Cronaca 02 Apr 2024 08:58

Il giovane allevatore che coi suoi cavalli Caitpr tiene in ordine le montagne di Tornimparte

Il giovane allevatore che coi suoi cavalli Caitpr tiene in ordine le montagne di Tornimparte

TORNIMPARTE – Sveglia presto al mattino e, con una buona dose di sacrifici, senza senza badare alle condizioni metereologiche o ai giorni festivi sul calendario, via ad accudire i cavalli, trattati come figli. “Per molti può essere pesante, ma io riesco a fare tutto questo grazie alla forte passione che mi lega a questo mondo”: è tutto qui, d’altra parte, quel che riesce a non far sentire alcun peso in quel che si fa, anche quando è gravoso.

E così Alessio Panella, 30 anni, una laurea in Scienze Zootecniche delle produzioni animali in tasca, sulle montagne di Tornimparte, in provincia dell’Aquila, alleva cavalli agricoli italiani da tiro pesante rapido (Caitpr) insieme a suo padre Erminio.

“In mezzo ai cavalli ci sono nato, una realtà bellissima ai miei occhi”, racconta Alessio, che dopo aver seguito le orme del padre che ha creato l’azienda agricola quarant’anni fa, negli ultimi anni ha inserito l’allevamento dei Caitpr con una sessantina di capi iscritti al libro genealogico cavalli Tpr.

“È l’unica razza equina di linea pesante italiana. Il bacino di provenienza è la Pianura Padana, anche se numericamente – spiega Alessio – è maggiormente diffusa nel centro Italia, per la precisione tra le province di L’Aquila e Rieti, proprio perché sono territori che consentono l’allevamento brado e semi-brado. Come nel caso del nostro allevamento”.

Gli animali durante la bella stagione sono al pascolo tra i 1.500 e i 1.700 metri. La razza si caratterizza per la stazza massiccia, tanto che la loro principale e storica attitudine sembra essere legata al traino di carichi medio pesanti, al lavoro forestale o anche ad attività di turismo con carrozze. Nell’azienda Panella però, i cavalli sono allevati per il loro valore genetico di pedigree e per le loro caratteristiche morfologiche.

Nel periodo autunnale, invernale ed estivo le giornate iniziano molto presto. Dalle 5 si parte con la perlustrazione dei vari recinti con le fattrici, poi segue la sistemazione degli altri animali e il controllo e la gestione dei cavalli che sono nei pascoli di montagna.

Il periodo della primavera, quando la natura si risveglia e le giornate si allungano, coincide con la nascita dei puledri: “Quella dei parti è la fase dell’anno in cui non si dorme mai. Sono momenti delicati e le fattrici hanno bisogno di assistenza”, dice Alessio, che all’interno dell’azienda di famiglia fa valere anche le sue competenze sbrigando tutte le pratiche zootecniche.

L’azienda inoltre, si occupa della fienagione, cioè della produzione di foraggio, che servirà per rifocillare gli animali nel periodo autunnale, invernale e primaverile.

“Proveniamo da generazioni e generazioni di allevatori e pastori e questa grande passione per gli equini di mio padre è divenuta anche la mia”, continua Alessio. “La realtà che vivo quotidianamente e di cui vado fiero la devo a mio padre, la mia colonna portante. Ed è con grande orgoglio che voglio portare avanti questa attività”.

I Caitpr sono protagonisti di numerose rassegne di settore alle quali anche l’azienda Panella partecipa coi propri capi ottenendo ottimi risultati sia a livello regionale che nazionale. Tra questi, un primo posto assoluto e best show nella vetrina nazionale di Fieracavalli del 2021 con Oscar e un secondo posto con la puledra Speranza, di 18 mesi, nell’anno 2023, sempre all’evento di Verona.

“Andiamo avanti nonostante le difficoltà di questo settore per passione oltre che per lavoro ma anche per il nostro territorio”, ammette Alessio, spiegando come l’allevamento gli consente di tenere pulito il territorio montano, permettendo il mantenimento dei pascoli e l’eliminazione delle piante infestanti.

Non è un caso che questa razza equina sia stata ribattezzata “la Sentinella dell’ambiente”, proprio a voler evidenziare come il Caitpr rivesta anche una valenza ambientale, assolvendoa a un ruolo fondamentale per il controllo ed il mantenimento di un equilibrio sostenibile del territorio montano, aspro e delicato allo stesso tempo. Annachiara Valente

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