Cantine e vini 06 Giu 2023 20:28

L’Oltrepò Pavese guarda all’aumento di quota e prezzi e all’introduzione della Riserva

RIVA DEL GARDA – Aumento di quota anche per rispondere ai cambiamenti climatici, introduzione della Riserva e aumento dei prezzi, fino ad oggi considerati troppo bassi rispetto alla qualità del prodotto. Sono gli obiettivi a cui lavora l’Oltrepò Pavese Docg metodo classico di cui si è parlato in una masterclass dedicata a Spumantitalia, a Riva del Garda (Trento).

Carlo Veronese, direttore del Consorzio che tutela la produzione dei circa 75 milioni di bottiglie da 13.500 ettari, ha spiegato come “stiamo avendo la possibilità, che non hanno tutti, di poter aumentare la quota e abbiamo deciso di modificare il disciplinare di rendere possibile la coltivazione fino a 8-900 metri. I disciplinari devono durare negli anni, una revisione costa e richiede tempo, perciò bisogna pensare che duri almeno quindici anni”.

“Abbiamo spumanti messi in vendita dopo 48 o 60 mesi sui lieviti, abbiamo pensato di poterli premiare con una tipologia Riserva che permetta anche una differenziazione di prezzo, molto importante per il mercato”, ha poi fatto osservare, spiegando come “c’è una politica di territorio che porta a far riconoscere ai produttori di uva e di vino una giusta remunerabilità, perché l’agricoltura deve poter vivere, soprattutto in zone come la nostra dove i vigneti sono importanti per mantenere il terreno saldo e senza di loro ci sono i disastri che spesso succedono in montagna”.

“L’Oltrepò racconta una storia millenaria, perché Strabone nel 40 a.C. scriveva già che era un territorio che produceva ottimi vini, di gente ospitale e botti molto grandi. Quindi abbiamo una storia di vino ultramillenaria che poi è diventata spumantistica dal 1870 in poi, quando sono state piantate le prima barbatelle di Pinot nero”, ha ripercorso Veronese. “L’Oltrepò su 7 denominazioni produce cinquanta tipologie di vino, dai bianchi ai rossi ai rosati agli spumanti. È un mercato in evoluzione, sta crescendo molto il metodo classico, mantengono i vini frizzanti e poi c’è una interessante crescita del Sangue di Giuda”.


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