Cultura 22 Lug 2024 17:29

Il Mammut a grandezza naturale, opera d’arte che sfila tra L’Aquila e il circondario

Il Mammut a grandezza naturale, opera d’arte che sfila tra L’Aquila e il circondario

L’AQUILA – Realizzare, in modo corale e partecipato, un Mammut a grandezza naturale e trasfigurato in opera d’arte, gemello di cartapesta, legno e ferro, del celebre fossile custodito nel Museo Nazionale d’Abruzzo nel castello cinquecentesco dell’Aquila, che si metterà in cammino il 14 settembre con una grande performance collettiva prima per le strade e piazze dell’Aquila nell’ambito del Performative 04 del Maxxi L’ Aquila e poi in ben 13 comuni del territorio.

Questo l’ambizioso e inedito obiettivo del progetto “Terre sonanti – Il Mammut”, che entra sempre più nel vivo con l’avvio, domani nel laboratorio di scenotecnica del maestro Ferdinando Tacconi, ex scenografo del Teatro stabile d’Abruzzo, a Cavalletto d’ Ocre, di un laboratorio aperto a tutti, curato dall’artista Massimo Piunti, che avrà come obiettivo proprio quello di modellare con la cartapesta e decorare il grande mammut di cui è già stato realizzato l’enorme scheletro in legno.

“L’iniziativa – spiega Silvia Di Gregorio ideatrice e organizzatrice del progetto – trae ispirazione da uno dei simboli identitari del territorio e intende promuovere sinergie tra persone , enti , associazioni , artisti , studenti e comunità per affermare la vitalità del patrimonio culturale e le potenzialità che è in grado di esprimere quando se ne riattraversa e rinnova il senso attraverso la partecipazione facendo del Mammut un generatore di ‘terra sonante’, che invita metaforicamente a ricontattare dentro sé una forza visionaria e a mettersi in cammino”.

Negli scorsi mesi sono stati già realizzati alcuni dei laboratori musicali e teatrali per creare la performance che accompagnerà l’ uscita del Mammut ,così ricostruito, dalla fortezza spagnola e attraverso la città, laboratori gratuiti ed aperti a tutta la cittadinanza che si sono svolti a Fontecchio e a L’Aquila presso l’Accademia delle Belle Arti e il Maxxi, dove ci sarà un altro step dal 26 al 29 agosto prossimi.

Il laboratorio “Officina del Mammut” che inizia domani a Cavalletto d’Ocre è parte del progetto “Terre Sonanti il Mammut” un progetto sostenuto con fondi Restart di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di ritrovamento del Mammut, e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.

Il progetto è ideato e curato da Silvia Di Gregorio vede la collaborazione di Università dell’Aquila, Maxxi L’Aquila, Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Parco Sirente Velino, “Comunità 24 Luglio”, centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio-Rocca di Mezzo, Navelli e Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap-casa di arte e natura, Appstart società cooperativa Onlus, impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, impresa “Catering 24 Luglio “, è compreso nel “Festival di teatro Aria” e parte delle attività culturali di Ateneo ed ha il patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).


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