Guida Michelin: ecco i nuovi ingressi in attesa di conoscere le stelle

PESCARA – Continua ad arricchirsi la sezione italiana della guida Michelin. Mensilmente gli ispettori della rossa introducono su sito e app nuovi indirizzi, ristoranti che secondo gli esperti vale la pena di scoprire.
Negli ultimi tre mesi, agosto, settembre e ottobre sono in totale 39 le new entry, si trovano disseminate in tutte le regioni italiane e su sito e App sono evidenziate con la scritta “Novità” per un’immediata identificazione.
In attesa della cerimonia di presentazione dell’edizione 2025, che si terrà a Modena, nel cuore della food valley e nella città del Balsamico e dei motori, il prossimo 5 novembre, di seguito le descrizioni dei locali, riportate nella guida.
OTTOBRE
Ape Vino e Cucina – Alba CN
Nel cuore del centro della capitale gastronomica delle Langhe ritroviamo Damiano Nigro, chef con precedenti esperienze stellate sempre in zona, in questo bel locale serve anche aperitivi, tapas e cocktail di qualità insieme a una proposta di cucina che partendo dalla tradizione, di cui in Piemonte è difficile fare a meno, elabora piatti golosi e generosi. Paste, pane, dolci e gelati fatti in casa, a noi, nell’ultima visita fatta in estate, sono piaciuti molto i Maccheroncini trafilati al bronzo con scampi e peperoni e la squisita Fassona con salsa al vino rosso e verdure di stagione. Prenotare è sempre meglio.
Artifex – Brennero BZ
All’interno del Feuerstein Nature Family Resort, complesso a 5 stelle ancora in espansione e immerso nel verde della Val di Fleres, a poca distanza da Vipiteno e ancor meno dal confine austriaco, in una piccola ed elegante saletta ricavata nelle parti comuni la chef Tina Marcelli, con una passione che la sostiene fin da quando ammirava sua nonna che riusciva a nutrire otto figli, propone la sua cucina secondo le linee di due menù degustazione e una lista di dessert a scelta. I piatti sono spesso accompagnati da bevande nate dalla fermentazione di frutti ed erbe che in massima parte provengono dall’orto della casa (non soggetto a trattamenti di alcun tipo). Fantasia, creatività, rispetto degli ingredienti e della loro stagionalità le tracce principali di una cucina preparata, e servita, da un’equipe tutta al femminile, con l’unico supporto maschile di un giovane sommelier. A noi sono piaciuti molto la sella di capriolo (d’allevamento), scorzonera e ciliegie, nonché la golosità delle tante coccole finali dopo il caffè.
Olmo – Cornaredo MI
Il nome è un omaggio al grande olmo in mezzo alla piccola piazzetta del centro località, nonché il simbolo dell’area pedonale: nuova creazione di chef Oldani con un ristorante di soli tre tavoli e altrettanti sgabelli per chi vuole sedersi al banco proprio davanti alla cucina e vedere i cuochi all’opera. Il menu è un percorso degustazione di piatti creativi e moderni attenti alla stagionalità degli ingredienti, grandi equilibri e un bel “gioco” di consistenze e temperature. Riccardo Merli è il giovane e talentuoso resident chef che dopo esperienze dal proprietario stesso e ristoranti blasonati francesi rientra e si mette alla guida di questo locale. Attenzione: unico percorso di sei portate. A mezzogiorno – tuttavia – si possono scegliere anche soli tre piatti con un rapporto qualità-prezzo molto interessante.
Pentole e Provette – Fasano BR
Il ristorante di Luca Trabalzini e della sua compagna Rossella rappresenta una vera e propria perla per la cittadina di Fasano. La loro storia, che inizia in Australia, aggiunge un tocco affascinante a questo progetto gastronomico, mentre l’atmosfera del locale crea un ambiente accogliente e stimolante, perfetto per apprezzare la cucina innovativa proposta dallo chef in tre menù distinti: mare, terra, ricette vegetariane. La cucina di Luca è caratterizzata da un’elegante modernità, con una particolare attenzione ai sapori e alle consistenze; ogni piatto è un’esperienza sensoriale a tuttotondo.
Nobuya – Milano MI
Un’eleganza essenziale – tipica dei ristoranti giapponesi – con colori che variano dal marrone dei tavoli alle travi in legno scuro del soffitto; luci piacevolmente soffuse con la cantinetta illuminata a dare colore… Un talentuoso chef del Sol Levante assicura una cucina di qualità e di freschissimi ingredienti. A pranzo anche un “Bento box”più easy e anche un percorso degustazione omakase (“Mi affido a te”) completamente vegetariano.
