UNA SORPRESA A SUD-EST: IL LATO DI CAPITIGNANO DEL LAGO DI CAMPOTOSTO

CAPITIGNANO – Siamo pronti a scommettere che in pochi di voi sanno che il Lago di Campotosto, oltre che nel comune omonimo, rientra anche nei territori di Capitignano e dell’Aquila.
In particolare, fa parte del Comune dell’Alta Valle Aterno, e rientrante nel Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, solo un tratto del lato Sud-Est del bacino, nel quale però è presente l’unica struttura capace di accogliere campeggiatori e camperisti, l’Agricampeggio Cardito.
Lago e paese, poi, sono ben collegati e tutt’altro che marginali sono le occasioni per vivere un’esperienza emozionante e completa. Venite con noi, dunque, nel lato di Capitignano!
L’affaccio sul lago non è eredità dell’attività torbiera sviluppatasi alla fine dell’Ottocento. Né è retaggio della teleferica costruita per trasportare la torba dall’altopiano di Campotosto fino alla ferrovia L’Aquila-Capitignano, inaugurata nel 1922 e chiusa già nel 1935, di cui oggi non restano che gli edifici cadenti delle stazioni.
Dobbiamo infatti tornare indietro ai primi del XIX secolo con la nascita del Regno delle Due Sicilie e la richiesta dei capitignanesi di rendersi indipendenti da Montereale. Il 1 maggio del 1816, per decreto regio, nacque il Comune di Capitignano e tre anni più tardi fu stabilita la confinazione con Campotosto, confini entro i quali poi è rientrato l’invaso del lago per come lo conosciamo oggi.
Per raggiungere il lago dall’Alta Valle Aterno e godere delle sue spiagge selvagge sono disponibili due collegamenti, il principale dei quali è attraverso la statale 260, ex Sp 106. Oggi la strada si presenta con un asfalto nuovissimo e quindi come valida alternativa alla Ss 80 per gli amanti delle due ruote.
L’altro collegamento – consigliato erroneamente dai navigatori – è la via del Beato Andrea o Svolte della Lima, strada con pendenza media del 15%, vietata ai camper e caravan, da percorrere con estrema cautela. Giunti alla Forcella di Mopolino, però, il primo affaccio sulla superficie verde del bacino circondato dalle montagne è da pelle d’oca.
È inoltre possibile arrivare al lago di Campotosto a piedi, consultando il Centro Visite del Parco di Capitignano, o a cavallo, prenotando un’escursione nei maneggi Country West Ranch e Margarete Horse Ranch.
Dicevamo dell’Agricampeggio Cardito, faro dell’accoglienza di massa del lago. La struttura di proprietà del Comune di Capitignano è gestita dalla Cooperativa Novale dal 2002, anno di nascita del campeggio. Oltre a ospitare tende e camper sulle sue 25 piazzole munite di ogni confort, offre anche servizio ristorazione per avventori esterni. La base delle portate, neanche a dirlo, sono i tanti prodotti tipici locali, per i quali la Cooperativa, insieme all’Ente Parco, fa promozione attraverso progetti mirati.
L’Agricampeggio è aperto generalmente da Pasqua a fine ottobre e ormai, grazie all’esperienza consolidata, vanta numerose presenze stagionali e clienti, sia italiani che stranieri, che tornano ogni anno, come ci racconta la presidente della Cooperativa, Antonella Cavicchia.
Una valida alternativa al mare, un piacevole giro in auto o in moto, un’esperienza rilassante e più a contatto con la natura, questo offre il lago di Campotosto anche nel lato di Capitignano, oltre, che la possibilità di appoggiarsi a una struttura che da quasi vent’anni porta avanti il suo lavoro con impegno e passione.
Poi, al ritorno da una giornata di sole, è possibile fare una piccola deviazione e passare per Capitignano, dove ad attendervi, insieme alla coinvolgente ospitalità dei capitignanesi, ci sono altre tesori da scoprire e altri servizi turistici, la cui qualità è di certo testimoniata da una tenacia che neanche undici difficili anni di catastrofi sono riusciti a incrinare.
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