Laboratori di tessitura, canto e musica con artisti da tutto il mondo per la rigenerazione dei paesi dell’Aquilano

L’AQUILA – Partecipatissimi laboratori di tessitura artistica a San Lorenzo di Beffi, con l’artista cilena Daniela Pizarro Torres, di canto e musica a Villa Sant’Angelo, con Diana Gameros, arrivata da San Francisco. La Regina Lactans, raccontata dalla critica d’arte del Munda a Fontecchio, da dove proviene l’opera di gusto bizantino ora conservata nel museo a L’Aquila.
Prosegue ed entra sempre più nel vivo il progetto Arca (Arte, rigenerazioni comunità, abitare), che fino al 1° dicembre vedrà protagonisti 14 artisti da più Paesi del mondo, in 11 comuni del cratere sismico 2009 come Barisciano, comune capofila, Fossa, Scoppito, ed ancora Acciano, Fontecchio, Ocre, Poggio Picenze, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi, Tornimparte e Villa Sant’Angelo.
Il tutto con attività specifiche per ciascuna comunità, coinvolgendo abitanti, associazioni e istituzioni culturali, attraverso incontri, laboratori, attività formative e performative, mostre ed eventi di presentazione e restituzione.
ll progetto, con l’ ideazione e la direzione artistica di Silvia Di Gregorio, è sostenuto dalla Bcc e ha il patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere (Usrc), finanziato dal Programma Restart Priorità C. Partner sono oltre agli 11 Comuni, sono il Teatro stabile d’Abruzzo, al Munda, al Maxxi L’ Aquila, e all’Università dell’Aquila, anche The Current -Center for contemporany art, associazione con sede nel Vermont negli Stati Uniti, la cooperativa AppStartOnlus e la Comunità 24 Luglio OdV.
Prossimi arrivi saranno a Tornimparte quello di Petna Ndaliko, dalla Repubblica Democratica del Congo, regista, organizzatore ed educatore comunitario e fondatore di YoleAfrica, ad Ocre di Amirah Gazel, dal Costa Rica, del movimento surrealista internazionale, pittrice, fotografa, artista comunitaria e muralista, a Barisciano di Indira Urrutia, dalla Spagna, artista visiva e organizzatrice di comunità e sempre a Barisciano il 10 settembre ci sarà il prossimo incontro del Munda. Ana Woolf pedagoga, attrice e regista argentina, che ha già svolto il suo laboratorio, incontrerà i ragazzi del Punto Luce a Tione degli Abruzzi il 4 settembre.
A San Lorenzo di Beffi, piccola e bellissima frazione del Comune di Acciano, lungo la Valle Subequana, è arrivata e svolgerà il suo laboratorio dal 5 settembre l’artista cilena Daniela Pizarro Torres (Dani Negri), che si è meritata la ribalta internazionale come ricercatrice di pratiche comunitarie, ed esplora l’arte tessile come atto di resistenza, memoria e connessione all’interno delle comunità.
“Da piccola studiavo in una scuola che si chiamava proprio San Lorenzo. Mia nonna Amalia mi ha insegnato a cucire, ma lei non voleva, perché per lei operaia tessile, era lavoro terribile. ‘Devi studiare, non fare questo’, mi diceva. In Cile sono cresciuta con lei, in piccoli paesi, come questi in Abruzzo, in questa bellissima valle”, ha detto Torres nel presentarsi alla cittadinanza”, racconta.
“Per la sapienza degli indigeni, se parli di passato e di presente, parli necessariamente di futuro – ha spiegato poi -. E qui faremo una mappa un po’ particolare, dove ricordare come era nel passato San Lorenzo, come è ora, come potrà essere in futuro, partendo da quando si era bambini, di quando c’erano tanti bambini che giocavano in piazza, le feste, la musica, le tradizioni . Questa mappa nascerà dall’ascoltare e dall’ascoltarsi, come io ascoltavo mia nonna, che è sempre con me. Il risultato di questo processo sarà una opera in tessuto, a cui tutto avranno dato un contributo, e resterà qui, in un luogo che tutti insieme decideremo”.