Quadri Bistrot – Milano MI
Moderno bistrot con cocktail-bar, arredi fashion, luci soffuse, music lounge in sottofondo, nonché piccolo dehors lungo il marciapiede da prenotare con largo anticipo. La fantasiosa cucina è supportata da uno chef di talento che assicura personalità e ottimi prodotti stagionali. La ricetta che ha conquistato gli ispettori? Pollo di Bresse farcito con salsa alle ciliegie.
Locanda San Michele – Montorio al Vomano TE
Praticamente alle pendici del Gran Sasso, attorniato da un bel panorama verdeggiante d’Abruzzo, vi si assaggia la cucina di uno chef abruzzese di ritorno dopo esperienze in importanti locali stellati: egli si cimenta in alcune deviazioni moderne e contemporanee sui sapori regionali, sia di terra sia di mare (come nel caso della tartare d tonno alla fragole rifinita al tavolo da “neve” di limone), mantenendo però una certa concretezza ed abbondanza nelle porzioni tipica della zona.
Caruso Roof Garden – Napoli NA
In una città già ricca di roof garden, l’indirizzo si segnala come uno dei ristoranti più prestigiosi per frequentazione e vista panoramica: Castel dell’Ovo, Capri, la costiera Sorrentina e il Vesuvio. Oltre il mare! Lo chef Petrosino propone il meglio di sé nei suoi menu degustazione, tra tutti il “suite 531” dedicato al mitico tenore Enrico Caruso, oppure il Blu, Per Mano o A Modo Mio. Se optate per la carta, vi suggeriamo vivamente gli gnocchi di patate ai ricci, aromatizzati con il limone amalfitano e capperi. Qualsiasi scelta facciate, è il prodotto campano ad essere il protagonista, assieme alla professionalità di un ottimo servizio e la bellezza del golfo di Napoli.
Il ristorante Alain Ducasse – Napoli NA
A Napoli sbarca Alain Ducasse: un gigante del fine dining contemporaneo, nei locali che già erano del prestigioso ristorante Il Comandante, al nono piano dell’hotel Romeo affacciato sul porto, con la vista sul golfo e sul Vesuvio che regala tramonti e colori che difficilmente si dimenticheranno… i moderni interni in total black – tuttavia – non sono meno scenografici! Qui Alessandro Lucassino, classe 1991 e una lunga esperienza di lavoro con il suo mentore, interpreta in modo personale i prelibati sapori locali; utilizzando cotture brevi, ne conserva i principi nutritivi ed esalta i sapori dell’orto e dei pesci che popolano le acque della costa, mantenendo fede alla filosofia di “cuisine de la naturalité” propria di Ducasse.
Masseria Moroseta – Ostuni BR
La chef Giorgia Eugenia Goggi offre un’esperienza gastronomica unica e autentica, incentrata su ingredienti freschi e prevalentemente vegetali, molti dei quali provenienti da piccoli orti biologici. Il menu a 90 euro è una celebrazione della cucina mediterranea, con piatti colorati e ricchi di sapori, che esaltano la freschezza degli ingredienti. L’ambiente rustico e curato crea una cornice ideale per una cena indimenticabile, mentre la selezione di vini naturali italiani accompagna perfettamente le ricette, arricchendo ulteriormente l’esperienza culinaria. Sei confortevoli camere offrono la possibilità di prolungare la sosta per immergersi appieno nella tranquillità della campagna circostante. Si consiglia di effettuare la prenotazione con anticipo, considerando l’unicità dell’offerta e l’alta richiesta.
Gallo Nero – Siena SI
A due passi dal Campo, ai confini della contrada del Leocorno, un locale di origine medievale rinnovato recentemente negli interni di design e moderni; la cucina è affidata a Marco Langella, campano, che reinterpreta alcune tradizioni locali alla luce di una modernità sempre attenta ai sapori ma propone anche, in un apposito menù degustazione, una sua interpretazione a metà tra mare e terra. Abbiamo apprezzato molto: anatra, arancia, bitter, olive taggiasche, ma forse ancora di più il cremoso e goloso dessert a base di erborinato, datteri, french toast. Bella e visitabile anche la cantina.
Frosch Restaurant – Varena TN
In centro al piccolo borgo di Varena – appena fuori dalla più celebre Cavalese – in una romantica ed intima sala dall’atmosfera montana e dal confort moderno, si destreggia una brava cuoca alle prese con ricette contemporanee: ingredienti del territorio mixati a sapori mediterranei (così è per certe ricette di pesce) ed internazionali (con utilizzo di foie gras).
