L’AQUILA – “L’ordinanza regionale dello scorso 23 aprile, in vigore sino a ieri, di fatto esprimeva solo il fatto che fosse preferibile ma non obbligatorio ordinare cibi e bevande d’asporto per telefono”, sottolinea Francesco Di Francesco, titolare del bar tabaccheria Il Guerriero in corso Vittorio Emanuele, a ridosso di piazza Duomo, nel primo giorno di fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
“Il numero di telefono della nostra attività è affisso in vetrina, insieme a tutte le regole di comportamento che chiediamo ai nostri clienti, come l’obbligo di entrare uno per volta e di farlo con guanti e mascherine”, aggiunge.
“Anche noi stiamo cercando di spingere i clienti a preordinare per telefono, ma non siamo vincolati. Le ordinanze regionali successive, ancora in vigore, non si sono espresse nel merito”. (fab.i.)