Cronaca 26 Gen 2023 11:49

TROPPO MONTEPULCIANO, ATTESA A GIORNI LA DELIBERA DELLA REGIONE PER IL BLOCKAGE

TROPPO MONTEPULCIANO, ATTESA A GIORNI LA DELIBERA DELLA REGIONE PER IL BLOCKAGE

PESCARA – È attesa nei prossimi giorni la delibera della Giunta regionale che applicherà il bloccaggio al 20 per cento del Montepulciano d’Abruzzo Doc, dopo il via libera alla proposta del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo arrivato martedì dal cosiddetto tavolo verde riunito dalla Regione, di cui fanno parte associazioni di categoria, Consorzi, distretto Daq vino Abruzzo e Assoenologi.

Si tratta di una misura per la gestione delle produzioni finalizzata a superare gli squilibri congiunturali di mercato e affrontare nel migliore dei modi la prossima vendemmia, il cosiddetto blockage. In buona sostanza, si produce troppo Montepulciano Doc e questo, per la classica logica della domanda e dell’offerta, finisce per farlo vendere a prezzi non remunerativi. Per questo si impedirà la vendita di un quantitativo di vino prodotto.

“A tutte le aziende che hanno rivendicato il Montepulciano d’Abruzzo Doc, ma per il quale ancora non hanno avuto l’idoneità da parte dell’ente di controllo Agroqualità, e quindi ancora non imbottigliano, verrà bloccato il 20 per cento del prodotto”, spiega Nicola Dragani, presidente del comitato tecnico del Consorzio. “Bloccaggio che sarà valido fino al 30 giugno 2024, dopodiché fatte le dovute valutazioni del caso, salvo proroghe il vino verrà automaticamente riclassificato o Igt o da tavola”.

Dal bloccaggio sono escluse le cosiddette aziende verticali, quelle cioè che producono, trasformano ed imbottigliano. Sono altresì esclusi il Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva, quello biologico e tutte le sottozone.

“Abbiamo sollecitato la Regione affinché si approvasse entro gennaio perché per il Montepulciano si può chiedere l’idoneità dal primo febbraio, cioè 30 giorni prima dell’immissione al consumo che per legge è il primo marzo”, spiega ancora Dragani, che annuncia che “entro marzo presenteremo il programma per la vendemmia 2023 dove prevederemo una riduzione della resa in modo da non dover intervenire a posteriori”.

“Il Consorzio da anni crede che sia necessario utilizzare sistemi di regolamentazione del mercato”, commenta in una nota Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di tutela. “Da sempre il Montepulciano d’Abruzzo soffre un ribasso dei prezzi dettato da un eccesso di produzione; da un’attenta analisi, elaborata dal nostro comitato tecnico, dell’attuale andamento della Denominazione e dei possibili scenari del mondo del vino, era quindi fondamentale intervenire in questa direzione”.

“L’obiettivo è quello di superare – con questi interventi – gli squilibri tra domanda e offerta in vista della prossima vendemmia; vogliamo così consolidare il valore del nostro vino e il suo posizionamento, a beneficio dei produttori e di tutto il territorio”. (m.sig.)


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