Cronaca 19 Set 2023 14:04

Una festa intima ed elegante per i 125 anni del pastificio Verrigni di Roseto degli Abruzzi

Una festa intima ed elegante per i 125 anni del pastificio Verrigni di Roseto degli Abruzzi

ATRI – La cucina di due fuoriclasse come Igles Corelli e Luciano Passeri, i vini abruzzesi di Torre dei Beati e Valentini – non senza qualche etichetta di buone bollicine – e i cocktail di Agostino Musichini hanno “firmato” una serata speciale nella tenuta Solagnone sulle colline di Atri (Teramo) che si è conclusa con il tuffo in piscina di Francesca Petrei Castelli, patron del pastificio Verrigni che così ha festeggiato i suoi 125 anni.

Tra i campi di grano della linea oro dell’azienda a conduzione familiare, che si distingue per un’attenta ricerca d’innovazione nella trafilatura e nei formati che l’ha portata nelle cucine dei maggiori chef stellati, gli ospiti sono stati accolti dalla straordinaria dotta narrazione di Antonio Paolini, e coccolati per tutta la serata dalle numerose portate tra grandi classici e rivisitazioni.

Antesignana nella produzione di pasta biologica prima, biodinamica poi, sin dagli anni settanta Verrigni esprime coerenza e rispetto anche delle antiche tecniche di produzione.

A pochi chilometri dalla tenuta Solagnone, nella storica sede dell’azienda a Roseto degli Abruzzi si svolge l’intera produzione destinata alla ristorazione e ai negozi specializzati.

Verrigni è l’unico pastificio a trafilare in oro alcuni formati dal 2007 quando Moreno Cedroni – ospite della festa – e Massimiliano Alajmo hanno ufficialmente sancito l’ingresso di questo tipo di lavorazione nel gotha della ristorazione stellata italiana: solo con Verrigni la pasta – alimento semplice ed essenziale – è diventata protagonista meritando di essere appellata con nome e cognome sui menù.

Oggi i migliori chef utilizzano la pasta Verrigni nei loro ristoranti e ne apprezzano la genuinità e la versatilità di cui si è avuto esempio col peperone di grano, servito tra gli antipasti in una nuova veste con tartare di fassona e maionese alla senape.

La cena è stata il trionfo della pasta a cura di Igles Corelli coadiuvato da Luciano Passeri del ristorante Foconè che ha completato con maestria un menù legato anche alla tradizione abruzzese.

I dolci di Fabrizio Camplone e i cocktail di Musichini dall’Hotel de Russie di Roma hanno completato l’opera accompagnando gli ospiti fino a tarda sera insieme ai vini delle cantine Torre dei Beati e Valentini e allo champagne Eric Isseleé.

LE FOTO (di Rino Penna)


Sostieni Virtù Quotidiane

Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.



?>