Ecco la Guida Michelin 2026. La Rei Natura è il nuovo Tre Stelle ma le novità sono tante
PARMA – Presentata al Teatro Regio di Parma la 71esima edizione della Guida Michelin Italia, la più prestigiosa guida ai ristoranti che ogni anno viene accompagnata da grandi aspettative e alla quale l’intero settore guarda con attenzione massima.
La selezione italiana si conferma la più ricca con un totale di 393 Stelle, così suddivise: 341 sono i ristoranti 1 Stella (di cui 22 nuovi), 38 i 2 Stelle (di cui due nuovi) e 15 i tristellati, tra i quali la novità di quest’anno, La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti di Serralunga d’Alba (Cuneo). Cinque le nuove stelle verdi, mentre sono invece 255 i Bib Gourmand in totale, che erano stati svelati già in precedenza.
La cerimonia di presentazione, condotta da Giorgia Surina, ha visto anche la consegna di alcuni premi speciali, dedicati al servizio di sala, alla sommellerie e alle nuove aperture.
Dopo aver celebrato il 70esimo anniversario della Guida Michelin Italia, la presentazione della selezione 2026 segna l’inizio dei festeggiamenti per i 120 anni di Michelin nel nostro Paese. La 71esima edizione diventa così il punto di partenza di una lunga celebrazione, che durerà tutto l’anno, valorizzando lo storico legame tra Michelin Italiana e il territorio, dove l’azienda si distingue come il più grande datore di lavoro e principale produttore nazionale per capacità produttiva nel settore.
Per annunciare le novità della Guida Michelin Italia, il Teatro Regio ha aperto le sue porte per una cerimonia a cui hanno preso parte oltre 500 invitati, tra chef, giornalisti, professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
Quest’anno la Guida Michelin Italia celebra 25 nuovi inserimenti tra i ristoranti stellati: si aggiunge un nuovo ristorante insignito delle tre Stelle Michelin, portando a 15 il totale dei locali che rappresentano l’eccellenza assoluta sul territorio nazionale. Sono inoltre stati premiati 2 nuovi ristoranti con le due Stelle Michelin e ben 22 con una Stella Michelin. Nel complesso, la selezione 2026 della Guida Michelin Italia comprende 394 ristoranti stellati, distribuiti su tutta la penisola.
“Questa nuova selezione riflette l’eccezionale energia e l’inventiva dei protagonisti della gastronomia italiana. Animati dalla passione e da un grande savoir-faire, produttori, artigiani e chef fanno brillare l’Italia grazie a materie prime d’eccezione e ad una notevole capacità di innovazione. I nuovi ristoranti che quest’anno entrano a far parte della Guida, insieme a quelli che confermano la propria presenza, arricchiscono un patrimonio culinario unico, unendo tradizione e creatività. Grazie a questa ricchezza e all’impegno di questi professionisti, la Guida Michelin Italia rimane un riferimento internazionale e un invito ad esplorare ed apprezzare sapori memorabili. Siamo orgogliosi di celebrare questa eccellenza, autentico ambasciatore della cultura italiana nel mondo”, ha commentato Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guide Michelin.
Il nuovo 3 Stelle
Scrivono gli ispettori della guida: “Immerso nella cornice suggestiva dei dolci vigneti della Langa, La Rei Natura guidato da Michelangelo Mammoliti offre un’esperienza gastronomica che è pura precisione e poesia”.
“Ogni piatto, curato con rigore millimetrico, racconta una storia che celebra la materia prima, esaltata da accostamenti audaci e armoniosi. L’ospite e il prodotto sono il cuore pulsante di un percorso che avvolge i sensi in modo totalizzante. La cucina di Michelangelo non si limita a soddisfare il palato: lo sublima, trasformando ogni assaggio in un viaggio emozionale indimenticabile”.