SETTEMBRE
Abbruzzino Oltre – Lamezia Terme CZ
Il giovane Luca ha creato un’esperienza gastronomica unica in un ambiente raffinato, situato in un palazzo storico. L’atmosfera accogliente del salottino per l’aperitivo prepara gli ospiti a immergersi in un percorso gastronomico esclusivo. I cinque tavoli ellissoidali delle due sale offrono un’atmosfera intima, perfetta per gustare il menù a sorpresa che riflette la passione del giovane chef per la cucina e il suo legame con il territorio. Le portate, caratterizzate dalla creatività e dalla tecnica, sono pensate per sorprendere e deliziare. I piatti come la pescatrice dry aged al sesamo nero, lo spaghetto al sugo di triglia, e il piccione con pesca e pomodoro evidenziano l’abilità di Abbruzzino nell’unire sapori e ingredienti in modo innovativo. Il wine-pairing offre un ulteriore valore all’esperienza culinaria, con la consulenza del maître-sommelier che guida gli ospiti nella scelta dei vini, aumentando la sensazione di personalizzazione e attenzione al cliente.
Aria – Lavagna GE
Il resort diffuso Villa Riviera offre un’esperienza culinaria unica, in una location tranquilla e verdeggiante, leggermente sopraelevata rispetto al mare. La sala-veranda dall’estetica moderna e minimalista accoglie i visitatori con un’atmosfera elegante, mentre la terrazza estiva si trasforma in un luogo di romantico incanto, ideale per ammirare il tramonto sulla costa. La proposta gastronomica è moderna e creativa, con un omaggio ai sapori liguri. Un esempio di questo intrigante mix è il dessert “La mia Liguria”, che combina ingredienti tradizionali come basilico e olive con cioccolato bianco, pinoli e un delizioso gelato al fiordilatte.
Brezza fish and chill – Soverato CZ
Il locale alternativo della galassia Abbruzzino, situato sul suggestivo lungomare di Soverato, offre un’esperienza culinaria unica dedicata al pesce. Il menu vanta una selezione ben articolata, con deliziosi panini, “broast” e friselle, senza dimenticare le fresche proposte di crudo e fritto, insalate abbondanti e dessert squisiti. La preparazione dei piatti è leggera e colorata; per accompagnare il pasto, è disponibile una selezione di vini di qualità serviti al calice e una varietà di cocktail. Il tutto a prezzi decisamente onesti!
Donevandro – Popoli PE
Fino ad alcuni anni fa lo chef patron faceva il pittore, ed una certa vena artistica gli è – per fortuna – rimasta: le sue ricette sono infatti personali e moderne e le presentazioni sono naturalmente assai curate ed armoniose, mentre il sapore dei piatti è sostenuto da un’intelligente ricerca della miglior materie prima del territorio interno dell’Abruzzo. Tra l’altro da 2024 si sono trasferiti nella nuova sede: centrale, intima, minimale e particolarmente curata.
Indigeno – Montepulciano SI
In un contesto di rara bellezza – all’interno della tenuta Salcheto Organic Winery, tra le sinuose colline che circondano Montepulciano – un casolare del Duecento convertito da torre di posta in azienda vinicola, che strizza l’occhio anche alla ristorazione con piatti della tradizione locale – semplici e casalinghi – elaborati con ingredienti di produzione propria o provenienti da piccoli produttori locali. Ci si accomoda a grandi tavoli comuni ricavati da querce dell’Amiata o nel fresco dehors estivo, per assaggiare il pane prodotto dai loro forni e numerose altre specialità, fra cui gli gnocchetti di pane con crema di fave ed erbe amare o il coscio d’oca vignarola arrosto
La Locanda di Fabio e Vale – Offanengo CR
Giovani, informali e simpatici, Fabio e Vale vi accolgono in questo ristorante di Offanengo, a pochi chilometri da Crema. Da suggerire a chi desidera uscire dalla tradizione e gustare una cucina moderatamente creativa, in buona parte anche a base di pesce.
Locanda di Nonna Ida – Marano di Valpolicella VR
Un accogliente locanda incastonata fra gli ultimi vigneti della Valpolicella e i primi pascoli della bassa Lessinia: è qui che un giovane chef propone una cucina fatta di prodotti locali e ricette classiche nazionali dal tocco moderno. In estate la terrazza assicura un ampio panorama e freschezza. Ottime le carni cotte alla brace.
Vert Osteria Contemporanea – Caprino Veronese VR
Sulle prime pendici verdeggianti del lago e all’interno di un rustico caseggiato, la sala è molto accogliente fra sasso, legno e ampie vetrate che danno su un bel giardino ombreggiato (usufruibile quando il clima lo permette). Fragrante cucina di giornata dai connotati nazionali.
