L’AQUILA, IL CONVITTO NAZIONALE È SALVO

L’AQUILA – “Il Convitto nazionale non chiuderà”.
A dare l’annuncio è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
A denunciare il concreto rischio che la scuola potesse chiudere i battenti era stata nelle scorse settimane la dirigente, Serenella Ottaviano.
Da dieci anni delocalizzato in un modulo scolastico provvisorio (Musp) con 48 posti letto, il Convitto rischiava la chiusura essenzialmente a causa della riorganizzazione del personale scolastico, considerando anche che con una quantità di convittori così esigua l’organico necessario a mantenere la struttura, composto da personale educativo e altre figure specifiche come il guardarobiere, il cuoco e l’infermiere, viene considerato sproporzionato.
“Il Ministero dell’Istruzione – spiega oggi Biondi in una nota – formulerà uno stanziamento straordinario, a valere sui fondi per il diritto allo studio, per attivare borse di studio a favore di ragazze e ragazzi che si iscriveranno all’istituto. L’intervento garantirà la sopravvivenza di uno dei più antichi e prestigiosi enti di formazione di questa terra”.
“La notizia mi è stata comunicata ufficialmente nella serata di ieri dai responsabili del ministero a seguito della serrata interlocuzione dei giorni scorsi. – spiega il primo cittadino – . Ora la palla passa alla dirigente scolastica del Cotugno che ha il compito di interfacciarsi con le strutture centrali del dicastero per finalizzare il lavoro svolto dal Comune finora”.
“Un ringraziamento personale, e a nome della municipalità, va al ministro per l’istruzione, Marco Bussetti, con il quale ho avuto uno scambio formale per individuare la soluzione e che si è attivato tempestivamente per risolvere questa emergenza cittadina. Riconoscenza da estendere anche a tutti gli organi centrali, regionali e locali del Miur, che continuano a dimostrare grandissima attenzione, vicinanza e disponibilità nei confronti della comunità aquilana. Sentimenti testimoniati dalle attività promosse in occasione dell’anniversario del sisma del 6 aprile e dell’iniziativa Futura L’Aquila, che ha coinvolto migliaia di studentesse e studenti provenienti da ogni parte d’Italia, animando il cuore della nostra città”.
“Sono stati gli studenti, i nostri ragazzi, la dirigente scolastica, la Cgil ed i dipendenti del Convitto a suonare la sveglia alle dormienti istituzioni cittadine e regionali”, afferma dal canto suo Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico.
“Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Loro vanno ringraziati, con il cuore. Ritengo che il primo segnale di attenzione del ministro sia apprezzabile – dice in una nota – ma non la soluzione vera, definitiva e utile per costruire il futuro”.
“Forse con la soluzione borse di studio, si tampona, ma a mio giudizio occorre una deroga e l’immediato avvio dei lavori per la nuova sede. Inoltre occorre un approccio lungimirante sulla questione giovanile. Perché di questo stiamo parlando”.
“Come sempre continuerò a fare la mia parte, nella speranza che il ministro risponda presto alla mia interrogazione, presentando una soluzione vera in un quadro organico ed a lunga gittata, che vada oltre il cerotto d’emergenza. Grazie ragazzi, senza di voi nulla si sarebbe mosso”, conclude la Pezzopane.