Salone del Gusto, l’Abruzzo a Torino con un ricco programma di attività e 18 produttori

PESCARA – Si inizia giovedì alle 12,00 con la presentazione dei nuovi presìdi Slow Food del 2023 – la cipolla di Bagno e la pastinaca di Capitignano – e alle 15,30 l’incontro didattico dedicato ai legumi che celebra cece di Navelli, lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, fagiolo tondino del Tavo e fagioli di Paganica. E si prosegue fino a domenica 29 con incontri, degustazioni e banchi d’assaggio.
L’Abruzzo torna al Salone del Gusto di Torino, l’appuntamento biennale dedicato alle migliori produzioni alimentari che rappresentano la cultura di popoli e territori, con oltre 3mila delegati e 700 espositori da tutte le regioni italiane e da 120 Paesi.
Cinque giorni ricche di occasioni per gustare, bere, incontrare e sperimentare.
Diciotto le aziende che espongono nello spazio riservato all’Abruzzo: dall’olio al miele, dai formaggi ai salumi passando per legumi e liquori.
Con il 37% del territorio regionale protetto, grazie alla presenza di tre Parchi Nazionali, un Parco regionale e numerose Oasi e Riserve Naturali, l’Abruzzo è la regione italiana con la percentuale più elevata di territorio tutelato. La rete territoriale di Slow Food in Abruzzo, le Camera di Commercio Chieti-Pescara e Gran Sasso e il Consorzio dei Gal “Terre D’Abruzzo” animano lo spazio della regione verde d’Italia a Terra Madre con un calendario di incontri dedicati a promuovere la straordinaria biodiversità locale e a raccontare i progetti virtuosi che si collocano nel solco di una rinnovata alleanza tra uomo e natura.
Si parte giovedì: dopo l’inaugurazione e i primi due appuntamenti, alle 17,00 è in programma la presentazione dei progetti di Slow Food Abruzzo: tutela della biodiversità, educazione al gusto e identità dei luoghi. A cura di Alessandra Orsini, referente Educazione di Slow Food Abruzzo.
Come si vince lo spopolamento delle aree interne? Quali sono gli strumenti per restituire identità a luoghi minacciati dall’abbandono? Quali le strategie educative da sviluppare affinché le nuove generazioni possano riscrivere il futuro dei propri territori e preservare la diversità agronomica tramandata dalle generazioni che li hanno preceduti? I progetti avviati da Slow Food Abruzzo nel 2024 vogliono affrontare queste sfide a partire dalla salvaguardia della biodiversità locale e l’educazione al gusto.
Alle 18,30 è la volta della degustazione guidata delle eccellenze casearie abruzzesi presenti a Terra Madre, a cura delle Guide del Gusto Lento. Nella regione della Transumanza, giovani pastori, allevatori rispettosi, esperti casari e affinatori tramandano tradizioni millenarie. Nei loro formaggi è racchiuso tutto l’aroma dei pascoli d’Abruzzo: una degustazione guidata vi farà scoprire tutta la meraviglia di questo caleidoscopio di sapori.
Venerdì si inizia alle 11,30 con la degustazione con le preparazioni tipiche dello sdijuno. A metà tra colazione e pranzo, lo “sdijuno” (letteralmente “spezza-digiuno”) è la pausa sostanziosa e corroborante che pastori e contadini abruzzesi usavano fare nelle lunghe giornate di lavoro. C’è chi dice sia il segreto della longevità.
Alle 12,30 è in programma la presentazione del progetto “Scuola di Pastorizia a Calascio”. A cura di Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia, Paolo Baldi, sindaco di Calascio (L’Aquila), Ottavia Ricci (consulente). L’apprendimento del mestiere di pastore non è un sogno dell’idillio rurale, ma strumento di innovazione sociale e di contrasto tutto contemporaneo allo spopolamento delle aree montane così come al cambiamento climatico. Come si coniugano questi due aspetti apparentemente così distanti? La scuola di pastorizia apre ai più giovani una cassetta degli attrezzi ad alta professionalizzazione del mestiere più green e sostenibile che possano oggi imparare e praticare.
Alle 14,00 è la volta di “Tradizione, qualità, innovazione: quando i vegetali diventano protagonisti”. A cura delle Guide del Gusto Lento. Non di sola pastorizia è fatto l’Abruzzo: tra gli orti casalinghi, i contadini abruzzesi hanno da sempre tramandato varietà vegetali locali e si sono ingegnati per conservarle, mantenendone e valorizzandone sapore e proprietà. Il peperone di Altino del Presidio è essiccato al sole, l’aglio del Fucino è ossidato, i vegetali di stagione conservati in olio extravergine. Oggi, riscoprire questi prodotti può essere la chiave per arricchire la nostra dieta di colori e sapori più vegetali: una degustazione guidata lo dimostra.
Alle 15,30 “Un gustoso viaggio alla scoperta della salumeria abruzzese, tra presidi ed eccellenze”. A cura delle Guide del Gusto Lento. Filiera corta, lavorazione artigianale, metodi naturali: dall’Aquilano all’entroterra Frentano, i salumi abruzzesi Presidio Slow Food e altri prodotti eccellenti della norcineria regionale sono protagonisti di gustoso viaggio alla scoperta della salumeria abruzzese.
Alle 17,00 è in programma una dimostrazione interattiva sulla filiera della lana, per scoprire le fasi di lavorazione della lana dal fiocco al feltro, a cura di Lamantera.
