ADDIO GREGORIO IEZZI, IL SAGGIO DI PESCOMAGGIORE

L’AQUILA – Se ne è andato nel corso della sua novantacinquesima primavera Gregorio Iezzi, il “grande saggio” di Pescomaggiore, così come tutti lo definivano nel piccolo borgo del comune dell’Aquila, dove ha vissuto per una vita, prima nel centro storico e poi nei moduli abitativi provvisori del post-sisma.
Occhi azzurri sempre vispi, persona sincera, autentica e solare, loquace, generoso, affabile, ironico, Gregorio, l’uomo dall’età indefinibile, era un assiduo frequentatore di Eva, l’ecovillaggio di case di legno e paglia autocostruito nei mesi successivi al terremoto del 2009, di cui sosteneva tutte le iniziative nel campo dell’agricoltura, del turismo e della convivialità artistica.
Era per tutti un piacere ascoltarlo mentre raccontava, con acume e dovizia di particolari, la storia del territorio, delle tradizioni contadine e sociali, i segreti dello zafferano e di altre colture, la vita nel dopoguerra. Aperto al confronto con le nuove generazioni, mente vivida e progressista, Gregorio aveva sempre una parola buona per tutti, perle di saggezza indimenticabili, così come le sue tante passioni che amava condividere soprattutto con i giovani.
Dall’apicoltura alla musica, i dischi di valzer collezionati in una vita erano sempre un buon motivo per invitare qualcuno a prendere un caffè e chiacchierare sulle note di un vecchio giradischi, “e poi balliamo” aggiungeva ridendo, con lo spirito di chi l’esistenza la prende a morsi.
“Ognuno ha un compito in questa vita, non esistono vecchiaia o giovinezza, è importante coltivare ognuno le sue passioni, l’amor proprio e quello verso madre natura” diceva sempre di fronte ad un bicchiere di vino e una fetta di pane e olio, lui che aveva scelto la vita solitaria, autonomo e indipendente fino all’ultimo, ma pur sempre carica di amore verso il prossimo.
Vogliamo ricordarlo con un sorriso in una delle sue ultime interviste realizzata in occasione della riaccensione del forno comunitario del paese durante le giornate Fai di primavera dedicate alle strade del pane. Alla sua famiglia le più sentite condoglianze da parte della redazione di Virtù Quotidiane.
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