Nel Parco del Gran Sasso torna la Fiera della Pastorizia di Piano Roseto
CROGNALETO – Il prossimo fine settimana, sabato 6 e domenica 7 luglio, torna la Fiera della Pastorizia di Piano Roseto nei comuni di Crognaleto e Cortino (Teramo).
L’iniziativa, alla 161esima edizione, sostenuta finanziariamente e fortemente voluta dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, è stata presentata oggi presso la sala giunta della sede di Teramo dell’ente dalla presidente, Antonella Ballone, insieme ai sindaci di Crognaleto, Orlando Persia e di Cortino, Marco Tiberii e ai rappresentanti delle associazioni di categoria e degli enti che partecipano alla organizzazione dell’evento.
La manifestazione ha il sostegno economico dell’Assessorato regionale alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo e del Bim Teramo, presente alla conferenza con il presidente Marco Di Nicola.
L’edizione 2024 vedrà la partecipazione di un numero maggiore di allevatori rispetto allo scorso anno. Saranno 40 le aziende zootecniche che esporranno le proprie greggi e saranno presenti oltre 30 produttori di prodotti tipici e dell’artigianato agricolo. Nell’area gastronomica sarà possibile degustare i prodotti della tradizione pastorale e birre artigianali.
Il programma della giornata del 7 luglio, inizia con la celebrazione della santa messa da parte monsignor Lorenzo Leuzzi vescovo di Teramo–Atri e prosegue con il saluto delle autorità. A seguire gli interventi tecnici delle Associazioni di categoria del settore zootecnico e la presentazione a cura del Gal Gran Sasso Laga del volume La Doganella d’Abruzzo con distribuzione gratuita di copie ai partecipanti.
Il programma prosegue con la visita agli stazzi e la premiazione dei pastori.
Nel primo pomeriggio intrattenimento musicale con l’esibizione di Vittorio Il Fenomeno.
“La Camera di Commercio da oltre trenta anni sostiene l’organizzazione della manifestazione più longeva della provincia di Teramo, con la convinzione che l’allevamento ovino rappresenta ancora un segmento economico fondamentale per le economie delle aree montane”, ha detto la Ballone.
“È necessario supportare gli allevatori affinché possano trarre i maggiori benefici economici dalle loro attività. Valorizzare la qualità delle carni locali, anche con adeguate campagne di comunicazione, è lo strumento affinché possa essere garantito il giusto riconoscimento economico al loro duro lavoro”, ha aggiunto.
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