RISTORANTI CHIUSI A NATALE? PRIMA GOVERNO MANDI I SOLDI


PERUGIA – “Vogliono richiudere i ristoranti per le feste di Natale? Nessun problema, ma prima di deciderlo il Governo ci invii i soldi per salvare le nostre aziende, pagare i dipendenti e i fornitori”: a dirlo all’Ansa è Gianfranco Vissani, maestro della cucina italiana e fondatore di Casa Vissani, il ristorante stellato in riva al lago di Corbara, non lontano da Orvieto.

“Quello che sta accadendo è una vergogna”, aggiunge, facendosi portavoce dell’intera categoria che anche in Abruzzo, nella migliore delle ipotesi si dice amareggiata.

Il ristorante stellato oggi è gestito dal figlio di Vissani, Luca. “Abbiamo deciso di riaprire – ha spiegato quest’ultimo – da quando l’Umbria è tornata in fascia gialla nella lotta al Covid, ma l’abbiamo fatto solo per necessità, nella speranza di racimolare qualcosa per pagare i nostri dipendenti. Dal governo – aggiunge – abbiamo ottenuto 1.200 euro da marzo a oggi, il ristori richiesto a novembre ancora non si è visto”.

Luca e Gianfranco Vissani snocciolano un lungo elenco di uscite che quotidianamente devono sostenere. “Un’attività come la nostra – hanno spiegato – ha spese per 4 mila euro al giorno. Al momento abbiamo sei dipendenti in cassa integrazione e 12 al lavoro”.

“Se non fossimo ricorsi alla ‘cassa’ – ha sottolineato il giovane Vissani – oggi avremmo chiuso l’attività”.

Oltre a invocare il taglio delle accise per energia, acqua e carburanti, adesso chiedono soprattutto certezze e lanciano una provocazione.

“Il Governo – ha detto Luca Vissani – sta giocando sulla nostra pelle e soprattutto sul fatto che noi ristoratori italiani non siamo coesi. Questo sarebbe il momento di dare vita a una grande manifestazione di protesta. Per Natale e Capodanno tutti i ristoranti d’Italia dovrebbero decidere di restare aperti”.

Le certezze che i Vissani chiedono sono legate proprio alle decisioni da prendere per le festività natalizie

“Vogliamo sapere subito – ha ribadito Luca Vissani – cosa potremo fare tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, dobbiamo ordinare la merce, organizzare il lavoro con i collaboratori. Quando pensano di dirci cosa possiamo o non possiamo fare?”.

Sostieni Virtù Quotidiane

Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.


Articolo soggetto a copyright, ogni riproduzione è vietata © 2023


Categoria: Cronaca Tag:
Array ( [1] => WP_Term Object ( [term_id] => 15140 [name] => covid [slug] => covid [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 15140 [taxonomy] => post_tag [description] => [parent] => 0 [count] => 253 [filter] => raw ) [2] => WP_Term Object ( [term_id] => 15466 [name] => lockdown [slug] => lockdown [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 15466 [taxonomy] => post_tag [description] => [parent] => 0 [count] => 119 [filter] => raw ) [3] => WP_Term Object ( [term_id] => 3871 [name] => natale [slug] => natale [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 3871 [taxonomy] => post_tag [description] => [parent] => 0 [count] => 277 [filter] => raw ) [4] => WP_Term Object ( [term_id] => 362 [name] => ristorante [slug] => ristorante [term_group] => 0 [term_taxonomy_id] => 362 [taxonomy] => post_tag [description] => [parent] => 0 [count] => 94 [filter] => raw ) )