AGOSTO
Corte Federiciana – APRICENA FG
Ristorante situato nel centro storico della città, in quelle che erano le dépendance del palazzo baronale, la sala da pranzo è impreziosita da un soffitto a volta in mattoni, mentre la cucina basata principalmente sui prodotti del mare (cotti, crudi, al forno o abbinati alla pasta) mixa tradizione e modernità con grande disinvoltura. Accoglienza e servizio incantevoli.
Riccio Restaurant – BACOLI NA
Affacciato sul porto, qui troverete non solo un ottimo pescato, ma anche un giovane cuoco che personalizza in modo interessante la sua cucina. Per partire consigliamo l’ottima carrellata di degustazione cotta (ma per chi ama i crudi c’è anche questa opzione), dopodiché, oltre ai classici piatti di mare come gli spaghetti alle vongole e la frittura del Golfo, può capitare di assaporare pesci frollati, affumicati e salumi di mare, in proposte di notevole qualità e originalità.
Capogiro – BAIA SARDINIA SS
Situato su una terrazza panoramica di fronte al tramonto di Baja Sardinia, a due passi dalla Costa Smeralda, lo chef propone una cucina creativa che utilizza prevalentemente prodotti locali e italiani, in abbinamenti inaspettati. L’ispettore ha gradito: cannellone cacio e pepe, gamberi crudi, salicornia e di nero di seppia.
Dissapore di Andrea Catalano – CAROVIGNO BR
Non lasciatevi scoraggiare dal dedalo di stradine del centro storico: una volta giunti a destinazione, vi attende una graziosa sala da pranzo – con pareti in calce e pietra, sovrastata da un soffitto a cupola -dove gustare una squisita cucina pugliese prodiga di piatti classici del territorio, ottime materie prime, sapori inconfondibili. Tutto è fatto in casa, dal pane al gelato!
Contrada – CASTELNUOVO BERARDENGA SI
Nell’affascinante contesto di un autentico borgo, lo chef Davide Canella, con importanti esperienze pregresse, propone una cucina elegante e sfiziosa, che sa di Toscana ma non solo, elaborata in un menù degustazione o in una carta dove la carne la fa da padrona. Ci sono – tuttavia – anche alternative di pesce: lo squisito antipasto gamberi e panzanella, seguito – ad esempio – dal petto d’anatra e il suo hosomaki. In sala regna Manuela, sommelier simpatica e professionale, cui affidarsi per un consiglio sui migliori abbinamenti enoici. Insomma, un’esperienza a tutto tondo avvolti da competenza e passione.
Bis Osteria Italiana Contemporanea – COLLE DI VAL D’ELSA SI
Nei gloriosi locali del vecchio Arnolfo, nella parte vecchia della città, la medesima gestione con la cucina affidata a un allievo propone una formula non ampia, ma golosa di “Specialità Italiane” (come si chiamano tutti i secondi piatti) sia di terra che di mare, accompagnate da ottimi lievitati (si può anche ordinare la scarpetta con quel che rimane di un sugo di cinta senese) e con un signature dish in evidenza: maltagliato “non tagliato” al piccione. Nella bella stagione si può godere di un’ottima e tranquilla terrazza.
O Me O Il Mare – GRAGNANO NA
Dopo molti anni di esperienza in ristoranti stellati, Luigi Tramontano e sua moglie Nicoletta hanno aperto il loro primo locale a Gragnano, città natale dello chef. Della precedente vocazione del luogo – un pastificio – gli spazi hanno mantenuto il fascino degli alti soffitti, sebbene ora l’ambiente sia elegante e contemporaneo. La cucina “pesca” nella tradizione per svilupparsi in proposte gourmet, realizzate con grande rispetto per le materie prime e una vera e propria consacrazione ai prodotti del territorio.
Ca’ Del Moro – GREZZANA VR
All’interno della tenuta vinicola La Collina dei Ciliegi, di cui occupa il primo piano (con ascensore), tra le verdi colline della Valpantena: due chef in azione, lui calabrese e lei pugliese, per un’intrigante linea di cucina moderna e mediterranea, in cui ben si combinano ingredienti delle proprie regioni di origine (lo spaghetto fatto in casa, condito con un gustoso ed equilibrato sugo di ‘nduja, ricotta affumicata e ristretto di pomodoro, è un loro signature) con fragrante materia prima locale (vedi la pecora Brogna addirittura allevata in loco, cotta alla brace e servita con una squisita salsa ai capperi e tortino di funghi di stagione). Carta vini ristretta su Veneto ed alcuni francesi.
