“Arti e Mestieri a Palazzo” accende Castelvecchio Subequo tra degustazioni, musica e rievocazioni

CASTELVECCHIO SUBEQUO – Grande consenso di pubblico per Arti e Mestieri a Palazzo-Castelvecchio DiVino In Vino, la storica rassegna di Castelvecchio Subequo, in provincia dell’Aquila, andata in scena lo scorso fine settimana.
La manifestazione ha coniugato la degustazione itinerante di alcuni vini d’Abruzzo con la valorizzazione e la promozione del territorio tra storia, arte, tradizioni e buon cibo.
“Siamo una realtà che costruisce interesse sul territorio e genera indotto per le attività economiche locali”, ha detto Gianfranco Calcagni, presidente del comitato organizzatore.
Numeri alla mano, nelle tre serate della rassegna, sono stati distribuiti circa 700 calici, senza contare i singoli tagliandi, che hanno permesso ad oltre tremila persone tra appassionati del vino e semplici visitatori di fare una vera e propria esperienza di “turismo lento” attraverso i vini di eccellenza del nostro Abruzzo, in un contesto di bellezza fatto di palazzi antichi, dimore storiche, rue e panorami al tramonto.
“Abbiamo avuto numeri in linea rispetto all’anno scorso sia come sacche vendute che come presenze – ha spiegato soddisfatto Calcagni. “In un momento in cui il caro vita sta incalzando il turismo estivo siamo riusciti a mantenere stabile l’interesse su una manifestazione articolata, dove il vino fa da gancio al territorio e alla possibilità di viverlo e scoprirlo a 360°”.
Un evento capace di generare interesse turistico, diventando strategico per valorizzare e far conoscere Castelvecchio e la Valle Subequana.
“La rassegna – ha continuato ancora Calcagni – è riuscita a raggiungere il nostro obiettivo principale: generare interesse sul nostro territorio. Molte persone sono arrivate da fuori provincia, soggiornando a Castelvecchio Subequo come visitatori. Inoltre sottolineo che Arti e Mestieri a Palazzo è una manifestazione che crea economie, perché coinvolge le attività economiche del territorio. Si genera così un indotto che va al di sopra del semplice valore economico della vendita dei calici. Questo è un aspetto distintivo di Arti e mestieri a Palazzo e del suo consenso. Desidero ringraziare tutte le persone che hanno collaborato, le attività economiche che hanno aderito, tutti gli sponsor che ci hanno sostenuti e poi i proprietari dei palazzi antichi del centro storico che hanno messo a disposizione gli spazi privati per accogliere le cantine”.
L’evento si è aperto venerdì 8 agosto tra canti e balli d’Abruzzo del Coro Folk Maccabbarri di Penne, che nella cornice d’eccezione di Piazza San Francesco, ha incantato tutti con il tradizionale “Laccio D’amore”. A seguire la presentazione della XIII rassegna affidata al sindaco di Castelvecchio Subequo, Marisa Valeri, affiancata dai rappresentanti istituzionali e civili, e a Gianfranco Calcagni. Poi, a ritmo di organetti e tamburelli, i coristi hanno fatto da accompagnatori speciali per l’apertura ufficiale delle cantine con esibizioni itineranti lungo l’intero percorso di degustazione tra vino e tipicità locali.
“Arti e Mestieri a Palazzo è un marchio della memoria e dell’identità di Castelvecchio Subequo – ha detto il sindaco – È una manifestazione che non solo apre le porte ai visitatori per conoscere Castelvecchio Subequo nella sua straordinaria ricchezza naturalistica, artistica, storica, culturale, gastronomica, ma mette in primo piano l’accoglienza e l’ospitalità del nostro borgo e dell’intero territorio subequano. Un patrimonio immateriale grandissimo che dobbiamo alle nostri radici contadine e al sacrificio dei nostri padri”.