I 22 nuovi ristoranti 1 Stella
- Ristorante Porcino a Badia (Bolzano)
- Capogiro a Baia Sardinia (Sassari)
- Zunica 1880 – Villa Corallo a Sant’Omero (Teramo)
- La Petite Bellevue a Cogne (Aosta)
- Lucas by Paulo Airaudo a Firenze
- Sciabola a Forte dei Marmi (Lucca)
- Umberto A Mare a Forio (Napoli)
- Cavallino a Maranello (Modena)
- Abba a Milano
- Procaccini a Milano
- Agli Amici Dopolavoro a Venezia
- Casa Bertini a Recanati (Macerata)
- Da Lucio a Rimini
- Senso Lake Garda Alfio Ghezzi a Limone sul Garda (Brescia)
- Alain Ducasse Napoli di Napoli
- Olio a Origgio (Varese)
- Ineo a Roma
- La Terrazza a Roma
- Quellenhof Gourmetstube 1897 a San Martino in Passiria (Bolzano)
- Rezzano Cucina e Vino a Sestri Levante (Genova)
- Cracco Portofino a Portofino (Genova)
- Al Madrigale – Nuova Cucina Rurale a Tivoli (Roma)
I due nuovi ristoranti 2 Stelle
I due nuovi ristoranti 2 Stelle Michelin sono Famiglia Rana ad Oppeano (Verona) con lo chef Francesco Sodano e I Tenerumi a Isola di Vulcano (Messina) con lo chef Davide Guidara.
Scrive la guida a proposito del primo: “Tra opere d’arte e oggetti antichi che incantano e ambienti dal fascino unico, la cucina dello chef Sodano racconta il valore dell’unione. Dall’orto al laboratorio, ogni dettaglio è frutto di ricerca e passione, fino a incontrare il pescato del Mediterraneo, tra i protagonisti indiscussi di una tavola che celebra armonia e autenticità. Un’esperienza che intreccia natura, tecnica e creatività, lasciando un segno indelebile”.
Mentre a proposito de I Tenerumi: “Davide Guidara è custode di un sogno che persegue con etica, esperienza, studio e visione con il fine di elevare il mondo vegetale a protagonista assoluto. Tecnica raffinata, leggerezza e creatività si fondono in un percorso che sorprende e conquista. In un angolo idilliaco dell’isola, ogni piatto diventa un’esperienza che resta nel cuore”.
I Tre Stelle
- La Rei Natura (Michelangelo Mammoliti) – Novità 2026
- Casa Perbellini 12 Apostoli (Giancarlo Perbellini)
- Villa Crespi (Antonino Cannavacciuolo)
- Piazza Duomo (Enrico Crippa)
- Da Vittorio (Enrico e Roberto Cerea)
- Le Calandre (Massimiliano Alajmo)
- Dal Pescatore (Nadia e Giovanni Santini)
- Osteria Francescana (Massimo Bottura)
- Enoteca Pinchiorri (Riccardo Monco)
- La Pergola (Heinz Beck)
- Reale (Niko Romito)
- Uliassi (Mauro Uliassi)
- Enrico Bartolini al Mudec (Enrico Bartolini)
- Atelier Moessmer (Norbert Niederkofler)
- Quattro Passi a Marina del Cantone (Fabrizio Mellino)
Le Stelle Verdi
La Stella Verde Michelin valorizza quei ristoranti che hanno saputo essere fonte di ispirazione e hanno sorpreso gli ispettori grazie a una visione autentica e orientata al futuro della gastronomia. Favorendo la nascita di una comunità di locali innovativi, impegnati nel progresso del settore, la Stella Verde Michelin sostiene il dialogo e la collaborazione, invitando i ristoranti a evolversi e a essere fonte di ispirazione reciproca.
