Cronaca 02 Dic 2025 08:36

Tra giovani talenti, agronomia e futuro: OliviAmo accende la rete dell’extravergine teramano

Tra giovani talenti, agronomia e futuro: OliviAmo accende la rete dell’extravergine teramano

BELLANTE – Si è appena chiusa la seconda edizione di OliviAmo e l’entusiasmo che ha attraversato queste due giornate resta ancora nell’aria. È stato uno di quegli eventi che riescono a far parlare un territorio, a farlo sentire unito e orgoglioso della propria identità, riportando al centro l’olio extravergine teramano e tutto ciò che rappresenta.

La manifestazione è partita con lo sguardo fresco e curioso degli studenti dell’Istituto Comprensivo Mosciano–Bellante, coinvolti in un laboratorio del Borgo degli Gnomi: un piccolo viaggio immaginario tra miti, Mediterraneo e colline abruzzesi che ha acceso nei ragazzi entusiasmo e stupore.

Poi il pranzo tematico al Ristorante Brace – in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Di Poppa–Rozzi – ha offerto uno dei momenti più applauditi di tutta l’edizione. I giovani chef si sono superati, dando vita a un menù in cui ogni piatto raccontava la forza e la delicatezza dell’olio extravergine.

Gli allievi dell’Alberghiero Di Poppa-Rozzi

Un vero orgoglio per la scuola, che anche quest’anno ha dimostrato di saper formare talenti di grande valore. Meritati i ringraziamenti alla dirigente Caterina Provvisiero, al vice preside Domenico Iobbi, sempre impeccabile nel coordinamento, al professor Vincenzo Pinto per il servizio di sala e allo chef Paolo D’Evangelista, l’anima organizzativa dietro le quinte.

La Pro Loco Bellante Aps, guidata dal presidente Aldo Valentini, ha sostenuto con convinzione ogni fase del progetto. Il professor Antonio Bruni e Giancarlo Pierannunzi, food & wine blogger, hanno lavorato alla buona riuscita dell’evento: una collaborazione che ha saputo creare quella rete necessaria con il territorio, fondamentale per dare forza e continuità alla manifestazione.

Il pomeriggio ha continuato a sorprendere: prima il panel test del concorso per privati, con oltre trenta campioni valutati, poi l’intervento dell’agronomo Luciano Pollastri, sempre capace di affascinare con la sua competenza. Parlare di fitopatologie e cambiamenti climatici non è semplice, ma Pollastri riesce a renderlo interessante per tutti, tanto che il pubblico ha seguito ogni parola con grande partecipazione.

La serata si è conclusa con un mini corso di degustazione e un aperitivo che ha permesso di assaporare appieno la ricchezza degli oli locali.

Marcella Cipriani

La mattina della seconda giornata è stata dedicata all’intervento dell’agronoma Marcella Cipriani, che ha saputo coinvolgere la platea con il suo racconto sul Tortiglione, una cultivar che rappresenta l’anima paesaggistica delle colline teramane. Il suo intervento, incentrato sulle opportunità di certificazione e sull’adesione alla rete delle Città dell’Olio attraverso la collaborazione dei comuni coinvolti, ha stimolato un dibattito costruttivo.

Il sindaco di Mosciano Sant’Angelo, Giuliano Galiffi, presente al convegno, ha portato un contributo concreto e immediatamente operativo: “Poiché queste piante rappresentano veri e propri monumenti del paesaggio collinare e contribuiscono a delineare l’identità del nostro territorio – ha detto – è fondamentale tutelarle con attenzione. Una volta rimosse, infatti, non possono essere sostituite. Per questo è necessario censirle, vietarne il taglio e garantirne una corretta manutenzione, intervenendo solo in presenza di motivazioni realmente serie. In tali circostanze, i Comuni possono farsi donare gli esemplari per creare parchi dedicati, assicurando così la continuità di queste piante secolari”.

È stata inoltre proposta la riqualificazione di alcune aree comunali e la realizzazione di piccoli parchi tematici, immaginando nuove visioni urbanistiche in grado di valorizzare il Tortiglione.

Il pomeriggio ha confermato il grande coinvolgimento della comunità olivicola: il panel test dedicato alle aziende ha registrato una partecipazione straordinaria, con oltre il 90% dei produttori e dei frantoiani della provincia. Anche in un’annata difficile, ben 22 campioni in bottiglia hanno brillato per qualità, lasciando la giuria piacevolmente colpita.

La Gramola d’Oro, più che un premio, è un riconoscimento al lavoro quotidiano degli olivicoltori, che ogni giorno custodiscono un patrimonio prezioso fatto di tradizione, paesaggio e passione.

Il successo di questa edizione ha superato ogni previsione. Non solo per i numeri, ma soprattutto per l’atmosfera che si è creata: vivace, partecipata, positiva. È già stata annunciata una bella novità per il prossimo anno, una giornata dedicata all’incontro tra olivicoltori e ristoratori, pensata per creare nuove collaborazioni e dare all’extravergine locale una presenza ancora più forte nella ristorazione.

Presto arriverà anche un progetto digitale pensato per raccontare storie, aneddoti e sapori dei migliori oli del territorio: un viaggio nuovo, fresco e tutto da scoprire.

Gli organizzatori hanno ringraziato tutte le aziende che hanno partecipato al concorso e i professionisti che hanno preso parte al panel, riconoscendone il prezioso contributo. Un ringraziamento particolare è rivolto al Ristorante Brace per l’ospitalità e la costante disponibilità dimostrata verso le iniziative delle Pro Loco, così come alle aziende Vini Monti, Tenuta Micoli e Vigna Madre, che hanno arricchito l’esperienza gastronomica con i loro vini, contribuendo in modo significativo al successo dell’evento.

Importanti anche i contributi del Comune di Bellante, della Camera di Commercio del Gran Sasso e della Regione Abruzzo che hanno sostenuto un’iniziativa che vuole essere solo l’inizio di un percorso più ampio.

OliviAmo si è rivelato ancora una volta molto più di una manifestazione: è stato un momento in cui un intero territorio si è riconosciuto, ritrovando nel suo olio non solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di identità e orgoglio.

Il profumo dell’extravergine teramano continua a raccontare storie antiche e nuove, e questa seconda edizione ha aggiunto un capitolo davvero interessante. Con entusiasmo rinnovato, si guarda già alla prossima tappa, perché il bello, per OliviAmo, sembra davvero appena cominciato.


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