L’AQUILA – Ammontano a circa 24 mila le domande processate e ammesse ai contributi a fondo perduto a favore dei settori turismo, commercio al dettaglio e altri servizi per contrastare gli effetti della crisi economica innescata dal Covid. Almeno sulla carta. I ristori infatti non è detto che siano stati effettivamente erogati.
“Sono circa 45 mila le domande pervenute alla Regione per accedere al fondo perduto – riepiloga a Vq l’assessore regionale alle Attività produttive Daniele D’Amario – per un totale di circa 27 milioni di euro. Al 29 gennaio attraverso due determine abbiamo approvato il dodicesimo e il tredicesimo elenco delle istanze ammesse al fondo, portando quindi il numero delle domande processate a circa 24 mila”.
L’approvazione della determina, tuttavia, non corrisponde all’effettiva erogazione delle risorse. Pratica che dipende dall’ufficio ragioneria dell’ente i cui tempi, secondo quanto si apprende dalla Regione, risultano più lunghi. In altre parole sulla carta risultano evasi contributi per quasi 20 milioni di euro, ma chi è a casa ad attendere non li ha ancora ricevuti.
“L’erogazione – specifica D’Amario – avviene in tre tranche, una connessa ai fondi europei, l’altra dello Stato e l’altra della Regione. Ad ogni modo il nostro obiettivo è di riuscire a evadere tutte le 45 mila domande entro i primi giorni di aprile”.
Un anno e un mese dopo il primo lockdown.