Cultura 29 Apr 2019 09:13

LETTERATURA, ALL’AQUILANA PELLICCIONE MENZIONE D’ONORE AL CONCORSO CITTÀ DI GROTTAMMARE

LETTERATURA, ALL’AQUILANA PELLICCIONE MENZIONE D’ONORE AL CONCORSO CITTÀ DI GROTTAMMARE

L’AQUILA – “Stanca, esausta. Dell’odore nauseabondo di tabacco, a inondare le narici. Dei capelli ispidi e canuti, come graffi indelebili sul mio collo inerme, muta appendice di un’anima violata e indifesa. ‘Zittita’, ripeté come in una cantilena, lo sguardo offuscato dal desiderio, il respiro affannoso che trasudava l’esercizio di un potere vizioso….”. Una passione traslata in smania di possesso, il ricatto dell’uomo sulla donna. Sullo sfondo, la stinta periferia dove si consuma l’orrore quotidiano.

La giornalista aquilana Monica Pelliccione ha ottenuto la menzione d’onore al Concorso letterario nazionale “Città di Grottammare”, con il racconto inedito Zittita!. La cerimonia di consegna del premio, giunto alla X edizione e promosso dall’associazione “Pelasgo 968” con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, città di Grottammare e Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati, è in programma il 4 maggio prossimo, alle 15,30, nella sala Kursaal del Comune di Grottammare.

“Il racconto si snoda sulla traccia di una narrazione cruda, intrisa di violenza e soprusi, perpetrati in modo subdolo e meschino tra le mura di un ufficio. Scava a fondo tra le pieghe dell’anima alla ricerca delle emozioni più intime e profonde”, afferma la Pelliccione in una nota, “pur essendo i protagonisti frutto di fantasia, la storia ricalca stereotipi che, troppo spesso, ritroviamo nella società moderna dove le donne sono ancora costrette a subìre la pressione del potere ricattatorio, tipico di una certa gerarchia maschilista”.

Il racconto tratteggia i contorni di un capo-padrone animato da smania di possesso e sete di dominio, che fa proprio il ricatto morale per alimentare la nevrosi del suo ego, forte della posizione di predominio che riveste.

A presiedere la giuria, che ha passato in rassegna 800 opere di autori provenienti da tutta Italia, Filippo La Porta, noto saggista e critico letterario italiano. “Sono onorata di ricevere un premio tra i più prestigiosi nel panorama letterario, che dedico ad una donna straordinaria, Daniela Dattrino”, sottolinea Pelliccione, “Zittita! raccoglie il grido di dolore di tante giovani lavoratrici soverchiate dalla subordinazione gerarchica, tramutata in lucida follia, propria di uomini accecati da passioni perverse e malate, che non si fermano di fronte al nulla, ribaltando persino lo scenario e la realtà degli accadimenti. Per farlo, utilizzano astuzia e malvagità”.

“È difficile assegnare un numero in classifica”, afferma Giovanna Frastani, membro della giuria, nella conferenza stampa di presentazione della premiazione, “quando si leggono racconti così pieni di trasporto ed emozioni”.

Non è la prima opera letteraria del genere firmata dalla Pelliccione. “Un tema”, ricorda la scrittice, “affrontato anche nel libro Storie di donne, che sta avendo un ampio riscontro di critica e di pubblico, tanto da approdare nei più blasonati contesti letterari italiani, per la delicatezza dell’argomento trattato: il ricatto e la pressione fisica e psicologica dell’uomo sulla donna, nella sfera emotiva come in quella professionale”.

Pelliccione è autrice di diversi volumi: L’Aquila e il polo elettronico (2015), Nel nome di Celestino, pubblicato nel 2009 e San Pietro della Jenca (2013). A fine 2018 ha vinto il premio Racconti Abruzzo e Molise con All’ombra della Jenca, pubblicato nell’antologia edita da Historica edizioni (Libro.co) e ha ricevuto il premio nazionale Agape 2018 per la cultura. A marzo scorso è uscito Storie di donne, che le è valso il premio per il giornalismo e la letteratura. Ha curato, inoltre, i testi di L’Aquila- Le 100 Meraviglie (+1), edizioni Typimedia. Il 4 aprile scorso le è stato conferito, a Firenze, il premio Rotary International Agape Caffè letterari d’Italia e d’Europa per la saggistica.


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