un unico soggetto giuridico di gestione regionale con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro.
“Ringrazio tutti voi per il lavoro svolto – dice in una nota diffusa dall’ufficio stampa il vicepresidente Emanuele Imprudente – la giornata di oggi servirà a mettere in luce ciò che di buono c’è stato e anche cosa potremo migliorare in futuro. Un punto di partenza che nasce dalla fotografia di quella che è lo stato dell’arte e le attività che dobbiamo mettere in essere per arrivare ad avere un ruolo funzionale. Voi negli anni avete messo in campo una serie di iniziative che hanno lasciato il segno e proprio per questo dobbiamo capire cosa meglio può esser fatto in futuro nell’interesse dell’Abruzzo. Va messo davanti a tutto e tutti il discorso Abruzzo, dobbiamo riuscire a muoverci come unica forza, coesa, attraverso la vostra forza riunita dobbiamo lavorare per la pesca e per la diversificazione delle attività di pesca e integrazione con altri settori di sviluppo territoriale come il turismo; dobbiamo costruire insieme un processo culturale, organizzativo, strutturale per quelle che sono le nostre priorità”.
“Dobbiamo – continua l’assessore Imprudente – passare ad un elemento di strategia unica regionale, un soggetto unico regionale con una struttura amministrativa professionalmente strutturata per la sfida regionale, tenendo conto di tutto quello che i Flag hanno fatto fino ad ora, dando corpo e speranza possiamo rendere funzionale la nuova programmazione e sfruttare i fondi europei a vantaggio degli operatori del nostro Abruzzo come bene stiamo facendo in particolar modo nel Feamp”.
Per Francesco Di Filippo, dirigente del Servizio Economia Ittica, nel condividere l’importanza di preservare il patrimonio di conoscenza ed esperienza dando continuità tra quanto fatto dai Flag in passato e quanto si andrà a fare nella prossima programmazione: “Dobbiamo continuare nell’analisi obiettiva delle positività e criticità riscontrate nell’azione dei tre Flag abruzzesi in modo da avere importanti elementi al servizio del nuovo soggetto giuridico regionale e per la scrittura della nuova strategia unica regionale. Altrettanto importante selezionare gli ambiti tematici di intervento dei Flag a supporto concreto ed efficace delle comunità di pesca e della pesca costiera ed artigianale, puntare nella formazione professionale come arricchimento degli occupati ma anche per il ricambio generazionale e ad azioni di attuazione della strategia europea ‘Farm to Fork’. Dobbiamo creare una struttura organizzativa e amministrativa forte e di qualità dove i Flag attuali possano essere soggetti importanti nella partecipazione e nel contributo. Una strategia regionale unica e non una somma delle singole strategie”.
“Per il Clld Feampa in Europa si prevede che venga ridotto il numero dei Flag – ammette Carlo Ricci, referente ReteFamenet – e per questo è necessario capire quali sono le sfide future per la Regione Abruzzo e gli operatori. Nel progetto europeo si parla di Flag più grandi e di numero inferiore, con la possibilità di concentrare alcune funzioni, al fine di esser più capaci e svolgere in maniera più specifica e concentrata le attività. In Italia la gestione Clld è molto regionale, quella abruzzese a mio avviso ha ben figurato, ma l’Ue ci chiede di essere più coerenti con tutte le politiche, svolgendo azioni più vicine all’Europa. Il Flag nel futuro dovrà occuparsi di più del ricambio generazionale e imprenditorialità riferiti a giovani e donne, di innovazione e ricerca a benefico diretto dei pescatori, governance e demarcazione tra azione della Regione e azione dei Flag per evitare sovrapposizioni. Bisogna quindi focalizzare le strategie su pochi cambiamenti e attuare iniziative idonee e giuste”.
“Incontrarci è sempre positivo – dichiara il presidente del Flag Costa Blu, Nino Bertoni – le cose dette a questo tavolo sono tutte condivisibili, ma la realtà sconta molto spesso una disponibilità delle comunità di pesca non sempre disponibile a beneficiare degli interventi messi in atto dai Flag. Noi del Flag Costa Blu siamo molto articolati come compagine, e negli anni abbiamo puntato sulla ricerca per avvicinare i pescatori, sugli approdi, e sulla valorizzazione del pescato con un’ottima collaborazione con le due Organizzazioni dei produttori presenti nel nostro territorio. È importante per il futuro uniformarci e andare verso un soggetto unico regionale e fare delle proposte ben precise, senza che tutto quanto fatto fino ad ora non vada perso”.
“Penso che il Flag Costa dei Trabocchi – commenta il presidente Franco Ricci – abbia lavorato abbastanza bene e per quanto riguarda la nuova programmazione non bisogna perdere quanto abbiamo fatto. Dobbiamo lavorare molto sulla conoscenza, perché non sappiamo nulla dei pescatori e per questo noi come Flag abbiamo realizzato anche uno studio per capire chi avessimo di fronte per comprendere la situazione nel compartimento di Ortona. Purtroppo, l’età media è molto alta, quindi meno propensi al cambiamento o nuove attività. Dobbiamo fare un’attenta analisi di quello che abbiamo sul territorio, dobbiamo lavorare sulla formazione dei ragazzi e anche la struttura del nuovo Flag dovrà essere molto ben strutturato”.
“Ciò che è stato detto dal Servizio regionale è condivisibile. Noi del Flag Costa di Pescara abbiamo scontato l’inesperienza per l’inesistenza precedente di un gruppo di azione locale; quindi, ci siamo dovuti rimodulare e correre in corso d’opera. Facendo esperienza – dice il presidente Claudio Lattanzio – abbiamo aggiustato il tiro e non abbiamo lavorato male. Il Flag Costa di Pescara resterà in attività perché abbiamo iniziato un lavoro di tipo imprenditoriale, sono molto fiducioso perché sicuramente faremo passi importanti in questo senso. Noi crediamo nella promozione del prodotto locale, vogliamo fare iniziative a Pescara per far conoscere il disciplinare per l’utilizzo del pescato locale e per far si, in futuro, di aumentare anche il reddito dei nostri pescatori. Dobbiamo muoverci anche nei confronti della salvaguardia dell’ambiente coinvolgendo la ricerca scientifica. Lavoreremo insieme per i pescatori e per la nostra Regione”.
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