Cultura 04 Ago 2021 08:02

DIODATO SCALDA LA RASSEGNA DELLA “BARATTELLI”: L’AQUILA BRILLERÀ SEMPRE

DIODATO SCALDA LA RASSEGNA DELLA “BARATTELLI”: L’AQUILA BRILLERÀ SEMPRE
foto Domenico Gualtieri

L’AQUILA – Un platea gremita per Antonio Diodato, noto al grande pubblico solo come Diodato, il primo dei tre ospiti della rassegna “Nell’Ombra della Musica Italiana” della Società aquilana dei concerti “Bonaventura Barattelli”, iniziata ieri sera e che il 5 agosto ospiterà il chitarrista e cantautore Alex Britti sul palco con il trombettista jazz Flavio Boltro.

“Finalmente all’Aquila!” ha urlato il cantante dopo i primi pezzi. “Come state? Prima di tutto grazie di essere qui. Non è scontato, ma trovarsi qui con voi è speciale davvero!”.

Un concerto in cui Diodato, in splendida forma vocale, ha regalato energie, splendido sound, atmosfere intime e momenti più ballabili: “Chi è che voleva ballare? Stand up” e ha, con gentilezza, invitato il pubblico presente ai piedi della scalinata di San Bernardino a ballare, per pochi istanti possibili consentiti dalle stringenti norme di sicurezza anti-covid.

Dopo aver scaldato il pubblico, Diodato da solo sul palco, al pianoforte, ha stregato tutti. “Per ridare l’intimità vissuta per nove mesi, in una casa di amici in cui dovevo stare poche settimane e poi rimasi 9 mesi, era il luogo in cui ho vissuto in una bolla, con qualche amico e in questa casa accadeva questo, ogni tanto suonavamo così com’è ora qui”.

E raccontando, anche con spiccata ironia, è giunto a parlare di Daniele “il mafio” Tortora che lo ha introdotto all’Aquila.

“L’ho vista dopo il sisma e raramente ho incontrato persone così forti, per questo la città brillerà sempre, per le persone che la abitano. Qui mi sento a casa”.

Diodato ha proseguito la serata regalando i suoi più grandi successi come “Fai rumore”  urlata a squarciagola dal pubblico aquilano, e altri successi.

In due diversi momenti ha anche omaggiato, con maestria, garbo e straordinaria vocalità, Fabrizio De Andrè e Lucio Dalla.

“Vita meravigliosa” è il brano con cui ha chiuso il concerto nel quale ha voluto ricordare ogni singolo musicista che l’ha accompagnato, una band strepitosa composta da Rodrigo D’Erasmo al violino, Greta Zuccoli alla voce, Andrea Bianchi alle chitarre, Alessandro Commisso alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Lorenzo Di Blasi alle tastiere, Beppe Scardino al sax baritono e flauto e Stefano “Piri” Colosimo alla tromba e flicorno.

Diodato ha poi salutato la città ricordando tutte le persone del backstage cui il pubblico dell’Aquila ha tributato un lungo applauso, anche dando seguito alle parole dello stesso artista: “Fatelo durare tanto perché quando ci mobilitiamo per loro ci possiate sostenere anche voi. E il grazie infinito a voi tutti presenti qui”.


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