Cultura 29 Giu 2024 07:41

“A love supreme”, al festival jazz di Capestrano è la volta di Daniele Di Bonaventura e Carlo Maver

“A love supreme”, al festival jazz di Capestrano è la volta di Daniele Di Bonaventura e Carlo Maver

CAPESTRANO – “Bandoneon soli, in duo finale” con Daniele Di Bonaventura e Carlo Maver è il concerto in programma stasera, sabato 29 giugno alle ore 21,00, nell’ambito del festival “A love supreme–Capestrano incontri jazz” che anima la suggestiva Abbazia di San Pietro ad Oratorium.

Di Bonaventura è considerato uno dei più originali e creativi bandoneonisti al mondo. La sua musica è una mescolanza meravigliosamente seria e al contempo straordinariamente giocosa di musica classica (composizione e struttura) e di jazz (improvvisazione e libertà), e fa riferimento in particolar modo alle tradizioni melodiche mediterranee e al genere musicale sudamericano.

Anche nelle sue esibizioni da solista esegue e improvvisa pezzi che nascono dalla sua “patria musicale”, la cui ispirazione spazia dai compositori del barocco ai classici della canzone popolare, per approdare al suo ultimo repertorio, e creano un suo specifico mondo musicale incredibilmente variegato e nel contempo inconfondibile, dove il bandoneon sa trasformarsi, come per gioco, in un’armonica a bocca o nell’organo di una Chiesa. Nasce una corrente dinamica di melodie superbe, capaci di incantare l’ascoltatore.

Mentre il rapporto di Carlo Maver con il bandoneon è iniziato proprio grazie a Daniele Di Bonaventura, che dello strumento è un virtuoso, indirizzandolo sui sentieri giusti per apprendere al meglio lo strumento. Poi Maver è stato uno dei pochi allievi del grande bandoneonista argentino Dino Saluzzi con lunghi soggiorni in Argentina, per un rapporto che ha significato molto sia per la tecnica strumentale che per la ricerca di un proprio stile e linguaggio. Con il flauto prima, ed il bandoneon poi, si è inserito presto nel jazz, bolognese e non, attraverso la collaborazione con il maestro Teo Ciavarella, che l’ha portato a condividere collaborazioni e palcoscenici con musicisti di primo piano, da Eddie Gomez a Hengel Gualdi, da Javer Girotto a Cheryl Porter e Simone Zanchini.

“Il bandoneon è entrato nel festival grazie al fatto che conosco e stimo il lavoro che Carlo Maver e Daniele Di Bonaventura portano avanti da vari anni, perfettamente in linea con la filosofia del festival. Siamo fiduciosi che ne verrà fuori una serie di concerti veramente speciali”, afferma Dimitri Grechi Espinoza, direttore artistico di “A love supreme”.

La seconda edizione della kermesse si è aperta giovedì con lo stesso Grechi Espinoza al sax con un ensemble composto dalle due note soprano specializzate in canto barocco Anna Simboli ed Elena Bertuzzi e le allieve di canto barocco Veronica Berardi e Honoka Aoki del Conservatorio Evaristo Felice Dall’Abaco, ed è proseguita ieri con il contrabbassista, violista da gamba e compositore Chris Dahlgren. I concerti sono tutti ad ingresso gratuito.


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