Ha aggiunto il sindaco di Acciano Fabio Camilli: “È importante che il fulcro della presenza di Daniela Pizarro sia la nostra San Lorenzo, che per quanto piccolo sta vivendo una stagione di rinascita. qui la ricostruzione edilizia è terminata, le abitazioni stanno avendo nuova vita con due bnb e anche il ritorno di persone che non erano tornate da anni. Il suo laboratorio si svolgerà nella ex Locanda La Corte, un luogo anche per me pieno di ricordi, è lì ad esempio che festeggiai la mia laurea”.
A Villa Sant’Angelo dal oggi al 4 settembre condurrà invece il suo laboratorio Diana Gameros, cantante, chitarrista, pianista, compositrice, cantautrice, insegnante principale del Lullaby Project e membro principale dell’Immigrant Orchestra. Residente a San Francisco, California, è nata a Ciudad Juárez, in Messico.
“Un foglio bianco è ciò che ti chiedo, dove si incontrano solitudine e cuore, voglio essere leggera come un foglio di carta, con la vita che possa scrivere sopra di me”, recita una sua canzone, cantata nella gremita sala polivalente del villaggio Map spiegando poi: “Il mio invito è a pensare ad una canzone, quella che vogliamo, che ci sta a cuore, della nostra terra pensandola come la nostra casa, o come un luogo in cui si arriva come stranieri ma in cui ci si sente amati e accolti. Ricordando che sempre, anche nei momenti più difficili, nelle terre segnate dai conflitti, c’è sempre un raggio di luce che filtra da una crepa e ad esso bisogna aggrapparsi”.
Il laboratorio nella sala ottagonale del villaggio Map si fonda su particolari tecniche chiamate “song writing”, in un lavoro di ricerca e scrittura per comporre una nuova canzone che sarà poi eseguita e registrata. Coinvolti anche i musicisti del territorio. Diana Gameros, suonerà a L’Aquila nel Performative 05, la manifestazione del Maxxi, in un evento in collaborazione con Arca.
Ha commentato il sindaco Domenico Nardis: “Questo progetto dimostra come possono essere utilizzati i fondi Restart, nell’ottica di una ricostruzione sociale e con la capacità dei Comuni di mettersi insieme e proporre progetti condivisi e di area larga. Un approccio vincente da utilizzare in tutti gli ambiti possibili. È un vivo piacere e un onore avere qui con noi una artista di questa caratura internazionale”.
Proseguono intanto gli incontri del Munda sul territorio, per raccontare e divulgare la conoscenza delle opere d’arte conservate nel museo aquilano, ma provenienti dallo stesso territorio, La nuova tappa ha toccato Fontecchio, con protagonista la Regina Lactans, che era conservata nella chiesetta San Pio, frazione di Fontecchio
“È una Madonna regina, ma anche madre infatti è raffigurata come una donna che allatta – ha spiegato la storica dell’ arte Federica Antonini -. Unisce in sé queste due iconografie e va ad enfatizzare la doppia natura umana e divina. È una Madonna che si rifà alla cultura bizantina, come dimostra la sua capigliatura, la corona, la fissità, la centralità della figura. È agghindata come una basilissa, una regina bizantina. Un’opera particolarmente importante, ma anche particolarmente significativa in quello che era l’ambito della stagione di produzione di statue lignee e tavole dipinte di soggetto mariano che, tra la fine del XII e la prima metà del XIV secolo, conobbe in Abruzzo una stagione particolarmente fertile”.
Ha aggiunto Antonini: “Il progetto Arca mira a creare comunità, a fare comunità creando e facendo arte e il Munda, custode di identità culturale, storica e artistica, si inserisce in questo progetto portando sul territorio le opere che da quel territorio provengono, uscendo dalle mura del museo. Per far comprendere che questo territorio fu vivo artisticamente bisogna tener conto che l’Abruzzo era un crocevia non soltanto commerciale ma anche culturale, attraversata dalle influenze umbro – spoletine, ma anche fiorentine e adriatiche a muovendo da Venezia, e sulle vie che portavano da Roma verso la Terra Santa, non si spostavano solo le merci, o le greggi per la transumanza, ma anche le idee”.
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