Cronaca 29 Mar 2025 17:27

Roma è Città del Formaggio-Caput Casei. Dalla Capitale la proposta di una Giornata nazionale

Roma è Città del Formaggio-Caput Casei. Dalla Capitale la proposta di una Giornata nazionale
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al taglio della forma del Parmigiano Reggiano ad opera di Igino Morini

ROMA – Nel primo Rapporto sul turismo caseario emerge che 17,8% (circa 24 milioni) e il 16,7% (22,5 milioni) di turisti vogliono scoprire l’enogastronomia del territorio visitato. La percentuale sale tra i turisti d’oltre oceano, con il 37% dei first visitor ed il 41% dei repeater che dichiara di voler partecipare a proposte a tema cibo, vino, mentre il 62% di turisti italiani manifesta il desiderio di degustare specialità locali.

Da ieri, 28 marzo, Roma Capitale risponde a pieno titolo anche a questa domanda del turismo italiano e internazionale, fregiandosi del titolo di Città del Formaggio e Caput Casei, attribuitole da Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) durante un evento a tema caseario svoltosi in Campidoglio.

Ha ritirato la targa di riconoscimento direttamente il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, che ha presenziato con curiosità e partecipazione alla manifestazione e all’apertura di una forma da 40 kg di Parmigiano Reggiano.

Alla narrazione della Capitale si aggiunge quindi un altro elemento di interesse, omaggio alle tradizioni culinarie millenarie che Roma custodisce, alle 85 aziende casearie attive sul suo territorio, alla produzione consolidata di 4 Dop (Ricotta Romana, Pecorino Romano, Mozzarella di Bufala Campana e Ricotta di Bufala Campana) e di 17 formaggi Pat.

A portare l’attenzione sul valore attrattivo del mondo caseario, durante l’evento organizzato da Onaf nella prestigiosa sala della Protomoteca, sono state la professoressa Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto, e Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuti di Roma Capitale, che ha dichiarato: “Da oggi Roma è Città del formaggio: voglio ringraziare Onaf per questo riconoscimento, che ci permette di attribuire ancora più valore a quello che è un alimento strettamente legato alla storia della nostra Capitale. La tradizione agricolo- pastorale di Roma è millenaria e oggi sono oltre cinquanta i caseifici che operano nell’area metropolitana: il formaggio svolge un ruolo fondamentale in ambito alimentare, ma suoi benefici si estendono al settore economico, sociale, culturale e ambientale. Inoltre, questa giornata è stata un’ occasione di confronto e condivisione con le altre Città appartenenti all’albo, che a loro volta rappresentano le eccellenze italiane, uniche per le loro qualità e per le peculiarità dei territori da cui provengono”.

La proposta di istituire la Giornata nazionale del formaggio

Durante l’evento in Campidoglio, facendosi portavoce delle istanze provenienti dalla filiera casearia e dalle Città del Formaggio, Onaf ha presentato al senatore Giorgio Salvitti, consigliere di Francesco Lollobrigida, ministro per l’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, la proposta di dedicare il 12 luglio, ricorrenza di San Lucio, patrono dei casari, a celebrare la tradizione e la cultura casearia italiana, istituendo la Giornata Nazionale del Formaggio.

“Nonostante l’Italia vanti il maggior numero di prodotti a marchio di qualità (dati Osservatorio Italia Ismea-Fondazione Qualivita: 328 Dop, Igp e Stg, settore food per un valore di 8,9 miliardi di euro, 57 delle quali nel settore caseario), altri Paesi prima dell’Italia hanno già istituto una propria Giornata celebrativa del formaggio. La presentazione della proposta costituisce un passo fondamentale per valorizzare la filiera casearia come elemento distintivo del Made in Italy”, ha detto Pietro Carlo Adami, presidente di Onaf, ente promotore dell’iniziativa, d’intesa con le Città del Formaggio e i Consorzi di tutela, consegnando il documento al senatore Giorgio Salvitti, incaricato dal Masaf di presenziare all’evento.

Così Salvitti ha accolto la proposta: “Il fatto che la prima classificazione dei formaggi dell’antichità sia stata firmata da Marco Terenzio Varrone, nel trattato De re rustica, non è casuale: i romani conoscevano bene e consumavano formaggi vaccini, di pecora o capra, come descritto anche da Marziale nel I secolo d.C. Per questo l’inserimento della Capitale nell’Albo della Città del Formaggio è il riconoscimento a una tradizione secolare e accolgo con favore la proposta di Onaf, che rappresenterò al ministro Lollobrigida, di istituire una Giornata ad hoc per valorizzare un prodotto che è uno dei biglietti da visita del nostro agroalimentare”.

Un tema accolto da Antonio Auricchio, presidente di Afidop, in occasione della proposta per l’istituzione della Giornata Nazionale del Formaggio, consegnata ieri da Onaf al senatore Giorgio Salvitti: “Come presidente di Afidop (Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp) e rappresentante di una famiglia che dal 1859, ovvero da cinque generazioni, è impegnata nella produzione casearia, mi adopero per essere un custode della qualità. Per questo ho partecipato all’evento e accolto con grande favore la proposta di istituire una Giornata Nazionale del Formaggio. È un’iniziativa che celebra non solo un alimento, ma un patrimonio culturale, storico e umano che rende l’Italia unica al mondo. Rilancio anche un’idea: sarebbe significativo creare una Capitale Italiana del Formaggio, un appuntamento itinerante annuale sul modello della Capitale della Cultura. L’Italia è talmente ricca di territori, saperi e tradizioni casearie che merita di essere raccontata ogni anno da un luogo diverso, mettendo a valore le persone che credono e amano profondamente il formaggio e ciò che rappresenta. Con Afidop, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Onaf, realtà differenti convergono in un impegno comune: far conoscere e valorizzare le eccellenze italiane. Il nostro Paese ha un patrimonio di storia, arte e cultura che il mondo ci invidia. E il formaggio italiano – che porta con sé almeno duemila anni di tradizione – è l’espressione più autentica e concreta di questo patrimonio”.

La proposta è stata condivisa anche dal presidente del Consorzio del Pecorino Romano Dop, Gianni Maoddi: “Accogliamo con entusiasmo la proposta di Onaf di istituire la Giornata Nazionale del Formaggio, un’iniziativa importante che valorizza il patrimonio caseario italiano e il lavoro di migliaia di allevatori e produttori. Il Consorzio del Pecorino Romano Dop sostiene con convinzione questa proposta, perché crediamo sia fondamentale promuovere la cultura del formaggio e far conoscere al grande pubblico le eccellenze del nostro Paese. Il Pecorino Romano Dop, ambasciatore della tradizione, è uno dei prodotti simbolo dell’Italia nel mondo, con una storia millenaria che affonda le radici nella tradizione pastorale sarda, laziale e toscana. Prodotto esclusivamente con latte di pecora, è caratterizzato da un sapore deciso e aromatico, elemento imprescindibile di molte ricette tradizionali italiane e prodotto da gustare in purezza. Una Giornata dedicata al formaggio rappresenterebbe un’opportunità straordinaria per valorizzare il lavoro di tutta la filiera e sensibilizzare i consumatori sull’importanza della qualità, della tradizione e della tutela delle Denominazioni di origine. Ci auguriamo che questa proposta di Onaf, che ringraziamo per il lavoro che sta portando avanti, possa presto diventare realtà, contribuendo a rafforzare il legame tra i territori, i produttori e i consumatori”.


Sostieni Virtù Quotidiane

Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.