L’Arca trasloca a San Benedetto del Tronto, Capretta lascia Alba Adriatica dopo più di vent’anni

ALBA ADRIATICA – Dopo più di vent’anni – 26 per l’esattezza – Massimiliano Capretta lascia Alba Adriatica (Teramo) per San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). In una location d’eccezione fronte mare, il ristorante L’Arca avrà la sua nuova sede all’interno dell’hotel 5 stelle Smeraldo Suite & Spa in viale Rinascimento, seppur indipendente e con ingresso autonomo.
Nel nuovo locale i clienti ritroveranno lo stesso ambiente, assicura lo chef e patron: stessi colori, stesse luci e, soprattutto, stessa cucina. Quella a cui Capretta ha ormai abituato e a cui ha dedicato anche un libro, Bio Cucina Mediterranea, in cui sono ripercorsi venticinque anni di esperienza prima nella cucina macrobiotica gourmet e oggi in quella legata alla dieta mediterranea, patrimonio dell’Unesco.
Ma lo studio e la ricerca non mancano mai e Capretta è ora concentrato sulla cucina della zona di confine tra Abruzzo e Marche, in passato da qualcuno chiamata “Marcuzzo” e coincidente con la zona a cavallo del fiume Tronto, che presto garantisce darà vita a delle novità nonostante l’anima abruzzese e teramana saranno sempre presenti nei suoi piatti.
“Sarò sempre ambasciatore della ricchissima cucina teramana, quella cucina che mi ha ispirato sin dall’inizio”, dice, confermando che continuerà, ad esempio, a preparare le virtù, il celebre piatto della tradizione teramana.
Il 9 giugno sarà l’ultimo giorno di attività in Abruzzo, poi la riapertura con data ancora da definire nella cittadina marchigiana che, seppure a soli 10 chilometri di distanza da Alba Adriatica, anno dopo anno sembra guadagnare appeal non solo per i turisti ma anche per le attività commerciali.
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