“VINO E SALUTE”, CONVEGNO DEI SOMMELIER DELL’AIS ALL’ENOTECA REGIONALE DI ORTONA

ORTONA – L’assunzione moderata di vino nell’età adulta e per lo più nei pasti nello stile della dieta mediterranea favorisce la longevità, riduce il rischio delle malattie cardiovascolari, di diabete e disturbi cognitivi, e non influenza in maniera significativa il rischio di sviluppare un cancro, eccetto per le donne con storia personale o familiare di cancro alla mammella.
Il vino non è un farmaco: è indubbio che gli astemi non devono iniziare a bere alcolici per ridurre il loro rischio di malattie. Non esiste medico che possa suggerire una cosa simile. Ma l’evidenza epidemiologica indica che non c’è motivo di suggerire a coloro che bevono vino con moderazione di smettere di farlo.
Se ne parlerà domenica prossima, 19 marzo alle 18,30 all’Enoteca regionale di Palazzo Covo ad Ortona (Chieti), al convegno “Vino e salute” organizzato dall’Associazione italiana sommelier (Ais) Abruzzo e Chieti.
Dopo la proposta di Nutriscire, del Cancer Plan, degli Health Wealth e del “caso Irlanda” si è tornati ad accendere i riflettori su un tema caldissimo. Ovvero quello del rapporto tra consumo di alcol, vino e salute, e su come normarlo, tutelando la salute ma anche un settore produttivo fondamentale per l’Italia a livello non solo economico, ma anche culturale, storico, ambientale e paesaggistico, informando correttamente i consumatori.
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