ES Cantina&Ristorante – MANDURIA TA
Situato all’interno dell’azienda vinicola di Gianfranco Fino, l’edificio in tufo ospita al 1° piano il ristorante con grandi vetrate che si affacciano sui vigneti e un’ampia terrazza con vista sulla natura circostante. Lo chef Simone Profeta, originario di Napoli, propone qui una cucina moderna che unisce terra e mare, talvolta abbinata ai vini della tenuta, come nella corposa riduzione di ES con la tenera guancia di vitello brasata: una squisitezza! Disponibile anche un menu vegetariano con verdure biologiche provenienti dall’orto della tenuta. La carta dei vini presenta tutti i prodotti dell’azienda di ogni annata.
Metodo – MARNE BG
In un romantico contesto di casolari settecenteschi, ritroverete questa stessa atmosfera rustica anche all’interno del ristorante, ma coniugata con elementi e rifiniture di grande pregio, a partire dai tavoli in massello di acero e le raffinate posate. La cucina propone due menu degustazione (ma con piatti estraibili alla carta) dal carattere creativo e talvolta molto elaborato.
Osteria Ricanatti – OSTUNI BR
Gustosa cucina regionale rivisitata e presentata in diversi menu degustazione o à la carte, a base di prodotti rigorosamente selezionati e tutte le verdure provenienti dall’orto di proprietà situato a pochi chilometri dal paese. Qualche esempio? Tartare di pecorino e patate, condito con chimichurri (salsa verde tipica dell’Argentina), o paccheri al dente con coulis di due pomodori, tonno rosso crudo e capperi fritti. Passione ed umiltà sono i tratti distintivi dello chef in un ristorante dalla calorosa accoglienza e dal servizio eccellente.
Su Murruai – RIOLA SARDO OR
In un piccolo paese affacciato sulla penisola del Sinis, il ristorante è stato aperto all’interno di un antico mulino ed è dedicato a su murruai, in sardo il profumo della vernaccia invecchiata. Cucina contemporanea, eppure di antica memoria e soprattutto di grande qualità, una delle migliori in zona. Merito del giovane cuoco Ivan Matarese, che ripesca ingredienti e ricette tradizionali per riproporli in versione più moderna. Protagonista è il pesce del Golfo di Oristano e la carne dell’entroterra, a cominciare dalla pecora dell’ottima pintadera (raviolo aperto con zafferano e liquirizia), il tutto sposato a qualche reminiscenza campana, regione d’origine del cuoco.
Ca’ Apollonio Heritage – ROMANO D’EZZELINO VI
Ristorante allestito nel salone delle colombe – dall’affresco che decora il soffitto – di una villa risalente al ‘500, ma perlopiù ottocentesca nel suo aspetto attuale, il cuoco Alessio Longhini prepara due menu degustazione, in parte sostenuti dai prodotti dell’orto della medesima proprietà, immersa in 18 ettari di terreno. Piatti di ottimo livello, elaborati e creativi, in un contesto di grande eleganza.
Vez – SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE TA
Deliziosa cucina moderna basata esclusivamente su prodotti locali, con erbe aromatiche provenienti dal piccolo orto di proprietà. La pasta fresca ripiena fatta in casa è una delle specialità della maison: felice ricordo dello chef degli anni trascorsi a Bologna. Ogni preparazione è curata nei minimi dettagli, con sapori decisi ma ben orchestrati. Il ristorante si trova nel centro del paese, all’ombra della chiesa di San Carlo Borromeo; ampia sala a volta con cucina a vista, ma nelle belle giornate il servizio si sposta anche in terrazza.
Palais Royal Restaurant – VENEZIA VE
Quasi un cugino d’Oltralpe dell’omonimo ristorante pluripremiato a Parigi: con gran piacere della clientela gourmet, infatti, lo chef greco Philip Chronopoulos propone le sue deliziose creazioni gastronomiche anche a Venezia, all’interno del Palazzo della Borsa divenuto hotel Nolinski. La sala ad ellisse, ovattata dalla bella moquette, ha un suo piacevole fascino che rimanda con leggerezza agli anni Cinquanta. Qui, agli ospiti, si propone la scelta tra due menù degustazione dove si mette in mostra una cucina dall’indole mediterranea, tecnica francese, molte citazioni greche (tra cui non possiamo non ricordare l’inizio cena, con giochi di rivisitazioni su classici temi), e la “dispensa” italiana. Grandi materie prime come astice e caviale vengono, quindi, lavorate con precisione e servite con garbo… d’altra parte Philip si è formato presso “mostri sacri” come Joël Robuchon e Alain Passard. Una gran bella novità per la Laguna!
Sostieni Virtù Quotidiane
Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.