Cultura 07 Ott 2019 16:36

ALLA PRIMA BIENNALE DI INCISIONE E SCULTURA DI TERAMO LE OPERE DI ARTISTI DA TRE CONTINENTI

ALLA PRIMA BIENNALE DI INCISIONE E SCULTURA DI TERAMO LE OPERE DI ARTISTI DA TRE CONTINENTI

TERAMO – In occasione della Prima Biennale Internazionale di Incisione e Scultura-Premio Celommi 2019, stamattina presso l’aula magna del Convitto nazionale “Melchiorre Delfico” di Teramo è stata inaugurata la mostra delle opere pervenute e sono stati premiati gli autori di incisioni e sculture che si sono lasciati ispirare dal v. 71 del canto I del Purgatorio dantesco “libertà va cercando ch’è sì cara…”.

Alla selezione hanno partecipato artisti di tre continenti (Europa, Asia, Oceania) che hanno offerto un panorama cosmopolita e vario dell’arte incisoria e, in parte, di quella scultorea.

L’evento è stato organizzato dal Liceo Délfico-Montauti e dalla Fondazione Celommi, nell’ambito del Premio Celommi che, dopo un decennio dalla sua istituzione, subisce un’evoluzione divenendo un complesso sistema di opportunità per la promozione della cultura su scala planetaria.

Esso, dal 2018, è stato rafforzato dalla rete di scopo, denominata “Arti in formAzione”, tra la Fondazione Celommi e dieci istituti scolastici statali: Liceo Artistico “Grue” di Castelli, Liceo Scientifico “Einstein”, Liceo “Delfico-Montauti”, Istituto superiore “Di Poppa-Rozzi” e Istituto “Pascal-Comi-Forti” di Teramo, Istituto comprensivo di Torricella Sicura-Civitella del Tronto, Istituti comprensivi 1 e 2 di Roseto degli Abruzzi, Istituto comprensivo di Montorio al Vomano e Istituto onnicomprensivo “Primo Levi” di Sant’Egidio alla Vibrata.

Oggi, il Premio è strutturato in tre categorie (Artistica, Letteraria e Storica) articolate in quattro specialità: Biennale Internazionale di Incisione e Scultura, Concorso Artistico Nazionale, Certamen Dantesco Interregionale e Concorso regionale Racconto la Resistenza.

La Giuria, composta dal critico d’arte Emilio Di Carlo, dal prof. Fabrizio Di Diodato e dal prof. Vincenzo D’Onofrio, sono stati premiati gli scultori Marsilio Pianosi, Felice Rufini, Raimondo Tiberio e Bruno Zenobio.

Per la sezione incisione sono stati premiati con attestazione di merito Manfred Egger (Austria), Giuliana Bellini (Italia), Chomicz Malgorzata (Svizzera), Isabella Branella (Italia), Menzione Speciale Luciana Nespeca (Italia), Cleo Wilkinson (Australia); Franco Donati (Italia); Mario Benedetto (Italia), Fabio Dotta (Italia) e Atelier Lucozart (Francia), Terzo Premio ex aequo Mehrdad Khataei (Iran), Maria Antonietta Onida (Italia), Secondo Premio Lara Monica Costa (Italia), Primo Premio Francesco Vignola (Italia).

Alla sezione di incisione del concorso hanno partecipato liberamente artisti, presentando fino a tre opere realizzate mediante una o più tecniche: bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta, vernice molle, maniera nera, xilografia, litografia, linoleografia e altri procedimenti tradizionali impiegati isolatamente, o insieme, nel rispetto delle regole dell’originalità.

L’immagine, in fase di stampa, è stata ottenuta da una o più matrici incise, disegnate o dipinte manualmente.

Ha presentato l’evento Laura De Berardiniis.

Le opere d’arte pervenute andranno ad arricchire il Museo della Fondazione “Libertà va cercando…”., presso la Villa Capuani-Celommi di Torricella Sicura, ora chiuso per inagibilità provocata dal sisma del 2016.

Ha allietato la manifestazione il coro degli studenti dell’Istituto “Delfico-Montauti”, diretto dal maestro Edmondo Di Giovannantonio.

La mostra delle opere d’arte, con ingresso libero, è visitabile a Teramo, presso l’aula magna del Convitto nazionale Delfico, in pazza Dante fino al 17 ottobre. Orari di apertura dal lunedì al venerdì, 9-13, 15-18, il sabato 9-13, domenica chiuso.

Per prenotare la visita guidata da parte di scolaresche o gruppi scrivere a rosaliadandrea@hotmail.it.


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