Parola di Gildo 19 Nov 2022 18:57

DANIELE GIULIANI HA INAUGURATO LA SUA MOSTRA “LONE CRASHES” E…ASCOLTANDO, VEDENDO, PENSANDO E GUSTANDO!

Giotto Daniele Giuliani

di ERMENEGILDO BOTTIGLIONE*

L’AQUILA – In piccoli spazi si concentrano dense emozioni. Questo accade a Daniele Giuliani nell’allestimento della mostra a soggetto unico e in molteplici interpretazioni che animano il fuoco dei veicoli in un contesto urbano apparentemente deantropizzato, ma carico di tecnica espressiva fatta di sovrapposizioni e sottrazioni cromatiche, che cercano di comunicare, in apparenza asetticamente, assenza e sconcerto per quel che accade.

Nella fine descrizione grafica delle alterate componenti della meccanica dei motori, avvertire intensamente, non capire fino in fondo perché ciò accade. Grande tecnica elaborativa del crash e nell’immagine: la solitudine. Uniche varianti le posizioni dei veicoli in sfondi urbani silenti. I colori scuri, le sfumature con Il rigore del segno, quasi in una atmosfera di sogno.

Coerenza stilistica per la domanda senza risposta dello scatenarsi del “burn out” che si mitiga nel segno pastello di alcuni riquadri delle auto avvolte dalle fiamme. Ciò che brucia dentro nell’animo di un artista è un dialogo aperto e coinvolge il pubblico che partecipa anche col fondo musicale di note raschianti.

Se dovessi abbinarlo a un vino, mi verrebbe in mente un Lugana superiore, con il suo giallo acceso e il carattere netto di sapidità con invecchiamento di poco oltre 20 mesi, come la maturazione di queste opere del maestro Daniele Giuliani nello stesso arco di tempo, che ha voluto condividere con un pubblico attento, giovane e maturo, presente nel contemporaneo.

*esploratore del gusto (e non solo)


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