Cronaca 10 Nov 2023 07:06

A rischio l’Alberghiero di Villa Santa Maria: il paradosso di una società che punta sull’alta cucina

A rischio l’Alberghiero di Villa Santa Maria: il paradosso di una società che punta sull’alta cucina

VILLA SANTA MARIA – La Regione Abruzzo, entro il 30 novembre, deve pubblicare il decreto relativo al dimensionamento scolastico, che entrerà in vigore a partire da settembre 2024. Una scadenza imminente che, a partire dalle scorse settimane, ha acceso il dibattito sul territorio, in provincia di Chieti in particolare, dove a Villa Santa Maria, patria dei cuochi, lo storico istituto alberghiero Marchitelli a causa del suo numero di iscritti rischia di essere annesso all’istituto comprensivo di Quadri.

Ieri pomeriggio un dibattito pubblico si è tenuto, nel paese del chietino, sul tema “Istruzione nelle zone interne. Quale futuro?”. Tra i vari partecipanti c’erano i consiglieri regionali Fabrizio Montepara e Silvio Paolucci e il presidente della Provincia Francesco Menna, che ha proposto di inoltrare una richiesta di deroga per le aree montane da parte dell’Unione dei Comuni e ha lanciato l’idea di aderire a una mobilitazione davanti al Ministero dell’Istruzione per dire no all’accorpamento.

L’allarme è stato inizialmente lanciato dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, presenti all’incontro di ieri, e la Onlus Peppino Falconio ha subito ribadito la necessità di evitare tale fusione, “che danneggia inevitabilmente una scuola diversa dalle altre, con esigenze particolari e una serie di norme specifiche che non possono essere trascurate: dall’haccp alla profilassi alimentare”, spiega a Virtù Quotidiane Francesco Falconio, presidente dell’Associazione nata nel 2020 subito dopo la morte di Giuseppe Falconio, executive chef e docente di diversi alberghieri.

Dopo la sua scomparsa i figli hanno istituito questa Onlus che eroga borse di studio per gli studenti degli istituti alberghieri d’Italia, con l’intento di trasmettere i valori di un padre, di un cuoco e di un insegnante profondamene attento alla formazione professionale di chi si avvicina a un settore, ormai sempre più complesso, seppur affascinante.

In un convegno, che si è svolto alcuni mesi fa a Montesilvano (Pescara), sono stati accesi i riflettori sull’importanza di salvaguardare l’Alberghiero di Villa Santa Maria e in generale anche gli altri in un momento in cui la società sembra essere particolarmente interessata alla qualità della cucina italiana e ai suoi protagonisti, ma dimentica il percorso che questi devono necessariamente seguire per diventare professionisti.

Per approfondire meglio la questione relativa al dimensionamento è bene fare un passo indietro.

Il 5 dicembre 2022 quindici sindaci della provincia di Chieti e due dirigenti scolastici (Alberghiero e Comprensivo di Quadri) si riuniscono per discutere del dimensionamento, inizialmente deciso in base al numero degli allievi iscritti. Tredici primi cittadini sottoscrivono il documento per l’accorpamento. Poi, il 17 ottobre scorso la Regione recepisce il decreto ministeriale del 30 giugno 2023, in cui si prevede che il dimensionamento della rete scolastica debba avvenire “ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani”.

Inevitabile, dunque, la fibrillazione della politica sull’accorpamento dell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria all’Istituto di Quadri. Il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna si dice contrario.

Nei giorni scorsi, intanto, i sindaci si riuniscono nuovamente, ma stavolta sono solo otto e in un documento chiedono un dirigente scolastico per l’Alberghiero e un altro per l’Istituto di Quadri. In subordine, però, si parla di un solo Istituto.

“La fusione comporterà l’inevitabile annacquamento dell’offerta formativa per un Istituto che già negli ultimi anni ha subito dei cambiamenti”, precisa Francesco Falconio. “Basti pensare alla notevole riduzione delle ore di pratica (da 18 a 6) in una scuola in cui questa è fondamentale. Ora gli scritti sono circa 300. Non possiamo perdere l’istituto che per tanto tempo è stato il fiore all’occhiello di questa Regione”.


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