ROMA – Con l’Italia isolata a rischio 44,6 miliardi di esportazioni agroalimentari a causa dei vincoli alle frontiere, delle difficoltà logistiche e al calo della domanda estera spesso favorita da strumentalizzazioni e concorrenza sleale.
Lo rileva la Coldiretti, in relazione moltiplicarsi dei limiti alla frontiere posti da un numerose in aumento di Paesi, sulla base dei dati Istat del 2019.
La stretta al Brennero dell’Austria è la più pericolosa con circa i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari che interessano i Paesi dell’Unione Europea.
Ma limitazioni sono state decise a Nord anche dalla Svizzera e a Est dalla Slovenia sulla sua frontiera terrestre e dalla Croazia che ha sospeso i collegamenti via mare fra Ancona e Spalato.
Con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma, ricorda la Coldiretti, le difficoltà dell’export sono amplificate dalla rinuncia dei trasportatori stranieri, come i rumeni, a viaggiare in Italia per i vincoli di natura sanitaria posti dai propri paesi di origine, ma anche dal calo della domanda estera per effetto della disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale.