STORIE E TRADIZIONI DELL’ALTA VALLE DELL’ATERNO, A SCOPPITO SI CONCLUDE “STORICAMPUS”

SCOPPITO – Si è conclusa a Scoppito (L’Aquila), comune capofila del progetto, l’intensa settimana di Storicampus, il viaggio in otto comune dell’Alta Valle dell’Aterno alla scoperta delle storie delle tradizioni dei territori.
Quindici studenti hanno toccato Montereale, Campotosto, Pizzoli, Tornimparte, Capitignano, Barete, Cagnano Amiterno e Scoppito per raccogliere le informazioni, che attraverso scritti, foto e video, diventeranno materiale promozionale dei luoghi a disposizione dei comuni.
Il cartellone serale di Storicampus è stato coinvolgente con importanti nomi, tra i quali, il comico Giobbe Covatta, la cantante Simona Molinari, il regista e attore Phaim Bhuiyan, l’attore Saverio La Ruina, la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, il giornalista d’inchiesta Piergiorgio Giacovazzo, lo scrittore Paolo Carusi e nella giornata conclusiva i giornalisti Vittorio Macioce (organizzatore) e Marino Bartoletti.
Il libro Bar Toletti 3, è stato lo spunto per un viaggio tra le storie di cinquant’anni di giornalismo di Marino Bartoletti, storico giornalista di sport e musica.
Il ricordo di Pantani, la prima olimpiade dell’Italia dopo la guerra, trenta edizioni di Sanremo, tutti temi tra sport e musica fondamentali per ricostruire il paese dal dopoguerra a oggi.
“Il ciclismo nel dopoguerra ha aiutato a ricostruire l’identità e la dignità del paese” ha detto Bartoletti.
“Sono felice che anche la scuola abbia riconosciuto la funzione dello sport, proponendo la la traccia del tema sulla figura del ciclista Bartali, per le valorose gesta sociali nella seconda guerra mondiale”.
“La presenza dell’Italia alle Olimpia di Helsinki del 1952 è stata uno sforzo corale di un paese, che voleva risorgere dalla macerie fisiche e morali della guerra. In quell’occasione la bandiera fu affidata alla ginnasta Miranda Cicognani. Il gesto di apertura alla modernità del pensiero fece guadagnare all’Italia l’applauso della Finlandia e le Olimpiadi di Roma nel 1960, una data simbolo della rinascita, anche infrastrutturale, del paese”, ha concluso Bartoletti.
“Un bilancio positivo, oltre le aspettative” ha detto il sindaco di Scoppito Marco Giusti.
“Un progetto che ha aperto la strada a un nuovo modo di valorizzare i territori interni, al di là della ricostruzione materiale. Ringrazio l’organizzatrice Rita Rufo la quale instancabilmente ha costruito un programma denso di spunti di riflessione e di grande qualità artistica. Questa è solo la prima edizione di Storicampus. L’impegno a ripetere l’esperienza il prossimo anno parte da subito”, ha concluso il sindaco.
Al cartellone di Storicampus hanno contribuito oltre ai Comuni, al Teatro Lanciavicchio, Il Festival delle storie della Valle del Comino, Slow Food e anche la libreria La Stella degli Elfi che si è occupata delle attività dei più piccoli con LaboLibro.
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