Cronaca 25 Lug 2025 10:42

Sul vino si moltiplicano gli eventi-fotocopia. Fivi Puglia sbotta: “Scegliamo noi a quali andare, basta denigrazioni”

Sul vino si moltiplicano gli eventi-fotocopia. Fivi Puglia sbotta: “Scegliamo noi a quali andare, basta denigrazioni”
Gianni Mauriello

BARI – “Il rispetto non si misura in cartoni”. Con questa frase Fivi Puglia si sfoga sui social riguardo a una situazione considerata ormai insostenibile, quella in cui gli organizzatori di eventi del vino – che proliferano e spesso sono tutti uguali, senza un preciso focus – vessano i produttori sulla partecipazione a degustazioni chiedendo gratis cartoni di bottiglie frutto del proprio lavoro.

Una situazione che ha scatenato un post accorato in cui si esprime con amarezza una pratica – scorretta, si intende – che mette alla gogna quei produttori che scelgono di non partecipare a quell’imperdibile evento in località tal de’ tali della Puglia.

Ecco il post della Federazione dei vignaioli: “In questi giorni, ad alcune aziende vitivinicole stanno arrivando comunicazioni dai toni inaccettabili, da parte di organizzatori di eventi enogastronomici. Riteniamo necessario ribadire che nessuna azienda è tenuta a giustificare la propria eventuale assenza da un’iniziativa, né può essere denigrata o colpevolizzata per non aver messo a disposizione, gratuitamente, vino o risorse economiche. Produrre vino non è un gioco: è un lavoro serio, fatto di costi, scelte e sacrifici quotidiani. Chi organizza eventi dovrebbe esserne consapevole e costruire collaborazioni basate su rispetto, ascolto e riconoscimento reciproco. In particolare, non possiamo accettare associazioni o organizzatori che vivono sulle spalle dei produttori – siano essi piccoli o grandi – scaricando su di loro pressioni, spese o doveri non condivisi. Se davvero si vuole valorizzare il vino, bisogna partire da chi lo produce. Non da chi pretende, giudica o divide. Come Fivi Puglia, siamo sempre disponibili al confronto, alla partecipazione e alla costruzione di progetti condivisi. Ma diciamo no a logiche che alimentano tensioni e colpevolizzano chi lavora con onestà e passione.”

Gianni Mauriello, delegato Fivi Puglia, ha raccontato a Virtù Quotidiane l’accaduto.

“Non ci riferiamo a un singolo episodio solo recente, ma a una pratica che va avanti da qualche anno. Si susseguono ormai, manifestazioni similari tra loro che prevedono non solo un contributo in termini di bottiglie, ma anche economico e spesso cospicuo a fronte di nulla, nessun servizio dedicato”.

“Per noi”, spiega il vignaiolo, “è un costo partecipare, mandare prodotti e impiegare persone ai banchi, quindi possiamo scegliere gli appuntamenti che vogliamo approfondire e altri invece, su cui preferiamo soprassedere. Arrivando alla goccia che ha fatto traboccare il vaso: un evento a cui ogni azienda Fivi è stata invitata a partecipare e alla risposta negativa da parte di alcune cantine, sono seguite lettere in cui si mortificano i professionisti, screditando con arroganza il lavoro che ogni giorno si fa in campo e cantina”.

Il problema non è economico secondo il delegato, ma è legato alla mancanza di rispetto verso la scelta di voler partecipare o meno a quell’appuntamento ben preciso. A tutto ciò si aggiungono anche organizzatori improvvisati che vedono nel vino solo e soltanto opportunità di business non meglio precisate e senz’anima, quindi mettono nello stesso calderone cibo, vino, intrattenimento scollegato, chiedendo ai produttori sforzi senza un ritorno in termini di immagine ed economici, magari non rimborsando neanche le referenze portate, ma pretendendo numeri di bottiglie cospicue.

Chiaramente si fa la differenza con eventi che, da anni, si distinguono sul territorio per serietà e professionalità e su questo, Mauriello, non ha assolutamente dubbi e promuoverli personalmente e come Fivi è importante.

È vero però, che alcuni produttori non sempre sono chiari nel rispondere a un invito. Spesso le telefonate vengono disattese, così come le mail che si susseguono e cadono nel vuoto per mesi. Tutto ciò crea disagio anche agli organizzatori, quindi sarebbe giusto cercare di fare un planning annuale riguardo gli eventi a cui partecipare, magari destinando un budget e un numero di bottiglie.

“Condanniamo questi comportamenti, ma questo sfogo è frutto di una situazione ormai insostenibile”, insiste Mauriello. “Abbiamo deciso di fare maggiormente rete tra produttori Fivi e non solo, in modo da contrastare queste pratiche da bulli. Vogliamo che la coercizione finisca perché siamo liberi di decidere gli eventi a cui partecipare”.

“Forse in Puglia è arrivato il momento di rivedere tutti questi appuntamenti tutti uguali e che aggiungono poco al dibattito del vino, guide e concorsi poco chiari, così è ora di dire basta a pseudo comunicatori del vino che si fanno promotori di cause che non conoscono. È ora di fare davvero rete tra i produttori per avere maggiore consapevolezza su un mondo in crisi e si evolve continuamente”, conclude.

IL POST DI FIVI PUGLIA


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