I NOMI DEGLI ARTISTI CHE ESPORRANNO AL NUOVO MAXXI DELL’AQUILA
di Mattia Fonzi

ROMA – Cinque opere site specific affidate ad altrettanti artisti italiani e progettate appositamente per la nuova sede aquilana del MAXXI.
A rivelarlo, in un’intervista al Giornale dell’arte, è Margherita Guccione, direttrice del MAXXI Architettura.
La sede aquilana del Museo nazionale delle arti del XXI Secolo aprirà i battenti nel giro di alcuni mesi. Il ripristino post-sisma e il restauro di Palazzo Ardinghelli, nel centro città, è agli sgoccioli, come Vq ha raccontato attraverso parole e immagini lo scorso dicembre.
È quindi il momento di concretizzare sulle permanenti (e non solo) che troveranno spazio al MAXXI dell’Aquila. Ai microfoni di Jenny Dogliani, Margherita Guccione rivela gli artisti cui sono state commissionate opere site specific.
Si tratta dell’abruzzese Ettore Spalletti – scomparso recentemente ma non prima di aver progettato un’opera in corso di realizzazione per la cappella del piano nobile di Palazzo Ardinghelli – Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti e Nunzio.
A loro si aggiungerà la russa Anastasia Potemkina, chiamata a sigillare il ruolo fondamentale ricoperto dalla Federazione Russa nel finanziare la ricostruzione dell’edificio barocco dopo il terremoto del 2009, e due progetti fotografici sul territorio, rispettivamente di Paolo Pellegrin e Stefano Cerio.
Insieme a tutto questo, si sta inoltre lavorando a una selezione di opere di artisti importanti: “E anche questa è una sfida – afferma Guccione al Giornale dell’arte – a perché passiamo dagli spazi contemporanei di Roma agli ambienti sontuosi delle tre sale (di Palazzo Ardinghelli, ndr) che si affacciano sul fronte principale e che accoglieranno le opere site specific degli artisti insieme a una selezione di opere della collezione di arte, architettura e fotografia. Tra gli artisti Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, Rudolf Stingel, Bruna Esposito, Philippe Rahm, François Roche, Toyo Ito, Sergio Musmeci, Sol LeWitt, Paolo Soleri“.
Al piano terra ci sarà l’accoglienza e la biglietteria, con due ascensori che renderanno accessibile la visita alle grandi sale al piano superiore. Sempre al piano terra ci saranno spazi per attività in collaborazione con soggetti attivi del territorio. una sala multifunzionale per eventi, corsi e workshop che si terranno insieme all’Accademia delle Belle Arti aquilana.
E poi il bookshop con i cataloghi, che come ha raccontato Barbara Bologna su Vq a dicembre sarà la naturale uscita di chi visita il museo, su via ed arco Ardinghelli. L’illuminazione sarà coordinata da MAXXI e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila.
A quanto si apprende, infine, sarebbe in via di definizione l’accesso agli ingressi. Fino all’inizio della pandemia, infatti, il progetto prevedeva aperto sia l’ingresso principale (su piazza Santa Maria Paganica) che il retro, su via Garibaldi. Bisognerà capire se e cosa cambierà con le nuove misure di sicurezza in tema di distanziamento fisico.
L’apertura, inizialmente prevista per la scorsa primavera, slitterà a dopo l’estate.
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