ORSO D’ABRUZZO, IL COSPA: “VILLALAGO COME GARDALAND”

VILLALAGO – “Ieri sono stato a Villalago pensando di partecipare ad un convegno tecnico-scientifico sull’orso, così era stato presentato dalla stampa locale, ed invece mi sono trovato ad assistere ad una grottesca riunione tenutasi in una tipica piazzetta di paese come se ne trovano a centinaia nelle nostre piccole località montane. Questo pseudo convegno è stato preceduto da una breve passeggiata intorno al lago Pio trasformato in simil parco Gardaland, le cui sponde erano state arredate da pupazzi di plastica raffiguranti diverse specie di animali selvatici”.
È l’affondo di Dino Rossi, portavoce del Comitato spontaneo degli allevatori Cospa.
“La breve camminata era guidata da un improbabile signore vestito in giacca a quadrettoni gialli e celesti con cravatta rosso fuxia, il quale illustrava al vice presidente della Regione, mediante i soliti cartelli rappresentativi, una finzione trasformata in realtà con lo sfondo di 5 o 6 papere da cortile che galleggiavano nello specchio d’acqua”.
“Al termine di questa promenade”, continua Rossi, “il corteo ha raggiunto la piazzetta di Villalago arredata con un orso anch’esso di plastica (perché quelli veri sono stati ridotti all’estinzione dai famigerati…sacerdoti dell’ambiente). Ho subito pensato ai tempi remoti, quando gli orsi, ridotti in catene, venivano portati dai loro carcerieri in giro per fiere e mercati di paese, esibendoli al pubblico attonito al fine di ricevere in cambio qualche moneta”.
“Oggi l’unica differenza con quei tempi antichi è che invece delle catene si utilizzano radiocollari e macchine fotografiche digitali per sfruttare il plantigrado e lucrare sulla sua pelle! Che tristezza dopo il fiume di denaro comunitario speso per salvare l’orso!”, conclude Dino Rossi.
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