PESCARA – “Per la nostra categoria sembra non siano nemmeno previsti fondi governativi che avrebbero aiutato a superare la grave crisi economica sopraggiunta”.
Così in una nota Lucia Di Nucci, referente per l’Abruzzo di Anbba, l’associazione dei bed & breakfast.
“Il settore turistico è quello più severamente colpito dalla chiusura, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Fin dal primo momento della crisi per la pandemia da Covid-19, la ricettività extra-alberghiera è stata inserita fra le attività obbligate a rimanere chiuse. Malgrado le nostre strutture non siano aziende”, fa osservare Di Nucci, “bensì attività di integrazione al reddito familiare, quindi non hanno partita Iva, a tutt’oggi continuano a restare chiuse”.
“In questa situazione drammatica per tutto il comparto, la nostra Associazione Anbba Abruzzo, quale Associazione nazionale di categoria presente nella nostra regione che rappresenta l’intero comparto extra-alberghiero, chiede in maniera forte di essere finalmente considerati”.
“Un silenzio assordante avvolge la nostra categoria che è oggi in ginocchio – continua Di Nucci – . Assistiamo quotidianamente a discorsi che parlano di turismo ma la categoria extra-alberghiera non viene nemmeno citata, come se non ci fossimo. Eppure i nostri B&B, i nostri Affittacamere, le nostre Case Vacanza sono una realtà presente e strutturata che contribuisce fortemente alla ricettività regionale e nazionale”.
“Noi ci siamo! Noi esistiamo! Non è pensabile che siamo presi in considerazione solo per fare cassa e per imporci sempre più stringenti adempimenti. Abbiamo bisogno di risposte e se le risposte non ci sono, chiediamo di non essere considerati degli invisibili ma di essere considerati per ciò che siamo: una realtà forte, presente che contribuisce anche all’economia circolare di tutto l’indotto che l’ospitalità smuove”.
“Abbiamo presentato richieste alla Regione e al Governo e ci auguriamo che al più presto, mettano in campo strategie e risorse per la ripartenza. La nostra Associazione, con i nostri referenti, continuerà a collaborare concretamente con le istituzioni per rilanciare il turismo in Abruzzo. Solo così si potrà parlare di ripartenza”, conclude Di Nucci.