ORTONA – Una laurea in Archeologia e lettere classiche alla D’Annunzio di Chieti, poi un master in gestione del patrimonio artistico e culturale alla Iulm di Roma grazie a una borsa di studio, nel mezzo un periodo in Australia e un’irrefrenabile voglia di viaggiare, esplorare, conoscere il mondo zaino in spalla. “Con un biglietto di sola andata”. Sembra una metafora, ma è quello che Rocco D’Alessandro, 36 anni di Ortona (Chieti) ha fatto davvero, tra il 2012 e il 2013 partendo alla volta dell’America Latina.
“Insieme alla mia compagna, Giulia, vivevamo a Roma e avevamo molta voglia di fare e ci piaceva viaggiare, abbiamo lasciato tutto e siamo partiti all’avventura”, racconta a Virtù Quotidiane, “il Sudamerica era il nostro sogno da sempre così, anziché un solo viaggio che quando torni sei punto e a capo, abbiamo pensato, su quel viaggio, di costruire un progetto”.
“Abbiamo preso un volo di sola andata”, ricorda, “siamo stati in Perù, Bolivia e Argentina. Da viaggiatori zaino in spalla le cifre sono più sostenibili ma servono comunque delle risorse, avevamo dei risparmi ma ci siamo dati degli obiettivi, si è unito qualche sponsor e abbiamo dato vita a una campagna crowdfunding”.
Il progetto prevedeva la pubblicazione di una serie di guide con un taglio innovativo, giovanile, più fresco del solito, con itinerari e molte immagini. “Dovevano essere 10, ne abbiamo pubblicate solo due, su Rio de Janeiro e sui paesi andini”, racconta Rocco, “che però ci hanno permesso di partecipare a una serie di festival e fiere di settore, abbiamo iniziato a collaborare con una serie di enti del turismo”.
Quel viaggio ha posto le basi per uno più lungo, nel 2015, sempre in America Latina e sempre low cost (lo hanno raccontato pure Huffington Post e Io Donna). Dove, anche grazie all’intraprendenza di Giulia, “compagno ideale con cui viaggiare, siamo arrivati in posti anche remoti dell’America Latina e dell’Asia, dove da solo magari non andresti”. Come l’attraversamento del Rio delle Amazzoni, che i due hanno percorso “in battello popolare dalla foce in Brasile fino al Perù”.
Insieme a Giulia, classe ’84 come lui, di Padova, compagna di vita e di lavoro, il giovane abruzzese ha fondato il blog Vitamina Project, per divulgare una filosofia di viaggio eco-sostenibile e dove poter anche costruire un viaggio personalizzato, grazie al quale sono nate nuove proficue relazioni, con enti e aziende.
“Quest’anno c’è stato inevitabilmente un blocco del traffico sul sito”, ammette Rocco, “e ora stiamo modificando anche l’impostazione perché le destinazioni esotiche, prima molto ricercate, ora non sono più chiavi di ricerca. Ci stiamo concentrando sull’Italia, in particolare sull’Abruzzo, dove ho trascorso l’estate, approfittando per raccogliere materiale”.
Arrivati nel 2017 Blanes, cittadina di poco meno di 40mila abitanti, “per seguire le orme di Roberto Bolaño – dice Rocco – considerato uno dei più grandi scrittori contemporanei dell’America Latina, di cui sono appassionato”, i due sono diventati brand ambassador di Catalunya Experience, il locale ente del turismo.
“Quando ci siamo trasferiti qui”, racconta, “sempre all’avventura perché non avevamo nessun contatto, il caso ha voluto che pochi mesi dopo ci contattasse l’ente del turismo della Catalogna e ci proponesse di rappresentarlo, con progetti annuali realizziamo iniziative sul territorio. Siamo ancorati a questa collaborazione ma non escludiamo di spostarci ancora. L’idea è di concentrarci anche sull’Abruzzo, per sfruttare l’onda ma cercando di fare una comunicazione mirata e sensata, dando attenzione a porzioni di territorio non valorizzate”.
Rocco e Giulia hanno anche in mente di realizzare una casa di accoglienza in Abruzzo, “uno spazio tutto dedicato alla cultura e all’educazione del viaggio, anche per formare le nuove generazioni”. (m.sig.)