Cronaca 14 Ago 2023 10:46

È giunta l’ora della chiusura per il forno Cipollone di Pescara. Le ultime prenotazioni fino a oggi

È giunta l’ora della chiusura per il forno Cipollone di Pescara. Le ultime prenotazioni fino a oggi

PESCARA – La pizza rossa senza mozzarella, il pane casereccio, ma anche quello ai cereali e il semi integrale, il pane di grano duro e le ciabattine croccanti. Per non parlare dei fiadoncini e dei dolci, come i maritozzi, semplici con lo zucchero sopra, con l’uvetta o con le gocce di cioccolato, i bocconotti, i biscotti da latte e il Pan di Spagna. E poi, anche la pasta per la pizza, da fare a casa, morbidissima e difficile da stendere per chi fornaio non è, ma dal sapore delizioso.

Lo storico forno Cipollone di Pescara chiude a partire dal giorno di Ferragosto. L’attività è cominciata cinquant’anni fa, grazie alla maestria di Adriano Cipollone, che ha imparato con l’aiuto del padre Ferdinando, fornaio anche lui.

Una tradizione di famiglia dunque che ha portato all’apertura, nel 1986, della bottega di Viale Muzii, a Pescara. Da 37 anni la gestione è affidata ad Adriano e alla moglie Enia Millia (nella foto di copertina con una dipendente), di origini istriane. È proprio lei a raccontare, nonostante la stanchezza degli ultimi giorni, la storia di un’attività, “cresciuta gradualmente e che ha dovuto anche adattarsi ai cambiamenti del quartiere in cui è nata”, precisa la padrona di casa, da sempre in laboratorio anche nelle ore in cui il marito riposa, considerando la sua vita al contrario.

Alle 3,30, generalmente, dalla bottega di Viale Muzii, alcune pagnotte sono già pronte. Ora però è difficile, se non impossibile, trovare qualcuno che possa sostituire il fornaio. I figli Alessandro, Valerio e Mariella hanno altre attività e le loro scelte li hanno portati lontano dalla panificazione. Mariella gestisce un negozio di alimentari a Porta Nuova, ma il pane arriva da suo padre e da altri forni.

Dopo la diffusione della notizia sulla chiusura di un’attività storica, particolarmente apprezzata dai pescaresi e da tutti coloro che, anche solo per caso, si sono recati in bottega, le prenotazioni sono aumentate notevolmente. Nell’ultima settimana le code davanti all’ingresso del negozio hanno dimostrato il grande affetto nei confronti dei prodotti acquistati per anni dai clienti.

“Mi sento molto stanca perché in questi giorni abbiamo lavorato tantissimo. Allo stesso tempo sono felicissima della stima e della vicinanza ricevuta da parte delle persone, sia dai clienti più stretti che dagli occasionali. Non mi aspettavo tutto questo”, confessa Enia, quasi commuovendosi, mentre le chiediamo quali sono i ricordi più belli. “Tantissimi”, risponde. “Di sicuro veder crescere l’attività lentamente e aver avuto il coraggio, negli anni, di rimboccarci le maniche, anche nei momenti più critici, per reinventarci e adattarci alle nuove abitudini dei consumatori”.

“Vede”, continua, “ho sempre lavorato tanto e non mi sono mai fermata, ma con grinta. Fino a poco tempo fa, riuscivo perfino a svagarmi. Lavoravo e il sabato sera me ne andavo a ballare con mio marito. Accanto a lui ho imparato questo antico mestiere gradualmente. Quando ho conosciuto Adriano non sapevo nemmeno cos’era un cuscinetto”.

L’idea di chiudere l’attività, a causa della stanchezza per i due coniugi 73enni, risale a due anni fa. “Abbiamo deciso di continuare, ma l’orologio cammina. Ora è arrivato il momento giusto”, precisa Enia.

Per un po’ di settimane nei congelatori di molti pescaresi ci saranno alcune delle specialità del forno Cipollone, visti gli acquisti effettuati fino a questa mattina. Poi resteranno i ricordi dei profumi e dei sapori, ma anche quelli dei sorrisi delle dipendenti dello storico forno di Viale Muzii.

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