Cronaca 26 Nov 2023 08:13

Pescara, la sfida di un giovane che rileva una piccola bottega alimentare assieme al papà

Pescara, la sfida di un giovane che rileva una piccola bottega alimentare assieme al papà

PESCARA – La bottega che regala vita e resiste, nonostante i rincari e le inevitabili difficoltà economiche che in alcuni casi impediscono di selezionare i prodotti da acquistare in base alla qualità. A fare la differenza è però il rapporto di fiducia che si instaura tra il commerciante e il cliente.

Ragion per cui c’è chi decide di investire risparmi e tempo per non far morire il negozio di prossimità. È il caso di Marco Scorrano, giovane 28enne di Pianella che, assieme a papà Gustavo, ha rilevato una bottega di generi alimentari a Pescara, in Viale Leopoldo Muzii, che ora porta il suo nome.

“Una bella sfida”, ammette Marco a Virtù Quotidiane. “Prima di buttarci in questa attività lavoravamo i prosciutti, a Pianella, ci occupavamo di disossare gli stagionati per conto terzi quindi offrivamo un servizio alle aziende. Non ci occupavamo della vendita. Poi abbiamo deciso di iniziare questa nuova avventura”.

Circa un anno fa la scelta di proseguire con ciò che i precedenti proprietari avevano portato avanti per diversi anni. Poi, a fine estate, la voglia di cambiare. Insegna e design completamente rinnovati. In vetrina maggiore visibilità e trasparenza per consentire ai clienti di intuire, già dall’esterno, cosa offre la bottega.

Le scorse settimane l’inaugurazione per segnare il prima e il dopo di un’attività storica, pronta a ricominciare daccapo.

“Non escludiamo la possibilità di aprire anche altri punti vendita in città o nelle zone limitrofe, dopo essere riusciti a consolidarci qui”, precisa Marco.

“Finora non è stato facile, ma siamo riusciti a mantenere i clienti della vecchia gestione. Ora ci sono delle novità perché abbiamo inserito altri prodotti caseari e non solo, principalmente di aziende abruzzesi e del centro e Sud Italia, ossia i sapori a cui siamo più abituati, perché ho notato che davanti a un formaggio del Nord, per esempio, c’è maggiore scetticismo da parte del consumatore locale”, racconta Marco.

“Per quanto riguarda conserve, confetture e marmellate preferiamo scegliere sempre quelle fatte dalle aziende del nostro territorio, ma per altre tipologie di prodotti, dal dolce al salato, selezioniamo anche quelli provenienti dal Sud. Prendiamo il pane da forni vicini. Uno in particolare che utilizza solo farine di tipo 1 e ogni giorno preparano diverse tipologie di pane, a basso contenuto glicemico. Al banco, oltre ai salumi e ai latticini, è possibile trovare il baccalà e le polpette cacio e ovo da cucinare a casa. Vi sono lonze e salami nostrani e prosciutti della zona di Parma. Con gli artigiani della nostra terra lavoriamo in sinergia, cercando di garantire sempre qualità e freschezza”, spiega Marco.

Lo stesso rapporto di fiducia va consolidato anche con i clienti, secondo il giovane commerciante, che punta a una sorta di riscoperta del senso di comunità, generalmente più frequente nei piccoli centri e meno in città.

In negozio è stato allestito anche un piccolo spazio di frutta e verdura, oltre all’angolo delle golosità che sta per  essere arricchito in occasione delle festività natalizie. La scelta dei prodotti, dalla cioccolata al panettone, ricade in tal caso su aziende del Centro, del Sud, ma anche del Nord. Presenti, a Natale, anche panettoni da forno.

Non si esclude la possibilità di organizzare  aperitivi e degustazioni in bottega, in collaborazione con le aziende del territorio da cui Marco e Gustavo si riforniscono.

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