Cultura 07 Dic 2022 18:38

“RETROSPECTIVE”, A PESCARA IN MOSTRA LE FOTO DI MAURO VITALE

“RETROSPECTIVE”, A PESCARA IN MOSTRA LE FOTO DI MAURO VITALE

PESCARA – India, Turchia, Marocco, volti, sguardi e sorrisi dal mondo mediorientale, che mai come oggi racconta contraddizioni e cambiamenti della nostra epoca. È stata inaugurata a Pescara “Retrospective”, la mostra fotografica a cura di Mauro Vitale, che rimarrà aperta nei locali del Circolo Aternino, fino a sabato 10 dicembre.

L’evento, che chiude l’edizione 2022 del Premio Concorso fotografico “Tonino Di Venanzio”, conferisce il riconoscimento Fotografo dell’anno all’abruzzese Vitale, da sempre impegnato nello sviluppo di tematiche etnografiche all’estero e anche nella sua terra d’origine, come testimoniano i suoi anni di direzione fotografica della rivista di cultura e paesaggio D’Abruzzo, con la quale tutt’ora collabora.

Presenti alla cerimonia, il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri e l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Maria Rita Carota, che ha consegnato il premio.

Mauro Vitale, nato a Caramanico Terme (Pescara), ma da sempre viaggiatore e scopritore del mondo mediorientale, oltre alle immagini delle sorprendenti meraviglie del territorio abruzzese, associa anche il tema della multietnicità che nella sua fotografia mira ad evidenziare il valore culturale delle migrazioni, significativamente presenti anche nella nostra regione.

“La bellezza non risiede nello scatto fotografico – commenta Vitale, nel corso della cerimonia di premiazione – quanto piuttosto nell’espressività e nella forza dei soggetti che fotografo. Sono loro, infatti, le vere opere d’arte. Io mi limito a fare da “ponte” tra il soggetto e il mondo”.

E l’omaggio di Vitale va al grande Tonino Di Venanzio, a cui il premio è intitolato. “Di Venanzio, originario di San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara) – è stato un grande artista, un fine artigiano e antesignano dell’arte della fotografia. In veste di fotografo di paese, ha raccontato per 60 anni le tradizioni d’Abruzzo, dal periodo fascista, al Dopoguerra, alla rinascita democratica, fino al boom degli anni ’60. Una vera e propria memoria storica e identitaria della terra d’Abruzzo”.

La mostra resterà aperta dal 7 al 10 dicembre, ingresso libero (10,00-13,00 e 16,00-19,30).


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