Olio e frantoi 19 Dic 2020 19:14

IL LUSSO DI MANGIARE GENUINO CON L’OLIO SETTE ETTARI

IL LUSSO DI MANGIARE GENUINO CON L’OLIO SETTE ETTARI

MOSCIANO SANT’ANGELO – Il riflesso dell’oro accende le tonalità verdi della texture. Quell’oro che rimanda al lusso estremo raccontato attraverso ogni singolo particolare.

È nata sotto il segno dell’esclusività l’avventura di Sette Ettari, l’azienda agricola creata da Carino Tullii a Mosciano Sant’Angelo (Teramo). Trentun anni, sposato e papà di una bimba, quest’anno ha deciso di dare una veste imprenditoriale a una tradizione di coltivazione familiare.

“Sono cresciuto nel verde, tra le passeggiate nell’orto, in campagna –  racconta Carino a Virtù Quotidiane – . Io, i miei fratelli e tutta la famiglia abbiamo avuto la fortuna di sederci a tavola avendo a disposizione sempre qualcosa di buono, che veniva dalle nostre terre. I pomodori, la passata, l’olio. L’olio per noi è sacrosanto”.

E proprio su quell’olio Carino ha voluto puntare per dare il via al progetto Sette Ettari.

“Mio nonno, dal quale ho ripreso il nome – racconta questo giovane imprenditore, innamorato della sua terra – alla fine degli anni ’70 ha deciso di rientrare dal Piemonte, dove aveva un’azienda di autotrasporti a Torino, e riportare tutta la famiglia in Abruzzo. Era molto attaccato al suo paese di origine e ha scelto di acquistare un grande casolare con dei terreni intorno proprio a Mosciano”. Lì il nonno di Carino costruisce la casa di famiglia e comincia a coltivare olio e altri prodotti.

“Tra le varie coltivazioni c’era un uliveto fatto di cultivar molto fruttuose – continua – frantoio, dritta e leccino e poi avevamo qualche pianta di coratina e tortiglione. La mia famiglia ha sempre prodotto olio che vendevamo a parenti e amici. Non ci siamo mai resi conti della estrema ricchezza che avevamo tra le mani”.

Fino a quest’anno, quando Carino, memore dell’ottima qualità riscontrata nell’olio dell’anno scorso, decide di iniziare la produzione a tutti gli effetti, sfruttando le circa 750 piante delle tre cultivar.

“Quelle piante che hanno più di 30 anni, oggi sono nel pieno della loro maturazione – rivendica orgoglioso Tullii-. Con il supporto di un agronomo, ho cominciato a curare le piante, seguendo personalmente la potatura, la concimazione naturale. Arrivati in frantoio avevamo davvero un olivo sano e bello. Abbiamo fatto un blend e ne è venuto fuori un olio importante. Equilibratissimo, con le giuste note di amaro e di piccante e l’acidità bassissima. Un fruttato medio che si abbina con tutti i tipi di piatti”.

Per questo olio eccellente, che prende il nome dagli ettari dell’uliveto che circondano il casolare di famiglia (ma l’azienda conta in totale una superficie di 25 ettari), Tullii sceglie anche un vestito esclusivo. Bottigliette in vetro nero, dalle linee squadrate, contenute in un astuccio, sempre nero, dal materiale soft touch, danno subito l’idea del lusso. “Il lusso di mangiare genuino, come recita il nostro pay off – chiarisce Carino -. Proponiamo un’edizione limitata da 600 etichette numerate suddivise in due formati da 100 ml e 500 ml e poi abbiamo i classici in latta da 1,5, 3 e 5 litri. È un prodotto di nicchia che stiamo vendendo molto attraverso il nostro e-commerce. L’idea è stata da subito quella di fare qualcosa di grande qualità. Ci ritroviamo una fortuna che ci stanno lasciando nonni e genitori con tanti sacrifici e per me è motivo di orgoglio poterla continuare”.

E se l’esordio è stato affidato all’oro verde, per il quale l’azienda punta a ottenere la certificazione biologica, Sette Ettari è un progetto che ha già le finestre spalancate sul futuro. “Abbiamo intenzione di creare un ristorante e un agriturismo, che seguano quella filosofia di portare il genuino in tavola”, anticipa Tullii. L’agriturismo, con camere, si chiamerà Lusso, e il ristorante Genuino, e daranno l’occasione di vivere un’esperienza di quel turismo verde che l’Abruzzo sa regalare.

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