Olio e frantoi 08 Set 2025 15:03

ValleRuan, il primo olio extravergine d’oliva prodotto nel Regno Unito da olive coltivate in Cornovaglia

ValleRuan, il primo olio extravergine d’oliva prodotto nel Regno Unito da olive coltivate in Cornovaglia

CORNOVAGLIA – Negli ultimi anni l’olio extravergine d’oliva di qualità ha oltrepassato i confini tradizionali del Mediterraneo, raggiungendo mercati e territori che fino a poco tempo fa sembravano lontani dalla sua cultura d’origine.

Oggi è possibile trovarlo in regioni del Nord Europa, nel Regno Unito e persino in aree rurali dove un tempo era difficile reperirlo. Questo ampliamento testimonia un cambiamento nei consumi e una crescita dell’attenzione verso il prodotto autentico legato al benessere e alla sostenibilità.

Tra queste realtà, proprio nel Regno Unito, si è affermata l’azienda ValleRuan. ValleRuan Olive Oil è un progetto pionieristico situato nella penisola di Roseland, in Cornovaglia, che rappresenta il primo olio d’oliva commerciale prodotto nel Regno Unito.

L’idea, iniziata nel 2024, è scaturita da una conversazione in un pub locale, dove il fondatore Nik Butcher ha ricevuto terreni in prestito per piantare circa 500 ulivi.

Ruan Lanihorne

A parlarne a Virtù Quotidiane è proprio il fondatore Nik: “La ValleRuan Olive Oil Company è stata fondata da me e Rick Orchard. Lui è un biochimico e io ero un consulente delle risorse umane, quindi era una novità per entrambi”.

“Stavamo parlando nel pub del nostro villaggio – The King’s Head, Ruan Lanihorne – del fatto che avevo sempre desiderato provare a coltivare olive e produrre olio, ma non avevo mai avuto né la terra né i mezzi finanziari per farlo. Il proprietario del pub, che è anche un agricoltore locale, ci ha detto che potevamo usare parte del suo terreno non coltivato se volevamo provare”.

“Quando anche un altro proprietario terriero locale ci ha offerto del terreno e Rick ha deciso di finanziare l’avvio dell’attività, abbiamo deciso di iniziare con due siti di prova, e il resto è storia”.

Nik Butcher durante un’intervista

Le origini italiane di Nik hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo del progetto. “Avere un padre italiano e una tradizione familiare nella coltivazione delle olive ha influito molto. Anche il nome della nostra azienda deriva in parte da Vallerotonda, un paese del Lazio dove è nato mio padre, e in parte da Ruan Lanihorne, il paese della Cornovaglia dove vivo ora e dove abbiamo sede”.

“Credo che più di ogni altra cosa, ripensare alle mie origini italiane mi abbia spinto a provare a coltivare e spremere le olive. Stiamo cercando di creare una comunità di persone che si impegnino in ciò che facciamo, sia attraverso piccoli investimenti locali, sia attraverso la raccolta manuale. Vogliamo che il maggior numero possibile di persone del posto si impegni in qualcosa di cui poter essere orgogliosi”.

Il legame con il territorio torna anche nella scelta di intraprendere quest’attività in Cornovaglia. “Mi sono trasferito nella penisola di Roseland sei anni fa e mi sono innamorato della zona, quindi quando si è presentata l’opportunità di avviare l’attività, mi è sembrato il luogo naturale dove farlo”.

Un microclima caratteristico e la presenza dell’aria marina hanno contribuito a produrre oli a bassa acidità a base di un blend di olive Arbequina e Picual, che tendono a prosperare nel clima mite della zona. “Il nostro olio ha un forte sapore pepato, ma è incredibilmente morbido al palato con una nota finale leggermente salata”.

Il processo di produzione dell’olio è semplice ed essenziale. “Raccogliamo manualmente le nostre olive e le spremiamo immediatamente. Il nostro frantoio si trova nello stesso sito della maggior parte dei nostri alberi dista meno di 100 metri dall’albero al frantoio. Vogliamo mantenere la raccolta il più tradizionale possibile, anche in questo caso per sviluppare un senso di comunità, ma utilizziamo un moderno frantoio a freddo per produrre l’olio”.

“Utilizziamo solo terreni non coltivati che altrimenti sarebbero stati lasciati a pascolo e fieno, e coltivando in modo naturale senza prodotti chimici, cerchiamo di essere il più sostenibili possibile. Le olive vengono coltivate tutte entro un raggio di due miglia dal luogo di spremitura, non le trasportiamo su lunghe distanze, e tutti i nostri trasporti avvengono tramite veicoli elettrici”.

Il punto di forza di ValleRuan è la tracciabilità. Non solo garantiscono che l’olio sia prodotto con olive coltivate in Cornovaglia, ma riescono a risalire all’uliveto da cui proviene ogni lotto in questione.

“Poiché non saremo mai un grande fornitore di olio, possiamo tracciare la provenienza e la destinazione di ogni singolo prodotto. Si tratta di un processo completamente naturale e quando le persone ci visitano, possono vedere come funziona e rendersi conto di quanto sia semplice e rispettoso dell’ambiente”.

Al momento e per via della produzione ancora a scala ridotta, la vendita avviene principalmente a livello locale attraverso partner commerciali. La Cornovaglia è una grande destinazione turistica, quindi il mercato per l’olio è un grande canale di vendita. “Forniamo olio anche ad alcuni ristoranti locali e puntiamo ad aumentare questo aspetto della nostra attività con il raccolto di quest’anno”.

“Al momento stiamo lavorando ad alcune collaborazioni con altre aziende locali, ma abbiamo bisogno di espandere il numero di oliveti e alberi che attualmente possediamo. Il nostro obiettivo è quello di avere 10.000 alberi nei prossimi cinque anni, per poi smettere di espanderci e mantenere il nostro volume esclusivo e desiderabile”.

Si parla di espansione, di progetti per aumentare la produzione, ma non viene mai meno il fattore qualità, punto irremovibile nella mission di ValleRuan. L’olio ha superato i confini del bacino di appartenenza storica e la Cornovaglia ha dato un importante segnale di forza e intraprendenza.


Sostieni Virtù Quotidiane

Puoi sostenere l'informazione indipendente del nostro giornale donando un contributo libero.
Cliccando su "Donazione" sosterrai gli articoli, gli approfondimenti e le inchieste dei giornalisti e delle giornaliste di Virtù Quotidiane, aiutandoci a raccontare tutti i giorni il territorio e le persone che lo abitano.