Cultura 17 Ott 2022 10:35

MUSICA: NUOVO BRANO DELLA BAND NIUTÀUN DELL’AQUILA

MUSICA: NUOVO BRANO DELLA BAND NIUTÀUN DELL’AQUILA

L’AQUILA – La band punk-rock aquilana dei Niutàun ha deciso di esprimere con la propria musica il più profondo sdegno riguardo la recente vergognosa sentenza del Tribunale civile dell’Aquila, che attribuisce a 24 delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009 un concorso di colpa del 30%, giudicandole imprudenti nel non essere uscite di casa – per recarsi “altrove” – dopo le due scosse che hanno preceduto quella catastrofica delle 3,32.

La sentenza rappresenta l’ennesima beffa ai danni dei parenti delle vittime, in quanto, oltre a comportare una decurtazione del risarcimento danni – laddove, per inciso, il danno è la propria morte -, ignora completamente le ormai famose rassicurazioni della Commissione Grandi Rischi ed a conti fatti arriva a sostenere l’assurda ipotesi che quelle 24 persone si siano parzialmente suicidate.

La band infatti, durante il concerto in programma venerdì 28 ottobre, alle ore 22,00, presso l’Irish Cafè di Pianola, presenterà in anteprima dal vivo un proprio brano inedito dal titolo “Tutti assolti”, che, nello stile appassionato e dissacrante tipico dei Niutàun, tratta proprio il tema della gestione giudiziaria del terremoto aquilano.

Il brano entrerà a far parte del prossimo lavoro discografico del gruppo: “Malatempora”, attualmente in lavorazione. Ricordiamo che la band, già in occasione del precedente album – omonimo – aveva trattato il tema del sisma della propria città con due brani: “Terremotosto” e “Il cuore e le mani” che verranno riproposti durante il concerto del 28 ottobre per tenere accesa la luce, la memoria e la rabbia su quel tragico evento.

I Niutàun sono Ugo Capezzali (voce), Piercesare Stagni (chitarra), Luca Biscio (basso) e Jury Sielli (batteria).

IL TESTO DEL NUOVO BRANO

TUTTI ASSOLTI

Signore e signori ora vi presentiamo
un nuovo legittimo miracolo italiano.
Un giorno di marzo, tra un fiasco e due fischi
siede la commissione, quella dei grandi rischi

Lo sciame imperversa, serpeggia paura
ci serve una frase che sembri sicura
“Tranquilli aquilani, tutto è sotto controllo.
Restate pure a casa, non ci sarà alcun crollo”

Sono esperti, mica stolti
Tutti assolti, tutti assolti
Guai a te se non li ascolti
Tutti assolti, tutti assolti

Poi il sisma ha ammazzato chi si era fidato
e loro: “Pazienza, abbiamo sbagliato”.
Che non si prevede non l’avevan previsto,
presentano il conto e chi s’è visto s’è visto.

Chi inquadra macerie, chi finge pietà,
chi fiuta tra i resti un’opportunità.
E nel suo silenzio che non fa più notizia
L’Aquila cova un’utopia di giustizia

Voi truccati da sconvolti
Tutti assolti, tutti assolti
E noi a contare i morti
Tutti assolti, tutti assolti

Un colpo alla botte ed uno alla scienza
esce dal cilindro una nuova sentenza.
Colpevoli in cuore, innocenti in appello,
e un Montepulciano a far da suggello

Settimo cielo, sesto senso, quinto potere,
quarto di luna, terzo incomodo, secondo fine,
primo grado, poi il baratto
e ora non sussiste il fatto
c’è chi ride, ride, ride
mentre uccide la città

Avete lavato la vostra morale
nel puzzo di piscio di un tribunale
ma udrete il respiro di questa città
che pietra su pietra non dimenticherà

Qua trecentonove morti
Tutti assolti, tutti assolti
Là altri crimini sepolti
Tutti assolti, tutti assolti
Tutti morti, tutti morti
Tutti assolti, tutti assolti


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