Grande affluenza nelle dimore storiche del cuore antico del borgo che hanno ospitato le 10 cantine d’Abruzzo, offrendo una scelta ampia e di alta qualità dei vini in degustazione tra bianchi, rossi e rosati d’etichetta, sotto la guida di sommelier dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier) d’Abruzzo. Sguardi di meraviglia su cortili e androni di Palazzo Valeri e di altri palazzi privati del centro antico, recuperati dopo il sisma; sullo storico e sorprendente Palazzo Pirro, custode di una cantina sotterranea con le sue botti mastodontiche ed un passato di storia dell’enologia delle terre subequane; sullo spazio esclusivo di Vivendostore allestito quest’anno con coloratissimi ombrelli sospesi e una personale d’arte. Un affascinante itinerario degustativo affiancato dalle postazioni food tra piatti della tradizione abruzzese e subequana. Apprezzatissimi gli stand gastronomici che hanno fatto degustare l’Abruzzo più autentico tra pallotte cace e ova, trippa all’abruzzese, pecora alla cottora, pappardelle con ragù di pecora, e poi prodotti a km 0 come salumi e formaggi tipici, mozzarella di bufala locale e tartufo subequano.
Non solo vino e buon cibo, Arti e Mastieri a Palazzo è stato un grande contenitore artistico e culturale, proponendo tanti eventi negli eventi. Tra mostre d’arte, antiche botteghe artigiane, dimostrazioni di antichi mestieri, concerti, convegni e spettacoli di animazione, ciascun visitatore ha potuto cucire un proprio percorso personalizzato per vivere Arti e Mestieri in modo esclusivo.
All’interno di questo contesto, grande interesse ha conquistato il Museo dei Ricordi della Valle Subequana, ospitato presso Il Colle, alle spalle di Palazzo Valeri, e curato anche quest’anno dal giovanissimo Stefano Acconcia, nipote del compianto Enrico Acconcia, tra i padri fondatori di Arti e Mestieri nel 2000.
“Quest’anno – ha detto Stefano Acconcia – abbiamo aggiunto le prime fasi della lavorazione delle fibre vegetali come lino e canapa. Questo per me è un luogo particolare, che mi lega a mio nonno, che ci ha lasciato prematuramente. Curare questo museo mi lega ancora di più a lui, perchè ho potuto riscoprire tutto ciò che lui ha creato”.
La manifestazione ha coinvolto anche tante famiglie con bambini, grazie all’organizzazione di attrazioni e animazioni per i più piccoli che hanno affollato Piazza Primo Maggio tra giochi, gonfiabili, balli di guppo, mascotte, truccabimbi, bolle di sapone e la grande novità dello Zumba e Yoga Kids.
Grande protagonista per tutte e tre le serate è stata poi la musica, con esibizioni in ogni angolo del centro per tutti gusti. Jazz, revival e moderna, pop e classica con una rassegna di pianoforte e voce lirica. Successo pieno per la Serata Anni 80, il 9 agosto, che ha riempito il centro storico di San Giovanni facendo ballare tutti al ritmo delle più grandi hit dell’epoca e per il Dj Set di chiusura in Piazza Primo Maggio il 10 agosto e la Notte Bianca. Un evento nell’evento. Giovani e giovanissimi hanno ballato fino a tarda notte al ritmo della musica in consolle, mixata dai più grandi dj del momento. Special guest della serata è stato Federico Carli, in arte Carletto Life, il comico influencer che dall’Umbria sta spopolando sui social con gli scherzi a nonno Faustino ed esilaranti sketches.
“È stata una notte magica – ha detto Dominic Campomizzi, tra i giovani organizzatori della Notte Bianca e membro del neo Comitato Arti e Mestieri – . Questo è un evento sempre più amato anche dai giovani che possono incontrarsi e divertirsi nella Notte Bianca. Anche quest’anno abbiamo voluto regalare la presenza di un ospite social, Carletto Life, molto apprezzato come comico e come Dj. È stato un grande successo e siamo pronti tutti per rimetterci al lavoro per l’edizione 2026”.
La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Castelvecchio Subequo insieme al Comitato Arti e Mestieri a Palazzo-Castelvecchio DiVino in Vino ed è stata cofinanziata dal fondo complementare al Pnrr-Next Appennino.
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