Alle 18,30 è la volta della dimostrazione interattiva sulla preparazione del tradizionale arrosticino fatto a mano. A cura di Maurizio Cutropia dell’Osteria Bracevia-A tutta pecora, Chiocciola abruzzese della Guida Osterie d’Italia 2024. È lo street food abruzzese per eccellenza. Ma come nasce l’arrosticino e quali sono i segreti per realizzarlo a regola d’arte?
Sabato alle 11,30 si replica la degustazione con le preparazioni tipiche dello Sdijuno (in definizione)
Alle 12,45 presentazione del bando nazionale per candidarsi come partecipanti alla mobilità (Francia e Slovenia). Quali sono le diete del futuro per contrastare il cambiamento climatico e il consumo di risorse della Terra? Come si affronta la progettazione e la gestione di queste tematiche di cambiamento? Grazie alle risorse offerte dal programma Erasmus+ di mobilità, giovani guide del gusto e dirigenti dell’associazione potranno formarsi a livello internazionale, per essere pronti e preparati ad affrontare il futuro.
Alle 14,30 è la volta della presentazione del progetto Donne Rurali. A cura dell’Associazione “Donne Rurali”. In un borgo di 300 anime alle porte delle Gole del Sagittario, nove donne dai background, età e competenze diverse si sono unite per migliorare la vita sociale delle comunità di montagna. Tenaci e resistenti, le Donne Rurali si raccontano.
Alle 15,30 in programma la degustazione verticale di formaggi da prati stabili affinati dal Bioagriturismo “La Porta dei Parchi” di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila). Il nuovo Presidio Slow Food dei prati stabili e dei pascoli approda anche in Abruzzo: una degustazione guidata per presentarlo attraverso i formaggi a latte crudo.
Alle 17,00 “Un gustoso viaggio alla scoperta della salumeria abruzzese, tra presidi ed eccellenze”. A cura delle Guide del Gusto Lento. Filiera corta, lavorazione artigianale, metodi naturali: dall’Aquilano all’entroterra Frentano, i salumi abruzzesi Presidio Slow Food e altri prodotti eccellenti della norcineria regionale sono protagonisti di gustoso viaggio alla scoperta della salumeria abruzzese.
Alle 18,30 l’Alleanza dei Cuochi Slow Food Abruzzo a Terra Madre 2024: lo chef Massimiliano Colelli del ristorante “La Scarpetta di Venere” di Campo di Giove (L’Aquila) presenta la cucina di montagna, che era fatta da ingredienti poveri ma sostanziosi, che cuoche e cuochi esperti sapevano valorizzare. Colelli porta a Terra Madre il suo tortino di polenta quarantina su vellutata di cecepèc (una varietà locale di ceci) con aglio rosso di Sulmona e canestrato di Castel del Monte del Presidio Slow Food.
Domenica si riprende alle 11,30 con “Alla scoperta delle erbe spontanee” con Alessandro Di Tizio, forager e componente del Centro Ricerca e Sviluppo del ristorante tre stelle Michelin “Mirazur” di Menton. Come riconoscere le erbe spontanee e valorizzarle in cucina? L’abruzzese Alessandro Di Tizio porta nel mondo delle erbe selvatiche abruzzesi con una degustazione da bere tutta d’un fiato.
Alle 14,00 è in programma la degustazione guidata delle eccellenze casearie abruzzesi presenti a Terra Madre. A cura delle Guide del Gusto Lento. Nella regione della Transumanza, giovani pastori, allevatori rispettosi ed esperti casari e affinatori tramandano tradizioni millenarie. Nei loro formaggi è racchiuso tutto l’aroma dei pascoli d’Abruzzo: una degustazione guidata farà scoprire tutta la meraviglia di questo caleidoscopio di sapori.
Alle 15,30 presentazione del progetto breaders e degustazione di pani da grani abruzzesi. A cura di Luigi Morsella di “Mercato del Pane”, membro della rete Breaders. Tutelare i cereali tradizionali può essere un’opportunità concreta di rigenerazione dei territori? Se ne parla con Luigi Morsella, panificatore e titolare di Mercato del Pane, realtà aderente al progetto Breaders, e degustiamo pani ottenuti da diversi grani, tutti da filiera abruzzese.
Alle 17,00 viene riproposto “Gioca con noi e scopri quanta biodiversità c’è tra le nostre leguminose (non è un lab)”, un incontro didattico racconta la biodiversità leguminosa d’Abruzzo attraverso i sensi.
Alle 18,30 degustazione guidata di uno dei dolci più iconici abruzzesi, che assume un nome diverso in ogni provincia. Le ferratelle saranno accompagnate da conserve di frutta e un liquore tipico. A cura delle Guide del Gusto Lento.
Alle 19,30 degustazione e riflessioni sui presidi abruzzesi presenti a Terra Madre 2024 . A cura di Lucio Boschi, referente regionale dei Presidi Slow Food abruzzesi e le Guide del Gusto Lento. Dai primi costituiti negli anni 2000 fino agli ultimi arrivati in casa, i 20 Presìdi Slow Food abruzzesi rappresentano appieno la ricchezza agronomica e di saperi della regione: formaggi a latte crudo, ortaggi unici, salumi da carni pregiate e ancora grano, legumi, olii e uva. Una degustazione narrata attraversa le quattro province lungo il solco della Chiocciola.
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