LE SCATOLE DI NATALE ARRIVANO A L’AQUILA, SOLIDARIETÀ E MOLTO ALTRO INSIEME ALL’ANTEAS
di Giorgia Roca

L’AQUILA – C’è anche l’Anteas L’Aquila-Sulmona tra i sostenitori del progetto di solidarietà “Scatole di Natale”, nato dall’iniziativa della milanese Marion Pizzato e diventato virale sui social, per regalare un momento di serenità alle persone che ne hanno più bisogno.
Partecipare è semplicissimo, basta riempire una scatola da scarpe con un indumento caldo (guanti, sciarpa, maglione), un passatempo (libro, rivista, matite colorate), una cosa golosa (dolciumi non deperibili), un prodotto di bellezza (bagnoschiuma, profumo), un biglietto con parole gentili, e riportare al suo esterno dei riferimenti sull’età e il sesso del destinatario. Una volta ultimata, può essere consegnata presso la sede dell’Anteas in via Giovanni Gronchi n.16, nel capoluogo, negli stessi locali della Cisl.
Ad accogliervi ci saranno i volontari e le volontarie che prenderanno in consegna le scatole da una finestra al piano terra, data l’attuale impossibilità di entrare per motivi igienico-sanitari. Sarà poi la Caritas ad occuparsi del carico e della distribuzione dei doni.
Sarà possibile portare le scatole nei giorni 7, 8 e 9 dicembre dalle ore 10,30 alle 12,30 e il 10 e 11 dalle 16,30 alle 18,30.
L’Anteas (Associazione tutte le età attive per la solidarietà) L’Aquila-Sulmona è un’associazione costituita nel 2008, quale coordinamento regionale della sede nazionale di Roma.
Nata per offrire il cosiddetto sportello donna finalizzato ad accogliere, ascoltare e supportare le donne vittime di violenza, poi, a seguito del sisma del 2009, è stata rimodulata nei suoi ambiti e nei suoi scopi diventando uno sportello psicosociale, orientato al supporto psicologico e materiale alla popolazione vittima del sisma, e gestito da Giuseppe Massaro, psicologo e psicoterapeuta.
Inizialmente l’Anteas nacque da un’idea della Federazione nazionale pensionati della Cisl e oggi è composta da un Direttivo, il cui vicepresidente è Augusto De Panfilis, e da un’Assemblea di soci e volontari per un totale di 82 persone sul territorio di L’Aquila e Sulmona.
“Il nostro sportello di ascolto psicologico lo abbiamo messo a disposizione gratuitamente anche agli operatori sanitari locali, impegnati nella lotta contro il Covid-19. Non solo, all’inizio del lockdown abbiamo voluto contribuire acquistando e donando camici e mascherine per il reparto di malattie infettive dell’ospedale dell’Aquila” spiega la presidente Clarice Lattanzi a Virtù Quotidiane.
Di progetti ambiziosi ne sono stati ultimati diversi. Di recente, l’associazione ha collaborato alla realizzazione di un docu-film, Il muro del silenzio, incentrato sul tema della violenza di genere e presentato il 25 novembre in diretta Facebook e nelle scuole lo sarà non appena la situazione sanitaria lo permetterà.
Ideato dall’autore, sceneggiatore e regista di Sulmona Ezio Forsano, ha visto la presenza della senatrice Cinzia Leone, vicepresidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio, e di attori di teatro, nonché degli stessi volontari Anteas. Gli psicologi in questo caso hanno offerto la loro consulenza alla produzione sulle tematiche toccate.
Nel 2018, inoltre, l’Anteas si è fatta promotrice di un concorso musicale, La vetrina degli artisti, insieme alla Ada della Uil e Fitel della Cgil, Cisl, Uil. Un evento patrocinato dal Comune dell’Aquila il cui tema principale è stato il bullismo e a presiedere la giuria c’era il cantante Povia.
Ad oggi è fortemente orientata nel portare avanti un progetto pilota di lotta all’isolamento, volto all’inclusione, partecipazione sociale e riqualificazione delle aree locali.
“La gestione è affidata alla dott.ssa Federica De Nunzio, psicologa e psicoterapeuta, in sinergia con la Caritas, per contrastare fenomeni di emarginazione e degrado sociale. L’obiettivo è quello di creare un luogo di aggregazione sociale dove si possano trovare percorsi di integrazione e scambio, attraverso cui si possano acquisire conoscenze e competenze. È un progetto che riteniamo molto valido oltre che bellissimo” conclude la presidente.
La partecipazione sociale ai laboratori e corsi che saranno attivati può offrire valide alternative e avere effetti terapeutici, ancor prima di bussare allo sportello di ascolto.
Analogamente ad altre realtà associative, anche l’Anteas può essere sostenuta destinandole il cinque per mille.
Tutti gli interessati a diventare volontari Anteas possono presentare domanda di inscrizione anche se minorenni, purché non abbiano riportato condanne penali. Da quel momento potranno essere coinvolti in qualunque tipo di attività per andare incontro alle persone più deboli, perché “l’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”,, come disse il sommo poeta.
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