Cultura 05 Mag 2025 10:37

“Quell’istante immateriale”, all’Aquila mostra fotopoetica di Jessica De Paolis e Laura Cantusci

“Quell’istante immateriale”, all’Aquila mostra fotopoetica di Jessica De Paolis e Laura Cantusci

L’AQUILA – Creare un progetto in cui la passione per la fotografia e quella per la poesia potessero essere l’una il completamento dell’altra. Nasce così la mostra “Quell’istante immateriale” con le poesie di Jessica De Paolis e Laura Cantusci e le fotografie di Laura Cantusci, allestita nei sotterranei del Palazzetto dei Nobili, all’Aquila, e visitabile fino all’11 maggio dalle 17,00 alle 20,00.

L’abbinamento foto-poesia nasce attraverso un continuo e reciproco scambio di sensazioni e suggestioni. L’esperienza del lettore-osservatore diventa così immersiva e dove non arriva la parola arriva l’immagine e viceversa.

Laura Cantusci e Jessica De Paolis sono madre e figlia con la passione per la fotografia e la poesia. L’idea di unire queste due arti nasce anni fa, parecchi anni fa. Nel 2018 nasce Riflessi dell’Anima. Scelsero all’epoca di usare solo scatti fatti in Abruzzo, le poesie di Jessica risalivano alcune al 2009/2010, altre erano invece più giovani. Il progetto si trasformò in mostra espositiva prima nell’ex Enoteca Quattro Quarti e poi, grazie ad alcuni artisti, in reading itinerante all’interno delle stanze di Palazzo Burri Gatti durante la Perdonanza Celestiniana del 2019, il tutto all’interno del centro storico aquilano.

Nel 2020 divenne vera e propria performance teatrale e musicale nella piazza di Via Raio, a Colle Santa Maria di Tornimparte. Fece da cornice anche ad eventi artistici e spettacoli teatrali di Emma Petricola.

Mesi fa qualcosa è accaduto, dopo un periodo nel quale il flusso creativo sembrava assopito. Sono usciti fuori nuovi versi di Jessica che madre e figlia sentivano che avrebbero avuto connessione con i nuovi scatti di Laura fatti negli ultimi anni.

Niente regole questa volta, hanno ascoltato ciò che d’istinto nasceva nel confronto tra le loro due passioni. E in un “istante immateriale” e senza tempo hanno dato vita a ciò che potete osservare nelle stanze dei Sotterranei del Palazzetto dei Nobili.

Perché “quell’istante immateriale”? Perché – spiegano – è quell’istante in cui l’indice si poggia sul pulsante dello scatto. È quell’istante in cui si accende una lucina fioca e riprendi in mano un vecchio taccuino. Quell’istante in cui premi e scatti. Quell’istante in cui non sai bene cosa senti ma scrivi. È quell’istante in cui fotografia e poesia si uniscono, nella quale le poesie hanno occhi e le fotografie hanno voce.


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