CASTEL DEL MONTE – Per aver valorizzato a teatro la figura del pastore, ispirandosi alla straordinaria storia di Francesco Giuliani, al regista e attore Edoardo Oliva è stata consegnata la Verga d’argento, riconoscimento che ogni anno viene assegnato nell’ambito della Rassegna degli ovini di Campo Imperatore.
La manifestazione, alla 61esima edizione, ha richiamato stamattina in località Fonte Macina 19 allevatori con circa 9.500 capi di bestiame, oltre a produttori e artigiani. La prima edizione post pandemia, dopo la sospensione dello scorso anno, e soprattutto la prima per la Camera di Commercio Gran Sasso, nata dalla fusione degli enti camerali di Teramo e L’Aquila.
“Vogliamo rilanciare questa manifestazione storica, reputiamo che il segmento della pastorizia sia da valorizzare”, ha commentato la presidente Antonella Ballone. “I numeri devono essere sicuramente incoraggiati, ma è un settore molto importante non solo storicamente ma da portare avanti con una certa convinzione. Come istituzione dobbiamo lavorare per far sì che si superino le criticità, si favorisca e accompagni il passaggio generazionale, si aiutino le aziende a uscire da un certo ‘nanismo’. La mission istituzionale”, ha aggiunto la presidente della Camera di Commercio, “deve essere quella di renderci vendibili in maniera certificata”.
“La Rassegna per noi significa tradizione, è il giusto riconoscimento a quell’attività che da secoli è presente sul territorio ed è il suo vanto”, ha detto il sindaco di Castel del Monte Matteo Pastorelli, “oggi qui vogliamo ribadire che questa non è un’attrazione turistica ma è davvero un’attività che consente al territorio di vivere”.
“Questo spettacolo”, ha detto Oliva parlando de “La stanza del pastore” dopo aver ricevuto il premio da Pierluigi Imperiale, da sempre animatore di iniziative di promozione del tratturo Magno, “ha cercato di riproporre questo grande tema culturale che non è solo nostro ma appartiene a tanti altri siti, italiani e non solo. Lo spettacolo, che ha girato l’Italia, parla infatti un linguaggio universale trasmettendo il messaggio che la transumanza, soprattutto attraverso la figura di Giuliani, cercava di proporre, come quella del riscatto culturale. Giuliani quando è morto da autodidatta aveva 400 volumi e citava a memoria Tasso, Dante, Ariosto. Capiva che la cultura poteva essere occasione di riscatto di una condizione, come quella dei pastori, che per tanto tempo li ha relegati agli ultimi anelli della società”.
Alla cerimonia, che ha visto la premiazione dei pastori Ovidio Damiani, Mario Civisca, Giuseppina Aloisi, Rodolfo Mucciante, Alessandro Pelini, Angela Maria Petrocco, Giulio Petronio, Secondino Moro, Francesco Schiavone, Manuela Tripodi, Ruggero Damiani, Giacomo Delfino, Lorenzo Damiani, Guerino Cherubini, Renato Mucciante, Mario Pallante, Claudio Petronio e Antonio Damiani, hanno partecipato anche la deputata Stefania Pezzopane, il presidente della Regione Marco Marsilio, l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente, l’assessore all’Agricoltura del comune dell’Aquila Fabrizio Taranta e il sindaco di Barisciano Fabrizio D’Alessandro. (m.sig.)
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