Cronaca 13 Giu 2025 08:59

Trenta pizzaioli abruzzesi “a scuola” da Bonci. Si chiude con la cena agricola da Je Tizzone

Trenta pizzaioli abruzzesi “a scuola” da Bonci. Si chiude con la cena agricola da Je Tizzone
Andrea Di Stefano e Gabriele Bonci

SCURCOLA MARSICANA – Due turni a distanza di poche settimane l’uno dall’altro per una full immersion a stretto contatto con il “re” dell’arte bianca, Gabriele Bonci. Trenta pizzaioli abruzzesi sono così stati “a lezione” in due differenti masterclass di due giorni ciascuna, organizzate da Andrea Di Stefano nella sua pizzeria-braceria Je Tizzone, a Scurcola Marsicana (L’Aquila).

Al termine, così come nel primo round, anche ieri sera una cena agricola che ha fatto registrare il tutto esaurito con ai forni, gomito a gomito, il padrone di casa e il protagonista indiscusso dei lievitati, reduce dalla consacrazione, proprio l’altroieri a Roma, tra i “Padri della pizza contemporanea” insieme a Renato Bosco, Simone Padoan e Franco Pepe.

E se tra le motivazioni del riconoscimento c’è proprio il fatto che con l’apertura di Pizzarium nel 2003 “ha inaugurato un nuovo filone nel mondo della pizza e ha cambiato i cardini della pizza in teglia alla romana”, Bonci super mattatore tra i tavoli e la cucina ha servito alcune delle sue preparazioni più iconiche e golose.

Il ricchissimo menù – dove non sono mancati due tipi di pizza, in pala e al piatto preceduti dai celebri supplì al telefono – è stato introdotto dai prodotti di Costantini Slow, che nel Teramano alleva allo stato semi brado il suino nero d’Abruzzo che poi trasforma in pregiati salumi e insaccati artigianali.

Stefano e Secondo Morzilli, che portano avanti l’azienda di famiglia di allevamento e macellazione delle carni sempre a Scurcola, hanno lavorato live il maiale realizzando in diretta salsicce poi cotte e servite a cena. La raffigurazione plastica di quella filiera corta e controllata di cui Bonci – e lo stesso Di Stefano – hanno fatto una religione, valorizzando le produzioni locali e costruendo una solida rete di fornitori proprio come l’ormai celebre “Brigata agricola” del pizzaiolo romano.

Come nel caso di Angelo e Marco Belmonte, che a Sarno (Salerno) coltivano il San Marzano ieri sera finito sulle pizze. I due giovani portano avanti l’azienda avviata dai nonni e che è proseguita coi genitori e oltre al celebre pomodoro, producono olio extravergine di oliva con metodi biologici e sostenibili.

Le incursioni dei Teatranti tra tanti, non nuovi alle partecipazioni nelle cene-evento di Je Tizzone, hanno poi strappato più di qualche risata tra i tavoli, coi commensali esortati a divertirsi a comporre sceneggiature esilaranti e ricette improbabili.

Attorno a Bonci, che sempre secondo gli organizzatori di Pizza Convention che gli hanno attribuito il riconoscimento “ha fatto scuola per una generazione di pizzaioli e panificatori, cresciuti all’insegna di una profonda conoscenza tecnica e nel totale rispetto dei cicli naturali della terra”, crescono dunque tanti pizzaioli anche abruzzesi mai sazi di sapere.

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