GRAN SASSO, IL PARCO HA IL PROPRIO PIANO DOPO 25 ANNI DI NORME DI SALVAGUARDIA

L’AQUILA – Dopo venticinque anni di attesa approda alla definizione l’iter approvativo del Piano del Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga, uno dei più grandi Parchi a livello europeo, con una popolazione di circa 140 mila abitanti e un’estensione di circa 150 mila ettari, che per lunghissimo tempo ha vissuto solo con misure di salvaguardia essenzialmente consistenti in divieti oggi decaduti nella loro iniziale formulazione.
A renderlo noto è lo stesso ente, il presidente Tommaso Navarra e l’intero Consiglio direttivo, composto da Maurizio Pelosi, Arianna Aradis, Graziano Ciapanna, Paolo Costanzi, Cristina Di Pietro, Stefano Petrucci e Paolo Salvatore.
Il Parco presenta così una compiuta zonizzazione che distingue tra le aree a conservazione integrale, quelle orientate, quelle di protezione ai fini della promozione, quelle di sviluppo.
Il processo determinativo è stato frutto di una completa condivisione con le amministrazioni a vario livello interessate essendosi raggiunte le necessarie intese sia con le tre Regioni (Abruzzo, Lazio e Marche) sia con i 44 Comuni: Barete, Barisciano, Cagnano Amiterno, Calascio, Campotosto, Capestrano, Capitignano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, L’Aquila, Montereale, Ofena, Pizzoli, Santo Stefano di Sessanio, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Arsita, Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d’Italia, Montorio al Vomano, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana, Bussi sul Tirino, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Civitella Casanova, Corvara, Farindola, Montebello di Bertona, Pescosansonesco, Villa Celiera, Accumoli, Amatrice Acquasanta Terme, Arquata del Tronto.
Nell’ambito del complesso iter procedurale è stata altresì già svolta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica); naturalmente tutti i passaggi sono stati doverosamente condivisi e partecipati anche con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
“Avevamo assunto insieme all’intero Consiglio direttivo un impegno specifico”, afferma Navarra in una nota, “e abbiamo onorato l’impegno nell’interesse doveroso dell’Ente, della Comunità Identitaria che vive nel suo perimetro, nel rispetto pieno dei compiti istituzionali. Ciò abbiamo fatto, adempiendo a tutti i diversi, innumerevoli non facili passaggi tecnici che presupponeva l’approvazione. Un ringraziamento di cuore va all’intero Consiglio direttivo, al direttore Alfonso Calzolaio e a tutti i dipendenti che, con uno sforzo coeso, hanno saputo scrivere unitariamente questa importante pagina di storia della nostra Comunità”.
Il Consiglio direttivo che si è riunito oggi, attraverso i consiglieri Arianna Aradis, Graziano Ciapanna, Paolo Costanzi, Stefano Petrucci e Paolo Salvatore, esprime “il più vivo compiacimento per l’azione meritoria che esso stesso ha fattivamente contribuito a determinare con una costante linea di indirizzo e una efficace presenza istituzionale”.
Nell’occasione si è ribadita la necessità di definire, in termini di assoluta trasparenza e piena condivisione, anche il Regolamento generale dell’Ente e il Piano economico e sociale dando atto che per il primo è stata già redatta una semplice bozza ad opera dei tecnici, inviata in visione a tutti i portatori di interesse per le osservazioni, mentre per il secondo sono stati già messi a disposizione i fondi affinché la stessa Comunità del Parco provveda nella migliore ritenuta necessità.
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