Quest’anno, cinque ristoranti si sono fatti notare per le loro idee stimolanti, conquistando l’attenzione degli ispettori: La Bursch a Campiglia Cervo (Biella), Kircherhof ad Albes (Bolzano) Johanns a Molini di Tures (Bolzano), Cà Matilde a Rubbianino (Reggio Emilia) e Une a Capodacqua (Perugia)
I premi speciali
Sono poi stati assegnati cinque premi speciali.
Il Michelin Young Chef Award è andato a Mattia Pecis del ristorante Cracco Portofino (Genova) con la seguente motivazione: “Da zero a duemila: è la giovane ma già intensa traiettoria di Mattia Pecis, capace di assorbire il meglio da maestri indiscussi della cucina italiana e di restituirlo con una voce propria, autentica e brillante. La sua cucina attraversa con naturalezza le vette alpine e le coste marine, sempre nel rispetto profondo del territorio in cui opera, valorizzandone le eccellenze agricole con sensibilità e intelligenza. Spontanea, gioiosa, personale: la sua cucina riflette il suo carattere, e conquista per la capacità di trasformare il piacere in esperienza”.
Guida Michelin, a Giulia Tavolaro il premio per la migliore sala
Michelin Service Award offerto da Intrecci–Alta Formazione di Sala assegnato a Giulia Tavolaro del ristorante Maxi a Vico Equense (Napoli) con la seguente motivazione: “Colonna portante di questo angolo incantevole della Costiera Sorrentina, Giulia accoglie e guida una clientela internazionale con eleganza, gentilezza e una passione autentica. La sua determinazione trasforma ogni incontro in un’esperienza memorabile, dove l’ospite è sempre al centro e il servizio diventa la cornice perfetta che esalta la magia della proposta culinaria”.
Michelin Chef Mentor Award offerto da Blancpain è andato a assegnato ad Heinz Beck del ristorante La Pergola di Roma con la seguente motivazione: “In oltre vent’anni di tre Stelle Michelin, Heinz Beck ha trasformato La Pergola in un laboratorio di eccellenza gastronomica, dove generazioni di giovani cuochi hanno potuto formarsi sotto la guida di un maestro capace di trasmettere una visione unica della cucina: quella della leggerezza, dell’equilibrio, del benessere. Il suo approccio, frutto di una costante collaborazione con il mondo accademico e scientifico, ha ridefinito il concetto di alta cucina, coniugando gusto e salute in modo innovativo. Heinz Beck è non solo uno chef di straordinario talento, ma anche un instancabile divulgatore e formatore, che ha contribuito in modo decisivo alla crescita culturale della gastronomia contemporanea”.
Alla sommelier di Castel Fine Dining Ivana Capraro il premio Michelin Sommelier Award
Michelin Sommelier Award offerto dal Consorzio Franciacorta è andato a Ivana Capraro del ristorante Castel fine dining a Tirolo (Bolzano) con la seguente motivazione: “Ivana è un punto di riferimento per chi cerca emozioni pure nel calice. Con competenza e sensibilità, interpreta i gusti dell’ospite e crea abbinamenti perfetti, valorizzando i piccoli produttori e rappresentando con eleganza i grandi vini pregiati. I suoi consigli sono un viaggio tra le vigne, raccontato con entusiasmo e passione, che trasforma ogni esperienza in un momento indimenticabile”.
Guida Michelin, Al Madrigale di Tivoli è l’Apertura dell’anno
Michelin Opening of the Year Award offerto dal Agnelli 1907 è andato a Gian Marco Bianchi del ristorante Al Madrigale-Nuova Cucina Rurale di Tivoli (Roma) con la seguente motivazione: “La storica Tivoli apre le porte a un nuovo ristorante d’eccellenza, dove lo chef Bianchi e la sua squadra trasformano ogni esperienza in un viaggio attraverso le tradizioni gastronomiche della regione. Non un viaggio qualsiasi, ma un percorso personalizzato, in cui i sapori autentici si fondono con una visione contemporanea, avvolti da un servizio impeccabile e dall’eleganza di un ambiente storico”.
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